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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

IL SANNIO FALAGHINA, “OCCASIONE DA NON PERDERE”


“CAPITALE EUROPEA DEL VINO”
IL SANNIO QUOTIDIANO 14 febbraio 2019

Il consigliere di maggioranza Giulia Falato a pochi giorni dal taglio del nastro

IL SANNIO FALAGHINA, “OCCASIONE DA NON PERDERE”

“Promuoveremo il territorio, creando connessione e sviluppo. Vogliamo credere in questo progetto”

Giulia Falato

Mancano pochissimi giorni al taglio del nastro del “Sannio Falaghina”, il progetto che ha permesso a cinque centri del corridoio del Taburno – Titerno (Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso) di essere insignito del riconoscimento della “Capitale Europea del Vino” per l’anno 2019.
C’è frenesia, emozione, suggestione per un momento storico che segnerà non solo questi cinque comuni, ma gran parte del territorio sannita. Sono infatti oltre venti i paesi che seguiranno a ruota i promotori del progetto con appuntamenti, eventi ed iniziative che faranno da cornice alla “Capitale Europea del Vino”.
Siamo di fronte ad un evento unico che, se messo in piedi con un certo prestigio, sarà in grado di creare canali di sviluppo economico e lavorativo duraturi nel tempo. Le attenzioni ci sono tutte, così come le premesse sembrano garantire ottimi risultati. Una attesa che soffia sul vento delle aspettative. Questo lo si evince anche dalle parole degli attori coinvolti. Nel week end scorso abbiamo potuto seguire il cambio della guardia tra le realtà portoghesi di Torre Vedras e Alanquer ed i cinque comuni sanniti che hanno raccolto il testimone della “Capitale Europea del Vino”.
Oggi possiamo registrare il commento di Giulia Falato, giovane amministratrice di maggioranza a Guardia Sanframondi. La Falato ha seguito passo passo il progetto del “Sannio Falaghina”, accompagnando il sindaco Floriano Panza in tutte le tappe di promozione dell’iniziativa. Ha, come Panza e gli altri quattro sindaci (Mario Scetta, Carmine Valentino, Pompilio Forgione ed Erasmo Cutillo) creduto in una sfida che appariva titanica ed irrealizzabile. Oggi si tirano con successo i primi risultati e la Falato guarda già oltre, vale a dire: a quello che sarà il territorio con il “Sannio Falaghina”. In merito, infatti, riferisce: “Promuovere il Territorio, creare connessioni,  sviluppo. Credere in un progetto che dia prestigio e ricchezza alle nostre comunità che meritano tanto. Contadini, produttori,  professionisti appassionati che ci regalano uve intense capaci di generare vini strepitosi”. Le sfide nella sfida: “Rigenerare le strade, le scuole, le aziende. Dare forma alle idee. Cooperare. Unire. Tutti insieme. Provarci, perché no? Se anche uno solo di ‘noi’, non andrà via, innamorato del Sannio, avremo già vinto”.