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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

GLI OCCHI INTERNAZIONALI SUL “SANNIO FALAGHINA”


TABURNO – TITERNO
IL SANNIO QUOTIDIANO 14 febbraio 2019

Panza alla Stampa Estera, Scetta a Milano alla Borsa Internazionale del Turismo

GLI OCCHI INTERNAZIONALI SUL “SANNIO FALAGHINA”

 “Il progetto non è solo una vetrina delle eccellenze, programmiamo qualcosa di duraturo”


Mario Scetta alla BIT

Quelli trascorsi sono stati giorni molto importanti per l’area sannita promotrice del grande percorso enologico internazionale. Due momenti di preparazione in vista del grande evento di sabato che aprirà la favolosa stagione della “Capitale Europea del Vino” 2019.
Martedì ed ieri, infatti, dopo il ricco week end in terra portoghese – per il passaggio di testimone del riconoscimento tra le cittadine iberiche di Torre Vedras e Alanquer e quelle italiane di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso – i sindaci Mario Scetta e Floriano Panza hanno vissuto due istanti molto particolare e coinvolgenti sotto i riflettori internazionali. Il progetto “Sannio Falaghina” è stato presentato, l’altro ieri, dal primo cittadino di Castelvenere presso il padiglione della Regione Campania della Borsa Internazionale del Turismo, mentre ieri è stata la fascia tricolore guardiese ad essere ospite dell’Agenzia di Stampa Estera a Roma.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Floriano Panza che ci ha illustrato i momenti salienti dell’incontro nella Capitale. “La curiosità nei confronti del nostro progetto è decisamente altissima. Lo si è evidenziato da una sala stampa decisamente piena di giornalisti. Questo ha prodotto un semplice risultato: abbiamo operato benissimo se, senza iniziare ancora, già abbiamo fatto breccia smuovendo l’interesse dei media esteri”, queste le parole di Panza.
L’incontro ha preso il via con  visione del video promozionale del “Sannio Falaghina”. Quindi sono partite le domande. Il sindaco Panza ha immediatamente chiarito che il progetto non è solo un cartellone di eventi e manifestazioni. “Ho spiegato – ci riferisce – che la nostra sfida va decisamente oltre questo 2019, perché il ‘Sannio Falanghina’ deve essere e sarà non soltanto una promozione delle nostre eccellenze, ma anche e soprattutto una pianificazione che porterà il nostro territorio a sviluppare una filiera rurale all’avanguardia”. In pratica Panza si riferisce al traguardo da raggiungere con l’approvazione di un regolamento di Polizia Rurale che coinvolga i cinque Comuni, ma anche dell’istituzione di un Piano di Insediamento Produttivo capace di concentrare le capacità imprenditoriali delle cinque realtà promotrici del “Sannio Falaghina”.
Floriano Panza alla Stampa Estera
Panza ha quindi aggiunto: “Quello che vogliamo mettere in campo è un progetto di sviluppo territoriale capace di rappresentare un’importante e consistente realtà dove 11.000 imprese nostrane, quotidianamente impegnate a produrre vini di grandi potenzialità come la Falanghina e l’Aglianico in un’area di oltre 13.000 ettari molto caratterizzata e apprezzabile anche dal punto di vista paesaggistico, potranno operare in tranquillità. Obiettivo finale del progetto è dunque quello di creare un modello facilmente replicabile in altre aree interne o rurali che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei piccoli Comuni e per alimentare un sistema territoriale in grado di favorire il coordinamento tra i differenti livelli di governo, tra gli attori pubblici e i protagonisti privati, in relazione al settore vitivinicolo, ma anche in riferimento alla componente ambientale e turistica”. Questo il segnale che Panza ha voluto rendere pubblico agli occhi della stampa internazionale. Una “soluzione” che decisamente ha creato interesse.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’intervento di Mario Scetta alla Borsa Internazionale del Turismo. In entrambe le giornale è stato presente Floriano Zambon, presidente di Città del Vino. Scetta a Milano ha proprio sottolineato l’importanza di concentrare gli sforzi non solo nella “vetrina enogastronomica” ma anche negli strumenti che permettono la valorizzazione dell’intera filiera. Insomma, come ha spiegato: “…dobbiamo avviare progettualità durature che possano fare del nostro territorio un modello, un esempio da seguire nella produzione vinicola”.

IL SANNIO FALAGHINA, “OCCASIONE DA NON PERDERE”


“CAPITALE EUROPEA DEL VINO”
IL SANNIO QUOTIDIANO 14 febbraio 2019

Il consigliere di maggioranza Giulia Falato a pochi giorni dal taglio del nastro

IL SANNIO FALAGHINA, “OCCASIONE DA NON PERDERE”

“Promuoveremo il territorio, creando connessione e sviluppo. Vogliamo credere in questo progetto”

