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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

PEDICINI: “IN 40 ANNI HA COSTRUITO IL NULLA”


FOGLIANISE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 2 dicembre 2018)

GIOVEDÌ SCORSO IL CONSIGLIO, DALL’OPPOSIZIONE NUOVI ATTACCHI A MASTROCINQUE

PEDICINI: “IN 40 ANNI HA COSTRUITO IL NULLA”

“ANCORA UNA VOLTA CI HANNO LASCIATO FUORI DAI GRANDI FINANZIAMENTI REGIONALI”

Antonio Caporaso

Anche l’ultimo consiglio comunale, andato di scena giovedì mattina, è servito ad alimentare nuove e ben più dure polemiche. Tre soli i tempi in agenda: lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente; aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2018/2020 del Comune di Foglianise; comunicazioni del Sindaco.
Durissima la critica dai banchi dell’opposizione di Grazia Pedicini, che immediatamente attacca: “Sempre più presto di mattina e sempre più in forma solitaria e lontana dalla vita quotidiana della gente, si è consumata un'altra desolante seduta del Consiglio Comunale”.
Quindi immediato il giudizio di condanna della Pedicini: “Sempre nell'indifferenza generale dei consiglieri ,anch'essi come sempre assenti dalla discussione, abbiamo preso atto che i nostri amministratori: non conoscono il regolamento del consiglio comunale, per cui sbagliano i modi e i tempi della convocazione... Addirittura; si confondono (volutamente?) fra le procedure e procedono ad approvare variazioni al bilancio prima ancora di variare il Documento Unico di Progettazione ed il piano delle opere pubbliche; non pubblicano all’albo pretorio, come sono obbligati per legge, la relativa delibera di giunta, negando le evidenza e rifacendosi al parere del revisore, altrettanto scorretto perché non riporta né numero né data della deliberazione; propongono di spendere circa mezzo milione di euro per adeguamenti sismici della casa comunale e non già, come noi abbiamo chiesto, degli edifici scolastici, come invece hanno fatto tanti altri comuni della provincia, evidentemente più interessati alla sicurezza ed alla incolumità dei loro bambini e ragazzi; rispondono alle nostre accuse di mancata presentazione di progetti immediatamente finanziabili per il miglioramento della viabilità comunale con la incredibile affermazione di partecipare al Consorzio per la realizzazione dello svincolo di Fondovalle per Castelpoto. Lasciano così Foglianise completamente fuori da una pioggia di finanziamenti che cambierà completamente la viabilità di tanti altri comuni”.
Precisa ancora la Pedicini: “I nostri amministratori di maggioranza propongono un progetto di ammodernamento della pubblica illuminazione senza indicare, e quindi senza sapere, dove attingere il finanziamento e solo incalzati dalle nostre domande hanno farfugliato di una misura di finanziamento europeo di cui non ricordano gli estremi”.
L’esponente del gruppo civico LiberaMente attacca ancora una volta il vicesindaco: “Sconfortati siamo dalla consueta mancanza di risposte. Siamo sconcertati dalle affermazioni di Mastrocinque che, per replicare alle nostre accuse di non aver costruito niente in 40 anni di amministrazione, pretende di dividere la responsabilità di questo niente con chi, tanto tempo fa, ha governato per soli due anni”.
Concludendo, la Pedicini ribadisce: “Abbiamo comunque votato a favore di questi due progetti:vuoi vedere che stavolta, fra una distrazione e l'altra fanno qualcosa per il paese? Meglio la sicurezza della casa comunale che quella delle scuole? Certamente no, almeno per noi. Ma ogni piccolo segno di vita, pur se confuso e arrangiato, è meglio di questo vuoto di idee nel quale sta da tempo sprofondando il nostro paese”.

CONFRONTO SUL TEMA DELLA “VIOLENZA SULLE DONNE”


TELESE TERME
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 2 dicembre 2018)

SENSIBILIZZATA LA CITTADINANZA, LA QUESTIONE CONTINUA A PREOCCUPARE


CONFRONTO SUL TEMA DELLA “VIOLENZA SULLE DONNE”

L’ASSESSORE DI MEZZA: “NON È NOSTRA INTENZIONE ABBASSARE LA GUARDIA”