Giulia Falato

Mancano pochissimi giorni al taglio del nastro del “Sannio Falaghina”, il progetto che ha permesso a cinque centri del corridoio del Taburno – Titerno (Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso) di essere insignito del riconoscimento della “Capitale Europea del Vino” per l’anno 2019.
C’è frenesia, emozione, suggestione per un momento storico che segnerà non solo questi cinque comuni, ma gran parte del territorio sannita. Sono infatti oltre venti i paesi che seguiranno a ruota i promotori del progetto con appuntamenti, eventi ed iniziative che faranno da cornice alla “Capitale Europea del Vino”.
Siamo di fronte ad un evento unico che, se messo in piedi con un certo prestigio, sarà in grado di creare canali di sviluppo economico e lavorativo duraturi nel tempo. Le attenzioni ci sono tutte, così come le premesse sembrano garantire ottimi risultati. Una attesa che soffia sul vento delle aspettative. Questo lo si evince anche dalle parole degli attori coinvolti. Nel week end scorso abbiamo potuto seguire il cambio della guardia tra le realtà portoghesi di Torre Vedras e Alanquer ed i cinque comuni sanniti che hanno raccolto il testimone della “Capitale Europea del Vino”.
Oggi possiamo registrare il commento di Giulia Falato, giovane amministratrice di maggioranza a Guardia Sanframondi. La Falato ha seguito passo passo il progetto del “Sannio Falaghina”, accompagnando il sindaco Floriano Panza in tutte le tappe di promozione dell’iniziativa. Ha, come Panza e gli altri quattro sindaci (Mario Scetta, Carmine Valentino, Pompilio Forgione ed Erasmo Cutillo) creduto in una sfida che appariva titanica ed irrealizzabile. Oggi si tirano con successo i primi risultati e la Falato guarda già oltre, vale a dire: a quello che sarà il territorio con il “Sannio Falaghina”. In merito, infatti, riferisce: “Promuovere il Territorio, creare connessioni,  sviluppo. Credere in un progetto che dia prestigio e ricchezza alle nostre comunità che meritano tanto. Contadini, produttori,  professionisti appassionati che ci regalano uve intense capaci di generare vini strepitosi”. Le sfide nella sfida: “Rigenerare le strade, le scuole, le aziende. Dare forma alle idee. Cooperare. Unire. Tutti insieme. Provarci, perché no? Se anche uno solo di ‘noi’, non andrà via, innamorato del Sannio, avremo già vinto”.


PERCORSO COMUNE PER “GIUSTADIREZIONE” E “SI ADESSO”


SAN LORENZELLO
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

Si scaldano i motori nella galassia di opposizione all’amministrazione Lavorgna

PERCORSO COMUNE PER “GIUSTADIREZIONE” E “SI ADESSO”

Ufficializzata la fusione dei due gruppi, adesso si sceglierà il leader e si scriverà il programma


Si smuovono le acque in vista del voto amministrativo previsto per la prossima primavera. Con la maggioranza che cerca la riconferma ed il primo cittadino uscente, Antimo Lavorgna, che insegue la conquista del secondo mandato consecutivo, è quanto sta accadendo nell’opposizione in vero nodo da sciogliere.
Come abbiamo detto, malgrado dal gruppo di governo non trapelano segnale di alcun genere, è scontato che la compagine si ripresenterà in blocco. Questo malgrado circolano dei sibili secondo i quali qualche rapporto si sia incrinato durante le scorrere della legislatura. Ma alle voci non sono mai seguiti i fatti ed il solo a restare fuori dai giochi, a quanto sembra, sarà Luigi Rubano che, anche e soprattutto per scelta personale, non intende essere della partita.
Ritornando all’opposizione uscente, possiamo dire che sta realmente nascendo qualcosa di nuovo. Chi nell’ultima legislatura si è seduto tra i banchi della minoranza come civica “GiustaDirezione”, ha avviato un serio discorso programmatico con il nuovissimo soggetto politico locale “Si Adesso”.
Le due realtà laurentine hanno deciso di intraprendere un cammino comune per elaborare un programma condiviso, che “…dia una speranza ai cittadini ormai stanchi dell’effimero”, ci viene riferito in una nota congiunta. A tal proposito sono stati definiti i criteri per l’individuazione del capolista. Con l’opposizione uscente, è coinvolto anche l’ex sindaco Gianni Di Santo che proprio oltre un anno fa aveva rassegnato le dimissioni da consigliere per motivi lavorativi.
Insomma, si appresta a tornare alle urne per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’individuazione della nuova fascia tricolore, con questo aspetto innovativo.
Continua la nota: “Siamo convinti che la Comunità Laurentina sente il bisogno di una rinnovata guida che la salvi dall’isolamento e dal baratro amministrativo, sociale e soprattutto economico verso il quale la sta portando l’Amministrazione Lavorgna”.
Sul motivo che ha portato i due gruppi a convergere su una posizione comune, ci viene precisato: “E’ frutto di un serrato confronto sui molteplici e complessi problemi che il nostro paese vive quotidianamente e che vanno affrontati e risolti, considerando l’inadempienza di chi ci ha amministrato”.
Chiarito l’obiettivo finale: “Vogliamo sottoporre al giudizio degli elettori una compagine amministrativa che sappia coniugare l’esperienza con le nuove sensibilità che per la prima volta chiedono di essere protagoniste della vita amministrativa del paese”.
Sul progetto che sta nascendo: “Siamo una aggregazione aperta al contributo di tutti, senza preclusioni né pregiudizi, capace di mettere in angolo ciò che divide la comunità per far prevalere le cose che la uniscono ed avviare il percorso di crescita che il nostro paese merita”.

QUESTIONE SCUOLA, OPPOSIZIONE PREOCCUPATA


GUARDIA SANFRAMONDI
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

Interrogazione al sindaco, argomento in agenda del prossimo consiglio

QUESTIONE SCUOLA, OPPOSIZIONE PREOCCUPATA

Sotto la lente il rischio chiusura dell’Istituto Superiore ed i lavori al Plesso De Blasio