Antonio Caporaso

La presentazione della “Casa rifugio donne vittime di tratta”, gestita dalla Cooperativa “Eva” e finanziata dal dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri è stata l'occasione per raccogliere ad uno stesso tavolo gli attori istituzionali che nella provincia sannita contribuiscono a contrastare la violenza alle donne.
All' incontro hanno dato il loro contributo, soprattutto sul tema del contrasto alla violenza: il  Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, Aldo Policastro; il Questore di Benevento Giuseppe Bellassai; il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Alessandro Puel; il primo cittadino, Pasquale Carofano; l’assessore alle politiche sociali, Filomena Di Mezza.
Un impegno fattivo e continuativo quello svolto dalla Procura di Benevento,  presente con molti componenti il gruppo che gestisce il “Punto di Ascolto per donne vittime di violenza”, che si affianca all'impegno quotidiano della Polizia di Stato e dei  Carabinieri, sempre in collaborazione con la Cooperativa Eva.
Sul tema della tratta sono intervenuti: Lella Palladino, presidente associazione donne in rete; Andrea Morniroli, portavoce del “Tavolo nazionale fuori tratta – Dedalus”.
Abbiamo accolto il commento proprio dell’assessore Di Mezza che ha precisato: “Una riflessione ha meritato anche l'aspetto della prevenzione che passa necessariamente attraverso la diffusione di una cultura del riconoscimento del ruolo della donna, che deve partire dalle famiglie e dalla scuola”.
Ha continuato la Di Mezza: “Un modo sicuramente diverso per approcciare questo tema sollecitato dalla ricorrenza del 25 novembre, ma sul quale è chiara la volontà di tutti di non abbassare mai l'attenzione”.
Concludendo l’assessore ci ha dichiarato: “Un ringraziamento particolare a Carmen Festa, Responsabile della Cooperativa Eva con cui ho avuto il piacere di promuovere questo momento di confronto e di approfondimento”.

ANZIANI INVITATI IN VATICANO


LIMATOLA
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 2 dicembre 2018)

DOPO UNA NOTA MASSIMILIANO MAROTTA, IL PREFETTO SCRIVE ALL’ASSESSORE

ANZIANI INVITATI IN VATICANO

LA PREMESSA DI GEORG GANSWEIN: “IL SANTO PADRE FELICE DI UN INCONTRO PRIVATO”

Monsignor Ganswein e Papa Francesco
Antonio Caporaso

L’impegno sociale dell’assessore Massimiliano Marotta arriva a sensibilizzare anche il Vaticano. Nella giornata di venerdì, infatti, il delegato amministrativo del governo Parisi si è visto arrivare una nota a firma di monsignor Georg Ganswein, Prefetto della Casa Pontificia. Oggetto della missiva sono le scuse per alcune “lamentele” che Marotta aveva evidenziato dopo l’Udienza del Santo Padre in Piazza San Pietro dello scorso 17 ottobre. Infatti, qualche giorno dopo la visita a Roma, l’assessore aveva inviato una nota polemica nella quale spiegava: “Con un gruppo di anziani e ammalati del territorio abbiamo preso parte all'Udienza di Papa Francesco. In realtà quel giorno abbiamo incontrato qualche difficoltà nel raggiungere la piazza e abbiamo sperimentato qualche disagio nel muoverci. Pertanto, immedesimandomi in tanti anziani, ammalati e disabili che ogni giorno raggiungono Roma nella speranza di poter incontrare il Papa e di condividere un momento di preghiera con lui, lo scorso 24 ottobre mi sono permesso di inviare una lettera al Prefetto della Casa Pontificia per esporre alcune mie perplessità”.
Di conseguenza Ganswein ha risposto sottolineando: “Desidero assicurarla di aver preso attenta conoscenza della Sua stimata lettera con la quale informava questo Ufficio, con cortesi espressioni, del Suo disappunto per alcuni inconvenienti occorsi al Suo Gruppo, in occasione dell'udienza Generale di mercoledì 17 ottobre scorso. Al riguardo, garantendole che è attenta e costante cura della Prefettura offrire la migliore partecipazione di ognuno alle Udienze del Santo Padre, ci scusiamo per le incomprensioni e gli inconvenienti da Voi subiti, non dipendenti da questo Ufficio”.
Il Prefetto quindi invita per una nuova data da concordare il gruppo di Limatola per poter partecipare ad una delle Udienze Generali dei mercoledì (in Vaticano, ore 10). “Sarà data maggiore attenzione”, concludendo aggiunge che sarà assicurato un breve incontro con il Santo Padre “…per un saluto ed una parola benedicente”.

PARCO NAZIONALE, IL CONFRONTO È ACCESO


MATESE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 2 dicembre 2018)

“STUDIO CONOSCITIVO NATURALISTICO”, C’È GIÀ DISSONANZA DI GIUDIZI

PARCO NAZIONALE, IL CONFRONTO È ACCESO

LEGAMBIENTE: “NON CADERE NELL’ERRORE DEL MOLISE, INUTILE ALIMENTARE OBIEZIONI STRUMENTALI”