La situazione della scuola e le preoccupazioni espresse dalla dirigente Grazia Pedicini – malgrado le rassicurazioni dell’assessore comunale alla pubblica istruzione Elena Sanzari, che ha garantito i prosieguo dell’attività formativa grazie al numero di iscrizioni raggiunte – sono salite in cima all’agenda dell’opposizione.
Il gruppo consiliare “Tutti per Guardia” vuole vederci chiaro ed andare fino in fondo. Con una interrogazione presentata al protocollo dell’ente, gli esponenti di opposizione (Filippo Pigna, Lino Orso, Angela Garofano e Carlo Falato), pongono al sindaco Floriano Panza un quesito con la richiesta di conoscere “…la reale situazione riguardo il Polo Scolastico Superiore Galilei-Vetrone e quali iniziative sono state messe in atto per scongiurare il rischio di chiusura paventato dalla Dirigente Scolastica”.
Ricordiamo che nelle scorse settimane la Pedicini aveva inviato una lettera alle famiglie, riportata sul nostro giornale, con la quale si diceva preoccupata per il “…fenomeno di esodo dei ragazzi guardiesi verso scuole superiori degli altri paesi della Valle Telesina, solo in parte compensato da una tendenza inversa di studenti non guardiesi verso la nostra scuola”. Insomma una situazione che aveva minato il futuro dell’Istituto”.
Quindi sulle parole rassicuranti della Sanzari, l’opposizione precisa: “L’assessore non fornisce elementi indicativi chiari inerenti le preoccupazioni paventate dalla Dirigente”.
Ma l’opposizione apre anche un altro caso, quello dell’Istituto De Blasio: “Diversi genitori hanno posto rilievi circa l'esecuzione di lavori da parte dell'Amministrazione nel plesso scolastico nel periodo natalizio, con la creazione di nuove aule per ospitare una struttura d'ambito, determinando preoccupazioni circa la sicurezza per le vie di esodo e per l'accessibilità alla struttura stessa da parte di bambini disabili”.
In merito si chiede al sindaco: “Con quali atti sono stati autorizzati i lavori presso l'istituto Comprensivo De Blasio e se i lavori realizzati non ledono la sicurezza e l'accessibilità per i fruitori dell'istituto stesso. Con quale atto è stato deciso lo spostamento della struttura d'ambito da Via Campopiano al plesso scolastico De Blasio”.

ADESIONE A “CITTÀ DEL VINO”, ARRIVA L’UFFICIALITÀ


AMOROSI
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

L’associazione nazionale ha voluto dare il “benvenuto” al nuovo Comune

ADESIONE A “CITTÀ DEL VINO”, ARRIVA L’UFFICIALITÀ



L'Associazione tramite il suo portale ufficiale ha dato il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Amorosi. Dopo Telese Terme e Faicchio, va a buon fine un’altra richiesta da parte dei centri sanniti.
La cittadina telesina, per volontà del suo primo cittadino Peppe Di Cerbo, ha aderito al progetto del “Sannio Falaghina”, promosso da Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso. Tale iniziative, come ormai tutti sanno, ha resto questa fetta del Sannio beneventano, “Capitale Europea del Vino”.
il sindaco Giuseppe Di Cerbo
Questa la presentazione che Città del Vino fa di Amorosi: “Esteso a forma di croce sulla sponda sinistra del fiume Volturno e sulla destra del Calore, ha origine nel IX secolo, sviluppatasi intorno al castrum Amorusii o Amerusii, - già parte integrante come casale dell’antica Telesia - quando si ebbe la maggiore valorizzazione delle nostre terre ad opera dei Longobardi. La genesi del nome è incerta: l’ipotesi più plausibile è che derivi da un nobile longobardo di nome Amoroso. Con i titoli di Principe, Marchese e di Barone possedettero le terre di Amorosi in feudo le più prestigiose famiglie feudali presenti nell’Italia Meridionale (Sanframondo, Carafa, Gaetani, Colonna, Siscar, Loffredo dei Marchesi di Monteforte, Caracciolo, Piscitelli). Nel 1734 vi si fermò - ospite dei Caracciolo - Carlo di Borbone che veniva alla conquista del Regno di Napoli. In seguito, nel 1852, passò per Amorosi anche Ferdinando II per stabilire la costruzione di un ponte sul fiume Calore e nel 1860 Amorosi ha ospitato a più riprese truppe borboniche e garibaldine interessate ad azioni militari lungo la linea Caiazzo-Ponti della Valle. Tra i suggestivi luoghi d'interesse, ricordiamo la Chiesa di San Michele Arcangelo affiancata da un bel campanile settecentesco a tre ordini, caratterizzato dalla bicromia del tufo grigio e del tufo giallo e un cupolino rivestito da embrici maiolicati gialli e verdi. Al suo interno sono custodite pregevoli opere d'arte prevalentemente dei secoli XVIII e XIX, come la pala della Madonna del Rosario e il dipinto raffigurante San Michele Arcangelo che uccide il diavolo. Soprannominato "palazzo della Camera Marchesale", Palazzo Piscitelli fu spesso dimora dei feudatari ed attualmente di proprietà della famiglia Piscitelli. Costruito nel 1775, Palazzo Maturi è stato acquisito dal Comune di Amorosi nel 2006, utilizzato per mostre e manifestazioni e, dopo un lungo ed accurato restauro, nel  2014 adibito a Casa Comunale. La struttura ospita il Polo Culturale e Museale della Fondazione "Allori", che accoglie un'importantissima collezione di immagini e cimeli della Storia d'Italia dalla fine dell'800 al 2000. Tra i motivi per una visita, naturalmente, una degustazione dei vini locali: le DOC Falanghina del Sannio e Sannio e le IGT Beneventano e Campania”.

QUESTIONE VIA LAGNI, ORDINATO IL RIPRISTINO DELLO STATO NATURALE


TELESE TERME
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

QUESTIONE VIA LAGNI, ORDINATO IL RIPRISTINO DELLO STATO NATURALE


Con ordinanza dirigenziale Numero 2 assunta al Protocollo con il numero 16664 dell’8 febbraio scorso, il Comune telesino ha ordinato il ripristino dello stato dei luoghi relativo agli immobili di Via Lagni, riportati in Catasto al Foglio 2 particelle 341-342-343.
Coinvolti nel provvedimento i titolari delle strutture: Sebastianelli Pasquale; Sebastianelli Gennaro; Sebastianelli Luca; Viscosi Elisabetta; Vallone Vincenzo; Vallone Rossella; Vallone Valerio; Cusani Davide; Lepore Antonio.
Dovranno tutti provvedere, ognuno per le proprie competenze, a propria cura e spese entro e non oltre il termine di giorni novanta dalla data dell’8 febbraio, al ripristino del fabbricato contraddistinto in catasto al Foglio 2 part. 341-342-343 in conformità alla vigente normativa urbanistica ovvero in conformità alla destinazione d’uso ad attrezzature sportive prescritta dal combinato disposto degli artt.25, 55 e 56 delle NTA del vigente Piano Regolatore Generale così come adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 133/1989 ed approvato per silenzio approvazione in data 09.07.1990 rimuovendo ogni altra destinazione d’uso sullo stesso impressa anche al fine del necessario ripristino delle proporzioni e degli equilibri imposti per assicurare le necessarie dotazioni a standard urbanistici.