Antonio Caporaso

Come abbiamo annunciato ieri, è stato programmato per giovedì, presso la sede dell’ente Parco Regionale a San Potito Sannitico, un primo incontro organizzativo che deve portare il territorio verso la nascente Area Protetta Nazionale. L’appuntamento, voluto fortemente dal presidente del Parco Regionale Vincenzo Girfatti, dovrà essere il primo atto per la presentazione del preliminare di studio conoscitivo naturalistico, voluto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, redatto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Tale documento ha fatto tappa già nel Molise. A fronte di questo ci sono già le prime reazioni di Legambiente, sodalizio che è stata invitata al tavolo di confronto proprio da Girfatti. L’associazione ambientalista commenta: “Riconosciuto ancora una volta il forte valore naturalistico dell’area e sciolti molti dei dubbi dei sindaci presenti. Continuiamo il percorso degli stati generali con l’obiettivo di incontrare i cittadini che hanno ancora dubbi su questa straordinaria opportunità di sviluppo”.
Sotto i riflettori anche del territorio campano le riunioni andate di scena nei giorni scorsi presso la sede dell’assessorato all’agricoltura della Regione Molise. Gli appuntamenti sono serviti, proprio come fatto per l’area campana, per analizzare gli studi conoscitivi naturalistici preliminari relativi alle aree di interesse del Parco Nazionale, realizzati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
“Come già è accaduto in altri territori, prima dell’avvio dell’iter per la creazione di un parco nazionale – afferma il Direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco – si assiste ad una serie di obiezioni da parte di alcune autorità, associazioni e altri che  generano confusione nei cittadini oltreché far nascere alcuni ‘luoghi  comuni’ a cui sia noi, che i tecnici presenti alla due giorni di incontri, abbiamo cercato di dare una risposta. Siamo convinti – continua De Marco – che il Parco rappresenti una grandissima opportunità per garantire sviluppo ad un’area a forte vocazione turistica e ambientale, che ha visto fallire il suo sogno industriale”.
Conclude De Marco: “Continueremo l’opera di animazione territoriale iniziata nel 2011 con ‘Gli Stati Generali del Matese’ per far comprendere ai cittadini le tante opportunità connesse all’istituzione del Parco Nazionale del Matese, che a differenza di quanto afferma ancora qualcuno non è solo vincoli, peraltro già esistenti, trattandosi di S.I.C., Z.P.S. e Z.S.C., ma un’occasione di riscatto per tutta l’area”. 


IL PROCURATORE POLICASTRO VISITA CARABINIERI E POLIZIA


TELESE TERME
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

IL PROCURATORE POLICASTRO VISITA CARABINIERI E POLIZIA



Antonio Caporaso

Nella mattina di giovedì, il Procuratore Capo della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro si è recato in visita presso la Caserma della locale Stazione Carabinieri e successivamente al Commissariato di Polizia.
Due visite ufficiali che hanno permesso a Policastro di confrontarsi con il Comandante della Compagnia di Cerreto Sannita, Capitano Francesco Ceccaroni ed il Comandante della Stazione, Luogotenente Roberto D’Orta unitamente a tutto il personale in servizio nel centro termale. Presente anche il Comandante Provinciale, colonnello Alessandro Puel.
Nel corso dell’incontro, i militari dell’Arma hanno ringraziato il Magistrato per l’attenzione riservata alla Benemerita, confermando la più ampia e leale collaborazione  istituzionale ed il massimo impegno anche in stretta sinergia con le altre forze di polizia. Tutto ciò con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, che in questo periodo stanno interessando l’area.
Successivamente, presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza, il Procuratore è stato accolto dal Questore di Benevento, Giuseppe Bellassai, e dal Dirigente del Commissariato, Vice Questore Flavio Tranquillo, nonché da tutto il personale presente.

“NO AL PUNTO D’ASCOLTO”, L’OPPOSIZIONE INSORGE


SAN SALVATORE TELESINO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

In consiglio si acuisce lo scontro tra Abitabile e l’assessore Votto

“NO AL PUNTO D’ASCOLTO”, L’OPPOSIZIONE INSORGE

 “Non hanno compreso il nostro progetto, pensa sia un servizio di assistenza sociale”
Alfonso Abitabile (ViviSanSalvatore)