PROGETTATA LA COSTRUZIONE DI UN CENTRO RACCOLTA RAEE


PONTE
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

Potenziamento della raccolta differenziata, richiesta di 50 mila euro al Ministero

PROGETTATA LA COSTRUZIONE DI UN CENTRO RACCOLTA RAEE

L’obiettivo è quello di garantire una efficace miglioria nel servizio offerto ai cittadini


Prosegue l’incessante lavoro dell’amministrazione guidata dal primo cittadino Marco Fusco al fine di programmare interventi per avviare un nuovo e più affidabile corso della raccolta differenziata.
Nei giorni scorsi l’esecutivo ha approvato lo studio di fattibilità tecnico/economica relativo ai lavori di costruzione del “Centro di Raccolta comunale RAEE”, a fini dell’ammissione a finanziamento a valere sul “Fondo 13 Euro/Tonnellata premiata”. Tale Misura vuole accogliere le proposte programmatiche per l’ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma per l’erogazione di contributi per il potenziamento e l’adeguamento dei Centri di Raccolta dei RAEE.
Il piano di intervento prevede un investimento di 50 mila euro, pari al 100% dell’importo preventivato, come da progetto messo a punto dal Responsabile Unico del Procedimento, vale a dire il Responsabile del Settore Opere Pubbliche Comunale, geometra Domenico Nicola Iannelli.
La struttura ha il compito di raccogliere i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l'acronimo RAEE, o in lingua inglese Waste of electric and electronic equipment o con l'acronimo derivante da tale espressione inglese WEEE o sempre in lingua inglese e-waste), sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all'abbandono.
Il programma è articolato in Quattro Misure: Misura 1 – Realizzazione di opere presso il Centro di raccolta e/o acquisto di beni per l’operatività del Cdr, già effettuati entro il termine di massimo 12 mesi precedenti alla data di pubblicazione del bando; Misura 2 – Realizzazione di opere presso il Centro di raccolta e/o acquisto di beni per l’operatività del Cdr, che dovranno essere ultimati entro 12 mesi dalla comunicazione di concessione del contributo; Misura 3 – Realizzazione di sistemi per la raccolta continuativa dei Raee domestici sul territorio, come ad esempio sistemi innovativi per il ritiro domiciliare, per la raccolta puntuale dei Raee presso scuole, centri commerciali, punti vendita, uffici, centri di raccolta mobili e altre soluzioni simili. Possono integrare il Centro di raccolta, oppure sostituirlo, laddove il Cdr non sia presente nel territorio del Comune conferente, e non devono essere già attivi al momento della pubblicazione del bando; Misura 4 – Agevolazioni per la realizzazione di nuovi Centri di raccolta sul territorio. Questa misura è rivolta a Comuni, Unioni di Comuni, Consorzi di Comuni e aziende che effettuano la raccolta di Raee per contro dei Comuni.


SERVIZIO IDRICO, ITER PER RIMBORSO


FOGLIANISE
IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

La compagine di opposizione offre consulenza gratuita ai cittadini

SERVIZIO IDRICO, ITER PER RIMBORSO

Viglione, Belfiore, Pedicini, Catillo

Dopo le ultime evoluzioni sul servizio idrico e la riunione della scorsa settimana promossa dal Comune di Castelpoto, si avviano iniziative per gli utenti.
Il gruppo civico di opposizione LiberaMente, da sempre impegnato in trincea per risolvere il caso delle imposte idriche, interviene e detta le misure adeguate per sostenere i cittadini.
Gesesa ha adottato il testo approvando la nuova struttura dei corrispettivi 2018, che sarà applicata retroattivamente dal primo gennaio 2018. I consumi dell’anno 2018, già fatturati con la precedente struttura tariffaria, saranno conguagliati entro l’ultima fatturazione contenente i consumi effettivi dell’anno 2018. Il conguaglio avverrà restituendo in bolletta gli importi di acqua, fognatura e depurazione precedentemente fatturati e riaddebitando i corrispettivi calcolati per gli stessi consumi con la nuova articolazione.
Si legge nella nota della compagine politica foglianesara: “Per richiedere la nuova tariffazione Gesesa, allo scopo di aumentare lo scaglione della fascia base per i solo nuclei familiari con più di tre componenti, è opportuno accedere al servizio messo a disposizione nel sito internet di Gesesa, dove si può scaricare la domanda. Accedendo al sito bisognerà aprire il link e cliccare su ‘Scaricare il Modulo....’ alla voce: ‘Variazione numero componenti nucleo familiare’. Una volta compilato il modulo bisognerà inviarlo tramite mail a commerciale@gesesa.it oppure a commerciale@cert.gesesa.it”.