Antonio Caporaso

Il consiglio comunale di giovedì sera ha creato un clima rigidissimo tra la maggioranza del sindaco Romano e l’opposizione di Ciro Abitabile. L’accesa polemica è nata per l’istanza, presentata da Alfonso Abitabile di “Vivi San Salvatore” in merito all’istituzione del “Punto d’Ascolto”. Ad opporsi con forza all’idea messa a punto dal giovane esponente di opposizione è stata l’assessore alle politiche sociali, Elisabetta Anna Votto.
Deluso, Abitabile, a margine del consiglio ci ha dichiarato: “La nostra proposta di istituire il ‘Punto d’Ascolto’ è stata respinta senza nemmeno discutere. L'amministrazione comunale ha deciso che il cittadino sansalvatorese non ha un ruolo decisionale e concreto nell'azione di governo”.
Rabbia riversata contro il presidente del consiglio, Elisabetta Anna Voto, che nelle sue funzioni di assessore alle politiche sociali ha ribadito l’inutilità del progetto proposto da Abitabile. “La Votto – ci chiarisce l’esponente di minoranza – non ha ancora compreso quello che noi avevamo in mente. Forse non ha nemmeno letto la nostra proposta presentata al protocollo. Mi dispiace dirlo, ma credo sia così. Continua a confondere il ‘Punto d’Ascolto’ con la presenza dei servizi erogati dal Comune relativamente all'Ambito B04 con Cerreto Sannita capofila, nonché ai progetti INPS Home Care Premium, uffici SAAAT. Lei crede noi abbiamo avanzato richiesta per un servizio di assistenza sociale. Ma la nostra idea non era affatto questa”.
Precisa Abitabile: Dopo una discussione molto accesa, il presidente del Consiglio Votto ha praticamente ritenuta superflua ed inutile l'apertura di un ‘Punto d'Ascolto cittadino’, bloccando aprioristicamente l'iniziativa e manifestando disinteresse ed indifferenza per la stessa”.
In merito alla risposta della Votto, l’esponente di opposizione precisa: “Io non intendevo il ‘Punto d’Ascolto’ quale luogo per dare l’estrema unzione al morente ma come qualcosa che sia parte totalmente integrante di una comunità, come luogo in cui non si dia al solo cittadino gravemente menomato nel fisico e nella psiche la possibilità di lanciare la sua ultima invocazione di aiuto ma come punto in cui ogni componente della comunità possa parlare. Parlare, oltre che dei problemi individuali, dei problemi della propria comunità e di dare suggerimenti e consigli volti a migliorare non solo la vita del singolo ma quella dell’intero corpo sociale”.
Durissimo nel giudizio, Alfonso Abitabile precisa: “Pensare che questa maggioranza ha vinto le elezioni presentando un programma nel quale era scritto, quale principio cardine: lo spirito di servizio. La pietra miliare di questo doveva essere proprio l’apertura al cittadino e non l’hanno permessa”.
Conclude Abitabile: “La nostra iniziativa era volta a promuovere e tutelare il benessere dei cittadini attraverso uno spazio riservato e accogliente, ma soprattutto privo di alcun tipo di giudizio, all'interno del quale si è invitati a prestare suggerimenti, consigli, attenzioni di ordine sociale, ed al contempo chiedere informazioni, manifestare e condividere situazioni di disagio e ricercare adeguate soluzioni alle difficoltà quotidiane. Era una richiesta che nasceva da un attento esame del contesto sociale del nostro paese, contesto caratterizzato negli ultimi anni da due elementi negativi. L’idea alla base della proposta risiedeva nella volontà di poter chiedere una risposta all’amministrazione tout-court, affinché questa si dimostrasse essere in grado di saper ascoltare, recepire, promuovere e sostenere coloro che vi si rivolgono. Sarebbe stato uno spazio di ascolto all’interno di una relazione di confronto reciproco, spesso difficile da trovare nell’attuale contesto sociale”.

ADEGUAMENTO SISMICO, 20 I PROGETTI FINANZIATI

La Regione Campania da’ seguito alle proposte di moltissimi Comuni del Sannio

ADEGUAMENTO SISMICO, 20 I PROGETTI FINANZIATI

Mortaruolo: "Sia di fronte ad un programma di oltre 14 milioni di euro per il territorio beneventano”

Mino Mortaruolo
“Sono 20 i Comuni della provincia di Benevento risultati idonei per la concessione di contributi volti al miglioramento e all’adeguamento sismico degli edifici di proprietà pubblica da parte della Regione Campania. Stiamo mettendo in campo uno sforzo senza precedenti rivolto al miglioramento e alla messa in sicurezza degli edifici pubblici. Interventi per recuperare anni di ritardi e di incuria su un tema delicato e fondamentale come quello dell’adeguamento sismico degli edifici pubblici". Ad annunciarlo è il Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo.
"Un programma di oltre 14 milioni di euro per il Sannio - rileva Mortaruolo - tra progetti finanziabili e quelli potenzialmente finanziabili, che è un grande investimento sulla sicurezza e sullo sviluppo del territorio. Gli interventi idonei potenzialmente finanziabili saranno finanziati mediante scorrimento al perfezionamento degli atti per l’acquisizione in bilancio delle risorse annualità 2015-2016 trasferite alla Regione Campania dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e a seguito dell’accertamento di eventuali economie maturate nelle annualità precedenti”.



I PROGETTI FINANZIABILI DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO:
  • Municipio di San Nicola Manfredi – adeguamento sismico (710.000,00 euro);
  • Comando Stazione Carabinieri di San Giorgio La Molara – adeguamento sismico (625.790,00 euro con cofinanziamento dell'ente di 62.579,00 euro);
  • Municipio di Castelvenere – adeguamento sismico (450.000,00 euro);
  • Municipio di Pontelandolfo – adeguamento sismico (830.000,00 euro);
  • Municipio di Solopaca – adeguamento sismico (1.000.000,00 euro);
  • Municipio di Pietraroja – demolizione e ricostruzione (801.224,43 euro);
  • Municipio di Ponte – demolizione e ricostruzione (821.143,00 euro);
  • Municipio di Foglianise – adeguamento sismico (485.000,00 euro);
  • Edificio scolastico "Livatino" di San Marco dei Cavoti – adeguamento sismico (Proposto come COC - 513.000,00 euro);
  • Ex Municipio di Circello – adeguamento sismico (Proposto come nuovo COC – 915.000,00 euro);
  • Municipio di Fragneto L’Abate – adeguamento sismico (655.854,43 euro);
  • Edificio scolastico di Cusano Mutri – adeguamento sismico (549.990,00 euro con cofinanziamento dell’ente di 61.110,00 euro);
  • Municipio di Paduli  – adeguamento sismico (1.108.875,00 euro).