SICUREZZA STRADALE, DESTINATI 40 MILA EURO


CAMPOLI DEL MONTE TABURNO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

La giunta Grasso ha deciso la destinazione del fondo del Ministero dell’Interno

SICUREZZA STRADALE, DESTINATI 40 MILA EURO


Nei giorni scorsi, durante la riunione di giunta comunale, il governo di Palazzo Alfonso La Marmora ha provveduto ad approvare la delibera con la quale si è deciso di destinare il contributo del Ministero dell’Interno, previsto dalla Legge di Bilancio 2019, alla messa in sicurezza delle strade comunali e alla integrazione della segnaletica stradale.
Il fondo, previsto nella misura di 40 mila euro, sarà ridistribuito per i lavori messi a punto dal Responsabile del Settore Tecnico Primo.
Legge di Bilancio 2019 approvata subito dopo Natale contiene appunto anche questo importante contributo ai piccoli e medi comuni, voluto fortemente dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini che così commentava ad inizio gennaio: “Un altro segnale forte di attenzione che la Lega manda agli amministratori locali: siamo al loro fianco, perché sappiamo quanto rappresentino la ‘prima linea’, e il contatto diretto con i cittadini, e le loro esigenze”. 
L’intervento governativo ha previsto l’assegnazione di contributi da parte del Ministero dell’interno ai Comuni, per 400 milioni di euro. L’assegnazione riguarda indistintamente tutti i Comuni fino a 20mila abitanti sulla base delle seguenti misure, predeterminate per fascia demografica: fino a 2mila abitanti, 40 mila euro; tra 2mila e 5mila abitanti, 50 mila euro; tra 5 mila e 10 mila abitanti, 70 mila euro; tra 10 mila e 20 mila abitanti, 100 mila euro.
Gli investimenti oggetto del contributo devono riguardare opere di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, non interamente finanziate da altri soggetti ed aggiuntive rispetto a quanto previsto nella prima annualità del piano triennale delle opere pubbliche.

LOTTA ALLA POVERTÀ, PROGRAMMA PER FAMIGLIE BISOGNOSE


PUGLIANELLO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 13 febbraio 2019

L’intervento, voluto dall’assessore Teresa Amantea, durerà per tutto l’anno corrente

LOTTA ALLA POVERTÀ, PROGRAMMA PER FAMIGLIE BISOGNOSE

Il sindaco Rubano: “Vogliamo garantire il massimo supporto in un momento storico poco vantaggioso”



Come gran parte delle amministrazioni stanno facendo in queste settimane, anche la giunta Rubano ha approvato il progetto “Lotta alla Povertà”, stipulando un’apposita convenzione con le associazioni di volontariato “Banco delle Opere di Carità” e “Centro di Solidarietà Giovanni Paolo II”.
l'assessore Teresa Amantea
L’obiettivo di potenziare le azioni che prevedono la distribuzione gratuita di derrate alimentari ai nuclei familiari in evidente difficoltà finanziaria. Gli aiuti saranno destinati in tutte quelle famiglie disseminate sul territorio comunale per le quali verranno ravvisate condizioni di insufficienza del reddito in rapporto alle esigenze minime vitali di tutti i membri del nucleo familiare, di incapacità totale o parziale di una persona sola a gestire la propria vita quotidiana, oppure impossibilità di un nucleo familiare ad assicurare adeguata assistenza ad un suo componente debole, e infine sottoposizione di persone a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
il sindaco Rubano
“Con questa iniziativa - ha spiegato il sindaco Francesco Maria Rubano - intendiamo garantire il massimo supporto alle famiglie meno abbienti, laddove vengono riscontrate situazioni di forte criticità da un punto di vista delle necessità minime giornaliere. Le associazioni incaricate consegneranno ai nuclei familiari individuati attraverso verifiche dei requisiti, le derrate alimentari provenienti da raccolte effettuate presso aziende sia industriali che commerciali, mediante prodotti in esubero o sovrapproduzione o specificamente riservati per fini sociali o umanitari. Deve essere nostra premura - ha concluso Rubano - fornire aiuti concreti a queste famiglie e intervenire nel momento del bisogno, affinché tutti godano del diritto al sostentamento. E’ il minimo che si possa fare in una comunità che si propone di crescere insieme non dimenticandosi di chi è stato meno fortunato. Ringrazio l’assessore alle politiche sociali, Teresa Amantea, e l’intero gruppo di maggioranza consiliare, per aver creduto in questa iniziativa”.
Nell’ambito dell’accordo il Comune ha erogato, a sostegno dell’attività delle suddette associazioni che già operano per il soddisfacimento dei singoli bisogni presso le famiglie indigenti residenti sul territorio comunale, un contributo di 750 economico di 750 euro ciascuna.

ACQUA IMBEVIBILE, ANZI “NO”

FAICCHIO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

L’Alto Calore in due giorni crea il panico. Dal Comitato Civico: “Occorre chiarezza”

ACQUA IMBEVIBILE, ANZI “NO”

Il sindaco Lombardi aveva prodotto ordinanza per vietare l’utilizzo, ora chiede ulteriori riscontri


“Quanto sta accadendo nella cittadina di Faicchio è fatto di una gravità inaudita”, così il presidente del Comitato Civico “Lago” di Telese Terme, Alfonso Grillo, che precisa: “Urgono spiegazioni chiare, immediate e dettagliate su quanto sta accadendo. La gente giustamente vuole sapere la verità. Sull’incolumità delle persone non si può essere così superficiali”.
L’intervento è dovuto alla notizia diffusa in fretta e furia ieri pomeriggio dal primo cittadino Nino Lombardi di non utilizzare l’acqua della rete comunale. Ma ancora più sorprendente è la tempistica con la quale il gestore del servizio dell’acquedotto pubblico, l’Alto Calore, invia, a distanza di praticamente un giorno, una nuova nota con la quale dichiara la conformità dell’acqua dopo ulteriori riscontri effettuati.
In pratica l’Alto Calore Servizi, sabato comunicava che i controlli analitici effettuati sulla rete di distribuzione alimentata dal serbatoio Fontanavecchia, in data 28 gennaio scorso presso il punto di prelievo Fontana Pubblica Piazza Palmieri e Fontana Pubblica Piazza Roma, avevano evidenziato parametri microbiologici (batteri coliformi ed Escherichia coli) non conformi a quelli normali.
Da precisare che il serbatoio Fontanavecchia alimenta le utenze idriche di Faicchio centro e delle località Fontanavecchia, Cortesano, Odi, Serbatoio San Pasquale e utenze ad esso collegato (Casali Alto).
Di conseguenza, considerato necessario provvedere a tutela della salute pubblica ad emettere provvedimento cautelativo fino a nuova comunicazione dell’Alto Calore Servizi spa, il sindaco aveva predisposto l’ordinanza di divieto all’utilizzo, se non previa bollitura, per usi potabili e per l'incorporazione negli alimenti e come bevanda, dell'acqua erogata dalla rete idrica.
Adesso la confusione è totale, con i cittadini scettici, soprattutto dopo la nuova nota diffusa da Alto Calore che considera “buona” l’acqua pubblica. Dal canto suo il primo cittadino Nino Lombardi si è detto intenzionato a vederci chiaro e chiedere ulteriori riscontri per tutelare la salute dei suoi cittadini e dare risposte chiare ad una collettività che ora, oggettivamente, si sente intimorita dalle notizie. 