I PROGETTI POTENZIALMENTE FINANZIABILI:
  • Municipio di Dugenta – adeguamento sismico (868.000,00 euro);
  • Municipio di Tocco Caudio – adeguamento sismico (567.729,00 euro);
  • Palazzo San Francesco di Montesarchio – adeguamento sismico (1.204.613,20 euro);
  • Castello di Durazzano  – adeguamento sismico (per destinazione plesso scolastico – 729.500,00 euro con cofinanziamento dell’ente per 72.950,00 euro);
  • Edificio comunale di Santo Stefano di Vitulano  – adeguamento sismico (con destinazione Centro di aggregazione e centro servizi – 251.757,20 euro);
  • Municipio di Sassinoro – adeguamento sismico (365.000,00 euro);
  • Palazzetto dello Sport di San Giorgio del Sannio  – adeguamento sismico (con nuova destinazione d’uso in Struttura di accoglienza e ricovero – 1.079.193,00 euro).


ARRESTO NAPOLETANO, LE REAZIONI DELLA POLITICA


CERRETO SANNITA
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

ARRESTO NAPOLETANO, LE REAZIONI DELLA POLITICA

Ciaburri chiede le dimissioni, Trotta e Corvaglia più cauti

Antonio Caporaso

La misura cautelare che ha interessato Letizio Napoletano, responsabile dell'Ufficio tecnico e dei lavori pubblici del Comune, arrestato giovedì mattina, nel corso di un'operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza di Napoli, adesso ha, come prevedibile, un risvolto politico.
Corruzione e turbativa d'asta, queste le accuse mosse al tecnico comunale nell'ambito dell'operazione "The Queen". Al centro della vicenda l'appalto per i lavori di restauro della Torre Civica Medievale. Per la gara il tecnico ha ricoperto anche il ruolo di presidente della commissione di gara.
Mentre la maggioranza si è trincerata dietro il silenzio, a parlare sono le varie anime dell’opposizione.
Con una nota congiunta, Francesco Trotta e Rocco Corvaglia, rispettivamente capigruppo di “@rinnovaMenti” e “La Svolta”, hanno dichiarato: “Esprimiamo piena fiducia nell'operato e nel lavoro della magistratura. Non è una buona notizia per la nostra comunità. Occorre riflettere serenamente sulla intera vicenda per prendere tutte le decisioni importanti per la vita del paese”.
Ben più duro il giudizio di “Impegno per Cerreto”. Il portavoce Gianmariamichele Ciaburri chiede a gran voce le dimissioni del primo cittadino e dell’intero consiglio comunale e precisa: “Nel caso in cui venissero confermate le accuse al capo dell'ufficio tecnico, il Sindaco e all'intera giunta dovranno assumersi la responsabilità politica sull'intera vicenda. Ricordo solo a me stesso, che l'attuale Sindaco all'epoca dei fatti accertati dalla DDA di Napoli era Assessore ai lavori pubblici”.

PARCO NAZIONALE, GIRFATTI CONVOCA I SINDACI


MATESE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

Giovedì il primo confronto organizzativo

PARCO NAZIONALE, GIRFATTI CONVOCA I SINDACI

Vincenzo Girfatti
Presidente Parco Matese
Antonio Caporaso

Dopo quella molisana, anche l’area campana, se pur in fortissimo ritardo, si mobilità con l’obiettivo di bruciare le tappe al fine di arrivare pronti ai blocchi di partenza, quando si dovrà istituzionalizzare l’ente.
Il presidente del Parco Regionale, Vincenzo Girfatti diramato una nota con la quale invita: i Comuni interessati della Provincia di Benevento, la stessa Provincia di Benevento, la Comunità Montana Titerno – Alto Tammaro, la Camera di Commercio di Benevento; la Regione Carabinieri Forestale Campania – Gruppo di Benevento; la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento; l’Anci Campania; la Regione Molise; la Regione Campania; le Organizzazioni di categoria Professionali interessate della Provincia di Benevento; le Associazioni interessate della Provincia di Benevento.
Oggetto dell’incontro è proprio l’istituzione del Parco Nazionale. Durante questo primo appuntamento, fissato per giovedì mattina alle ore 10 presso la sede del Parco Regionale del Matese a San Potito Sannitico, sarà presentato lo studio conoscitivo naturalistico preliminare relativo alle aree di interesse che andranno a formare il nascente Parco Nazionale. A compiere tale documento è stato l'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Come conferma il presidente Girfatti: “Questa riunione è stata indetta al fine di dare corso al procedimento in atto”. Questo appuntamento, voluto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in collaborazione con l'istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha anche l’obiettivo di fornire le prime informazioni sulla disciplina prevista per i Parchi Nazionali”.

MIASMI NELLA VALLE, “AGIAMO NELLA LEGALITÀ”


IL CASO NEL TELESINO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

Fumi nei pressi della Stazione di Solopaca, l’azienda Soia si difende

MIASMI NELLA VALLE, “AGIAMO NELLA LEGALITÀ”

“Non possiamo restare indifferenti, si sta creando un allarmismo che ci danneggia: non c’è alcun rischio per la salute”

Antonio Caporaso

L’azienda Soia Srl, proprietaria della struttura nei pressi della Stazione Ferroviaria di Solopaca, dopo l’accesa polemica innescatasi nei giorni scorsi in merito al fumo sprigionato dalla ciminiera, chiarisce la propria posizione.
“Come accade ormai da anni e, sistematicamente in questo periodo, un gruppo di cittadini di Telese Terme si attiva, denunciando segnalazioni ad enti di controllo (Arpac,  Asl e Procura della Repubblica), per i ‘miasmi maleodoranti che rendono l’aria irrespirabile’, prodotto della lavorazione delle sanse. Quale sansificio della Valle Telesina ci sentiamo puntualmente chiamati in causa con riferimenti fotografici dei fumi della nostra attività che, postati sui siti web, sui giornali e in conversazioni pubblicate sui social, sono per questi cittadini la dimostrazione e la causa della loro insofferenza ai fumi ipotizzati come pericolosi per la salute”. Premettono i titolari dell’azienda.
Quindi precisano: “Vogliamo rassicurare tutti, negando assolutamente che un’attività legata alla produzione di un olio alimentare (l’olio di sansa di oliva) sia un’attività a rischio per la salute umana. Il prodotto grezzo viene immesso nel ciclo della produzione della filiera alimentare.  Sarebbe una contraddizione in termini e ci dispiace che non ce ne sia consapevolezza”.
C’è desiderio di chiarire e tutelare la propria integrità: “La nostra azienda non può rimanere indifferente dinanzi a queste denunce. Innanzitutto perché  si stanno creando inutili allarmismi e poi perché ci sentiamo fortemente danneggiati in termini di reputazione ed immagine. Queste accuse, infatti, sono oltremodo generiche e calunniose e non sono, e non  possono essere, supportate da evidenze scientifiche”.
Infatti si chiarisce: “Lavoriamo le sanse da oltre 60 anni e rispettiamo sempre l’ambiente e le norme che regolano l’attività di un sansificio. D’altra parte, non si prende in considerazione il fatto che attività come la nostra che emettono fumi devono essere necessariamente autorizzate, soprattutto in un territorio a prevalente vocazione agricola che trasforma prodotti agricoli e biomasse di tutti i generi. Dove sono presenti anche insediamenti zootecnici diffusi e fonti termali. Tutte attività che comportano emissioni”.
Quindi ci si spinge alla denuncia di altre situazioni: “Altre poi sono le questioni ambientali che richiederebbero maggiori controlli. Lungo il torrente Seneta che attraversa la valle telesina sono stati evidenziati scarichi abusivi a cielo aperto. Ogni anno si registrano denunce di scarichi non autorizzati di attività di frantoi puntualmente segnalati. Inoltre, i collettori fognari dei comuni della valle sono pieni di innesti ed immissioni non autorizzate”.
Concludendo: “Siamo profondamente dispiaciuti che la nostra azienda sia additata come rischiosa per l’ambiente e per la salute. La Soia è una ricchezza per il territorio. Siamo attivi da 67 anni contribuendo alla valorizzazione della filiera dell’olio e della realtà olivicola del Sannio. Ci siamo rialzati con le nostre forze dopo l’alluvione che ci ha fortemente danneggiato.  Adesso questi attacchi ci fanno particolarmente male. La territorialità è un bene che va invece difeso e tutelato per l’economia rurale del contesto in cui l’azienda risiede e perché costituisce la base per una economia di territorio e di esistenza delle famiglie che ci lavorano”.


SISTEMA ACCOGLIENZA: SIMEONE CONTESTA FUSCO


CASTELPOTO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

Il capogruppo di opposizione: “Il Decreto Legge è monco, come le analisi del sindaco”

SISTEMA ACCOGLIENZA: SIMEONE CONTESTA FUSCO

“Questa amministrazione non ha compreso le problematiche e cammina nel buio”
 