“CIRO” È PUNTA DELL’ICEBERG, SUL TITERNO C’È ALTRO


PIETRAROJA
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

Il Ministro Costa: “Occorre avviare una nuova fase di ricerca archeologica nell’area”

“CIRO” È PUNTA DELL’ICEBERG, SUL TITERNO C’È ALTRO

Santamaria: “Geopaleontologico e Parco Nazionale daranno un grandissimo contributo di crescita al territorio”


Ciro non è solo. Il fossile di dinosauro, lo Scipionyx samniticus, rinvenuto nel 1980 presso il sito archeologico del paesino titernino torna sotto i riflettori dopo il gran momento vissuto ieri nel doppio incontro andato di scena a Benevento e Pietraroja.
Nel primo appuntamento, dal titolo “Tesori nascosti, tesori svelati. La storia che crea il futuro – Ente Geopaleontologico di Pietraroja: un'opportunità per il Sannio”, avutosi presso la Soprintendenza di Benevento, è stato discusso il futuro, e quindi il rilancio, dell’area archeologica titernina. Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, ha tracciato un importantissimo piano. L’incontro ha visto la presenza: del sindaco di Benevento, Clemente Mastella; del presidente della Provincia, Antonio Di Maria; del Presidente Ente Geopaleontologico di Pietraroja, Gennaro Santamaria; Salvatore Buonomo, Soprintendente Archeologia bello arti e paesaggio per le Province di Caserta e Benevento; Francesco Bello, Direttore Generale Università degli Studi di Napoli ‘Federico II'; Filippo De Rossi, Rettore Università degli Studi del Sannio; Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Giunta Regionale della Campania. Per la seconda tappa nel Sannio del Ministro Costa, presso l’Ente Geopaleontologico di Pietraroja, dal tiolo “Ricerca, tutela, valorizzazione: opportunità di crescita e sviluppo per il territorio”, hanno portato il loro contributo anche; il sindaco titernino, Angelo Pietro Torrillo; il presidente del Parco Regionale del Matese, Vincenzo Girfatti;  Maria Carmela Giarratano, Direttore Generalo Ministero dell’Ambiento Protezione Natura; Nicola Cavaliere, Assessore all’Ambiente Regione Molise; Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Giunta Regionale della Campania.
Le parole di Costa hanno scosso l’ambiente ed attirato l’attenzione non solo nazionale ma del mondo intero perché Ciro ha da sempre raccolto l’interesse di tutti. "Oltre a 'Ciro', i ricercatori ci dicono che a Pietraroja può esserci dell'altro e, forse, è il caso di andare oltre, anche perché può diventare un luogo particolare a livello planetario. Questo rapporto tra storia e ambiente, tutela del territorio è anche un percorso vincente", è quanto detto dal ministro Sergio Costa intervenendo al doppio appuntamento per illustrare le attività già realizzate e quelle messe in programma dal Comitato di gestione dell'Ente Geopaleontologico, del quale è componente fondamentale il ministero dell'Ambiente, nato per valorizzare lo "Scipionix Samniticus", soprannominato all'epoca "Ciro", il reperto fossile di dinosauro che venne rinvenuto a Pietraroja e che balzò agli onori delle cronache internazionali del mondo scientifico in quanto dopo 130 milioni di anni aveva ancora intatti gli organi interni.
A margine dell’incontro, Santamaria ha dichiarato: “L’Ente Geopaleontologico di Pietraroja e del Parco Nazionale del Matese due importanti realtà istituzionali che stanno nascendo sul nostro territorio e che molto potranno contribuire a farlo crescere”.


MEDAGLIA D’ORO ALLA MEMORIA PER FRANCESCO ZOPPOLI


CERRETO SANNITA
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

Nei giorni scorsi la cerimonia andata di scena presso la Sala Consiliare di Genova

MEDAGLIA D’ORO ALLA MEMORIA PER FRANCESCO ZOPPOLI

Fu partigiano ed antifascista, deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen


Nei giorni scorsi, presso la Sala Consiliare di Palazzo Doria a Genova, è andato di scena un incontro promosso dalla Prefettura della cittadina ligure e dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”. La cerimonia è servita a ricordare Francesco Zoppoli, cerretese deportato nel campo nazista di Mauthausen.
Zoppoli è stato insignito della Medaglie al Merito civile alla Memoria, consegnata ai familiari dal sindaco Marco Bucci. Presenti: il prefetto Fiamma Spena, l’assessore comunale Arianna Viscogliosi, l’assessore regionale Ilaria Cavo; il presidente del SREC Giacomo Ronzitti; Chiara Dogliotti, ricercatrice del Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico ILSREC “Ricci”.
Francesco Zoppoli nacque il 3 agosto 1915 a Cerreto Sannita , in Corso Umberto I. Il padre era Zoppoli Riccardo, applicato di Prefettura, di anni 30, la madre Mastrocola Annunziata, di anni 23. Convinto antifascista, dal 6 febbraio 1943 all’8 settembre 1943 partecipa a varie operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Dal primo ottobre 1943 al 28 settembre 1944 prende parte alle operazioni nel territorio metropolitano con la formazione partigiana Missione Zucca. Per tali motivi gli vengono riconosciute due Croci di guerra al Valor militare. Funzionario statale. Dipendente della Prefettura di Genova, conosce la violenza tedesca quando, arrestato dalle SS, subisce le sevizie e le torture presso la Casa dello studente. Il 29 settembre 1944 viene portato al campo di concentramento di Mauthausen e resta prigioniero dei tedeschi fino al 26 giugno 1945.
Il 15 giugno 1945 riceve un “certificato di apprezzamento” per l’aiuto prestato all’esercito degli Stati Uniti d’America nella lotta di Liberazione d’Italia e, il 18 maggio di 1946, gli viene conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Portofino per i suoi meriti patriottici. Nel 2012 riceve post mortem la Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, che viene consegnata a sua figlia, Laura Zoppoli.

NICOLA MAROTTA PROTAGONISTA A SANREMO


LIMATOLA
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

Ha composto il testo della canzone portata sul palco dello storico teatro Ariston da Einar

NICOLA MAROTTA PROTAGONISTA A SANREMO


Il Sannio sempre più protagonista della sessantanovesima edizione del “Festival della Canzone Italiana” di Sanremo. Non solo le acconciature curate dalle professioniste beneventane. Non solo la passione di Anna Maria Procaccini, fiorista di Cautano, che ha saputo, con la sua grazia, addobbare gli ambienti dell’Ariston. L’entusiasmo e la dote sannita si è vista anche nel testo di una canzone. Nicola Marotta – autore, compositore e cantante di Limatola – insieme ad Antonio Maiello ed Enrico Palmosi, ha scritto e composto la canzone, “Parole Nuove”, portata sul palco da Einar.
“Si sono spenti i riflettori su questa edizione del ‘Festival di Sanremo’, un evento sempre molto atteso e seguito, all’insegna della buona musica e del sano intrattenimento. Noi limatolesi abbiamo guardato tutte le serate con grande spirito di partecipazione perché abbiamo avuto l’onore di essere rappresentati da due nostri conterranei. A Nicola il migliore augurio che questa, unitamente a tante altre esperienze, possa arricchirlo ed essere volano di una meravigliosa carriera professionale e artistica. Se lo meriti perché ha un grande talento”, queste le parole dell’assessore Massimiliano Marotta.
Il delegato del governo comunale guidato da Domenico Parisi ha quindi voluto ricordare Franca De Siato che “…dietro le quinte dell’Ariston, da parrucchiera di grande talento, con la sua maestria ha preparato molti degli artisti che si sono esibiti sul palcoscenico. Auguro a te e al tuo ‘New Style’ di crescere sempre più in capacità e fama”.

IL SANNIO FALAGHINA ALLA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO


TABURNO – TITERNO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

Mancano pochi giorni al taglio ufficiale del nastro, Mario Scetta oggi sarà a Milano

IL SANNIO FALAGHINA ALLA BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO

L’obiettivo è quello di presentare il progetto per riscuotere un ampio interesse in tutto il mondo
il sindaco Mario Scetta


Proprio nella mattinata di oggi, il primo cittadino di Castelvenere sarà presso la “Borsa Internazionale del Turismo” a Milano dove presenterà ai convenuti il progetto “Sannio Falaghina”, l’iniziativa che ha permesso ai cinque comuni beneventani coinvolti (Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso), di diventare “Capitale Europea del Vino” per l’anno 2019.
Scetta è a Milano dopo aver partecipato, insieme agli altri amministratori dei cinque comuni, in Portogallo, lo scorso week end, alla consegna del testimone da parte dei centri iberici di Torre Vedras e Alanquer, “Città Europee del Vino” nel 2018.
a Borsa internazionale del turismo nota anche con l'acronimo BIT, è una manifestazione internazionale promossa da Fieramilano dal 1980 ed è tesa a radunare operatori turistici, agenti di viaggio, aziende e ditte di promozione turistica o comunque legate all'indotto di settore, al fine di lanciare ad un osservatorio qualificato l'offerta turistica di singole realtà di tutto il mondo. Essa si tiene a Milano, e ha risonanza mondiale.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco Scetta che ci ha rilasciato una dichiarazione. “L’Italia è una meta sempre più desiderata e i dati lo confermano: secondo le stime di CST Assoturismo gli arrivi supereranno quota 62 milioni (contro 58,8 nel 2017), con un incremento del 5%. Ma c’è una chiara prerogativa che caratterizza gli stessi italiani. Infatti una buona fetta preferisce rimanere in patria. Proprio a questo importante flusso turistico vogliamo rivolgerci guardando con particolare interesse a tutte quelle dinamiche che possono favorire il circuito della riscoperta rurale. Mettere al centro della filiera la semplicità, ricca di eccellenze, dei nostri borghi. Vogliamo permettere di riscoprire antiche tradizioni ed affermare un circuito enologico che ancora lega il suo essere quotidiano ad antichissime tecniche contadine che esaltano la straordinarietà del prodotto”, ci riferisce Scetta.
Quindi il sindaco chiude: “Siamo a Milano proprio per promuovere e valorizzare tutto questo. Restiamo fiduciosi sull’importante e decisivo momento storico che ci apprestiamo a vivere”.