Marina Simeone (Castelpoto nel Cuore - FuturoProssimo)
Antonio Caporaso

Nei giorni scorsi avevamo trattato il tema del depotenziamento degli Sprar che dovrebbe compiersi in seguito alle nuove disposizioni governative.
A tal proposito abbiamo più volte riportato le posizioni del primo cittadino, Vito Fusco, impegnato in iniziative di promozione del sistema di accoglienza Sprar. Il sindaco, a fronte di questo, proprio la scorsa settimana aveva partecipato a Roma, ai lavori di presentazione del progetto “Atlante Sprar”. Fusco a margine di quell’incontro ci aveva dichiarato: “…stiamo discutendo sull’opportunità di accettare il Decreto Legge 113 depotenzia gli Sprar a beneficio dei Centri di Accoglienza Straordinaria”.
Ci aveva ancora dichiarato: “Il governo centrale fatica a comprendere che compiendo tali interventi di depotenziamento degli Sprar, si provocano esclusivamente innumerevoli  rischi per la sicurezza. A questo si devono sommare gli oneri aggiuntivi dei Comuni”.
La posizione del sindaco è chiarissima: “Si tratta di un provvedimento che determinerà gli effetti opposti agli obiettivi dichiarati e che si dimostrerà inefficace producendo più clandestini. La combinazione dell’abolizione della protezione umanitaria e lo snaturamento del sistema Sprar, due delle norme contenute nel decreto legge sicurezza e immigrazione, porteranno a questo risultato. Ci saranno ripercussioni sulla sicurezza delle città perché la clandestinità comporta il rischio di un aumento dei reati”. In pratica, si disegnerebbe, secondo il Sindaco, uno scenario che “…è il contrario della politica che il Comune ha realizzato in questi anni, creando il primo sistema Sprar metropolitano d’Italia, che ha distribuito sul territorio i migranti, determinando una presenza equilibrata nei vari Comuni”.
A Fusco oggi replica il capogruppo di opposizione, Marina Simeone. “Gli ultimi deliri del sindaco Vito Fusco: sistema metropolitano Sprar a Castelpoto e aumento di criminalità tramite il controllo dei confini. Il decreto é sicuramente monco e non affronta i problemi alla sua origine, ma come al solito le analisi politiche di questa amministrazione sono scimmiottamenti del sentito dire. E sinceramente da chi si considera al centro di un sistema metropolitano ci si aspetterebbe un maggior approfondimento”.
Quindi la Simeone passa ad un altro argomento: “Vengo accusata di essere lontana dal quotidiano di Castelpoto. Avevo fatto richiesta di convocare i consigli comunali il sabato, visto che a differenza di chi predica bene e razzola male, ho un lavoro per sostenere la mia famiglia. Ma anche questa opportunità mi è stata negata. Intanto continuano, verso di me, attacchi personali di bassissimo livello”.
Conclude la Simeone: “Del sistema Sprar, questa amministrazione non ha compreso molto. Della questione migratoria, ancora meno. Delle potenzialità di Castelpoto non hanno capito assolutamente nulla”.

SCUOLA, OCCHI SUI FONDI MINISTERIALI


CAMPOLI DEL MONTE TABURNO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

Il plesso “Michelangelo Caporaso”

SCUOLA, OCCHI SUI FONDI MINISTERIALI

L’amministrazione Grasso si è candidata ai finanziamenti per realizzare la messa a norma antincendio


Antonio Caporaso

L’amministrazione di Palazzo Alfonso La Marmora rivolge ancora una volta lo sguardo alle strutture comunali con l’intenzione di reperire fondi utili alla riqualificazione strutturale ed alla messa in sicurezza. Una iniziativa doverosa, soprattutto dopo gli ultimi riscontri sullo stato dello stabile. A fronte di questo, nei giorni scorsi, il governo di Tommaso Nicola Grasso ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo dei lavori di messa a norma antincendio dell’intero Plesso Scolastico Comunale “Michelangelo Caporaso”. Il piano prevede una spesa complessiva di 50 mila euro di cui 36.329,08 euro per lavori e 13.670,92 euro per somme a disposizione.
L’obiettivo dell’amministrazione campolese è quello di rispondere alla prospettive concentrate nel decreto congiunto di Ministero Economia e Finanza (MEF), Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR) e Ministro Infrastrutture e Trasporti (MIT) del 3 gennaio 2018 ad oggetto “Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020”.
Il progetto del governo centrale prevede, nello specifico: interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l’adeguamento sismico non sia conveniente, ovvero di miglioramento sismico nel caso in cui l’edificio non sia adeguabile in ragione di vincolo di interesse culturale; interventi finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità delle strutture; interventi finalizzati all’adeguamento dell’edificio scolastico alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell’edificio; ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche.

LAGO, I VOLONTARI TORNANO IN CAMPO


TELESE TERME
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

Attesa per la firma del “Patto di Collaborazione” con il Comune

LAGO, I VOLONTARI TORNANO IN CAMPO

Il presidente Grillo: “Ci limiteremo a spazzamento e raccolta di rifiuti”


Antonio Caporaso

Riprendono le attività del Comitato Civico “Telese Città dell’Acqua”. Nella giornata di ieri, il presidente del sodalizio, Alfonso Grillo, ha infatti comunicato che i volontari saranno nuovamente, nel week end, nei pressi del Lago per compiere opere di pulizia.
“Domani e domenica, meteo permettendo, continueremo la pulizia e bonifica del Lago. In attesa della regolamentazione, da parte dell' ente comunale, ci limiteremo allo spazzamento e alla raccolta di rifiuti”, è l’avviso diffuso da Grillo.
E’ proprio la regolamentazione per l’attività e la presenza dell’associazione sul territorio ancora a far discutere. Il Comitato Civico ha fatto richiesta nelle scorse settimane, dopo un confronto con il vicesindaco Franco Bozzi che - in qualità di delegato alle politiche sociali – si è sensibilizzato alla questione, di legalizzare il ruolo dei volontari sul modello di accordi già attuati in altre realtà d’Italia.
Già nei giorni scorsi Grillo ci aveva spiegato che il “Patto di Collaborazione” avrà come proponimento quello di “…proseguire l'attività di cura e manutenzione del Lago di Telese in uno spirito di leale collaborazione per la migliore realizzazione delle attività conformando la propria attività a, principi della sussidiarietà, efficienza, economicità, trasparenza e sicurezza”.