LA SALA COMUNALE INTITOLATA AD ENRICO RIOLA


VITULANO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

L’iniziativa del sindaco Scarinzi per ricordare la figura di un illustre cittadino

LA SALA COMUNALE INTITOLATA AD ENRICO RIOLA

Deputato del Regno d’Italia e presidente della Provincia di Benevento per la sinistra storica


Recuperare il ricordo dell’avvocato Enrico Riola, deputato del Regno d’Italia e presidente della Provincia di Benevento tra le file della sinistra storica, è questo l’obiettivo che ha spinto l’amministrazione Scarinzi a voler intitolare la Sala Consiliare alla sua memoria.
Riola nacque il 20 gennaio 1936 da Saverio, avvocato, e da Maria Rosa Turiaci, alla via Fontana di Vitulano, in provincia di Benevento. Terzo di quattro figli, frequentò le scuole a Benevento e a Napoli conseguendo la laurea e l’abilitazione alla professione forense. “L’ambiente universitario, la frequentazione dei circoli che aspiravano all’Unità d’Italia ed anche le lezioni tenute da docenti di studi privati, presso i quali la polizia borbonica non poteva intervenire con la stessa facilità con cui operava nelle facoltà universitarie, lo formarono alle idee libertarie che già nel 1820 erano presenti nella Valle Vitulanese e forse nella sua famiglia”, ci riferisce il sindaco Scarinzi. Riola nel 1859 era socio della Società Economica di Avellino, che svolgeva le funzioni che oggi sono attribuite alla Camera di Commercio.
Nella qualità di socio inviò nello stesso anno due manoscritti. Nel primo presentò “Descrizione del territorio del Comune di Vitulano” e nel secondo “Saggio sulla produzione agricola Nel 1860 inviò un terzo manoscritto dove riporta le sue “Considerazioni sui bisogni dell’agricoltura”.
Nel 1871 Riola fu eletto consigliere provinciale quale in rappresentanza del Mandamento di Vitulano e vi fu sempre riconfermato nelle votazioni successive fino al 1894; fu rieletto nel 1902 e vi rimase fino al 1908.
Gli fu affidata la Presidenza di varie Commissioni, anche di quelle speciali; fu componente della Deputazione (Giunta) Provinciale nel triennio 1876-1879, allora presieduta dal Prefetto, e fu Presidente della Provincia dal 13 agosto 1888 al 10 agosto 1890.
Nei due anni in cui fu Presidente della Provincia furono avviate importanti iniziative tra cui l’avvio della procedura per la costruzione del Palazzo della Prefettura, il distacco della Frazione di Ponte dal
Comune di Casalduni e l’istituzione della Scuola Agraria.
Nel 1876 Errico Riola si candidò senza successo nel collegio elettorale uninominale di Montesarchio dove fu confermato Francesco Bove di Paolisi, sempre rieletto dal 1865.
Nel 1880 Riola ripresentò la sua candidatura a Montesarchio. Ebbe come concorrenti Girolamo del Balzo, Federico Capone, Enrico Corrado e Paolo Emilio Capone. Nel ballottaggio si confrontò con Girolamo Del Balzo di San Martino Valle Caudina e fu eletto con 690 voti avendone recuperati dal primo turno 416. Successivamente Del Balzo, che non era un modesto avversario, si candidò nei collegi dell ’avellinese e fu rieletto per 19 legislature fino alla sua morte.
Riola si ricandidò per altre cinque legislature consecutive e fu sempre rieletto. Sedette in parlamento sui banchi della sinistra storica dal 26 maggio 1880 fino al 2 marzo 1897.

LA MUSICA COME PERCORSO FORMATIVO


FOGLIANISE – TOCCO CAUDIO – CASTELPOTO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019

L’iniziativa extrascolastica promossa dall’Istituto Comprensivo “Padre Isaia Columbro”

LA MUSICA COME PERCORSO FORMATIVO

La dirigente Luciano: “Fatica e gioia, impegno ed emozione: così vogliamo far crescere i nostri ragazzi”

la dirigente Pasqualina Luciano

L’Istituto Comprensivo Statale “Padre Isaia Columbro” continua nella sua sfida di programmare progetti innovativi per presentare una offerta formativa valida, ponendola a passo con i tempi e le esigenze di alunni che ormai si muovono nella loro crescita a 360 gradi.
E’ stato per questo istituito un percorso extrascolastico dal suggestivo titolo “Orchestrando”.
Come ci spiega la dirigente Pasqualina Luciano: “L’avvio del percorso extrascolastico di ampliamento dell’offerta formativa ‘Orchestrando’ intende valorizzare lo studio dello strumento musicale”.
Entrando nelle specifico del progetto, la Luciano chiarisce: “Le basi pedagogiche del percorso sono delineate nella progettualità agli atti dell’istituto, lo sfondo alla base dei vari incontri formativi, sarà caratterizzato dalla riflessione di Edgar Willems (1977) un pedagogo della musica che, riconduce al famosissimo Bach la sua analisi e teoria dello studio musicale, quale esempio di insegnamento illuminato: ‘Egli non faceva dell’allievo un artista delle dita, quanto un esecutore capace di penetrare la costruzione e lo spirito del brano, risvegliandone le possibilità creatrici’. Vogliamo muoverci in quest’ottica per sensibilizzare la curiosità dei nostri ragazzi”.
Il percorso formativo è gratuito per gli alunni individuati che hanno nelle prove di verifica predisposte dal docente dimostrato particolare attitudine allo studio dello strumento, non è obbligatorio, si svolgerà nei locali scolastici, gli alunni convocati e interessati saranno coordinati dal docente del percorso Luciano Salvatore.
Sul motivo che ha spinto ad inserire la musica nel percorso formativo, la dirigente aggiunge: “Perché la musica è fatica e gioia, è impegno ed emozione: la quintessenza della formazione della persona. Perché è ormai scientificamente dimostrato che ha un ruolo fondamentale per la crescita, apre la mente, aiuta gli alunni ad apprendere. Perché la scuola è un luogo dove vivere bene e la musica contribuisce al benessere psicofisico. aiuta a prevenire il disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande, caratteristiche delle diverse età. Perché la musica avvicina la scuola ai giovani parlando con la loro stessa universale lingua delle emozioni”.