RIFIUTI “PORTA A PORTA”: PRONTO IL BANDO DI GARA


PUGLIANELLO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

Il sindaco Rubano: “Sarà un servizio green”

RIFIUTI “PORTA A PORTA”: PRONTO IL BANDO DI GARA
Antonio Caporaso 

Su indicazioni dell’amministrazione comunale, l’Ufficio Tecnico Comunale, a firma del Responsabile Unico del Procedimento Giacomo Domenico Battaglino, ha provveduto a pubblicare il bando di gara, mediante procedura aperta, del Servizio di Raccolta dei Rifiuti Urbani e assimilati, trasporto allo smaltimento, raccolta differenziata di alcune frazioni merceologiche compreso il trasporto al recupero e spazzamento nel territorio comunale.
Come richiesto dal primo cittadino facente funzioni, Francesco Maria Rubano, l’appalto è da definirsi “Verde” perché, si sono adottati, per la definizione dei criteri di affidamento, quelli ambientali minimi definiti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 13 Febbraio 2014.
Nello specifico, i servizi consistono essenzialmente in: raccolta a domicilio "porta a porta" per utenze domestiche e non domestiche (negozi, istituzioni, scuole, istituti bancari, attività produttive in genere) dei rifiuti urbani, frazione organica o umido, multi-materiale (carta, cartone, tetrapak, plastica, acciaio, alluminio), frazione residua, vetro; raccolta presso le utenze pubbliche di proprietà comunale, anche date in gestione esterna (municipio, uffici, parchi pubblici, scuole pubbliche, impianti sportivi, ludoteche, cimitero, cantiere, ecc.); raccolta dei medicinali scaduti e delle pile esauste mediante contenitori posti in prossimità di farmacie e tabaccherie; raccolta di rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico; spazzamento manuale delle strade del centro abitato, delle piazze e delle aree pubbliche o ad uso pubblico e di parcheggio, e servizi collegati (svuotamento dei cestini porta rifiuti, rimozione di deiezioni animali, raccolta di siringhe abbandonate). Nei servizi di spazzamento sono incluse anche le seguenti attività:svuotamento dei cestini getta carta e sostituzione dei socchi in polietilene (ove esistenti); raccolta di qualsiasi rifiuto, compresi i vari detriti fino alle più piccole dimensioni, prodotti dagli utenti o dagli agenti naturali, quali cartacce, detriti, terriccio, foglie, escrementi animali; sfalcio, taglio e raccolta erba dal manto stradale e dalle scalinate, marciapiedi e dai muri e muretti comunali; raccolta dei rifiuti presenti a fianco e sotto i cassonetti, compresi i rifiuti ingombranti e altre tipologie, tra cui le scatole di cartone e altre scatole di imballaggio; raccolta vetro e lattine abbandonati su suolo pubblico e conferimento degli stessi entro appositi contenitori per la raccolta differenziata; raccolta dei rifiuti delle aree verdi e/o ad uso pubblico (aiuole, giardini, fontane, ecc.); raccolta foglie; raccolta delle siringhe (periodica e a chiamata); pulizia dei residui o rifiuti risultanti a seguito di incidenti stradali, manifestazioni culturali, sportive e folcloristiche o comunque denominate; raccolta delle erbe infestanti rinvenienti dalla pulizia delle scalinate, dei marciapiedi, dei muri e/o muretti comunali.
Il servizio sarà affidato per la durata di tre anni con un valore massimo stimato pari a 575.032,79 euro.
La nota precisa: “In tutte le fasi di spazzamento manuale, effettuato secondo i programmi, devono essere asportati tutti i rifiuti che in qualsiasi modo possono ostacolare il regolare deflusso delle acque, in particolare in corrispondenza delle griglie per le caditoie stradali”. Dovrà essere compiuta anche la raccolta rifiuti in forma differenziata e la pulizia delle aree interessate dai mercati settimanali e da fiere e manifestazioni varie.
Inoltre dovranno essere attuati: il servizio di trasporto agli impianti di recupero/trattamento/smaltimento, indicati dall'Amministrazione Comunale, di tutte le tipologie di rifiuti urbani e materiali raccolti; la raccolta differenziata trasporto e recupero dei rifiuti cimiteriali (sfalci e fiori) verso impianti autorizzati (escluso i rifiuti speciali); la rendicontazione attività di tutti i servizi resi; la tenuta dei registri di carico e scarico e la compilazione dei formulari; predisposizione del Mud”.

IL “LUIGI SODO” LEGA IL SUO NOME A MONSIGNOR VIGLIOTTI


CERRETO SANNITA
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

L’aula magna del Liceo Classico sarà intitolata al compianto preside

IL “LUIGI SODO” LEGA IL SUO NOME A MONSIGNOR VIGLIOTTI


Antonio Caporaso

Un nuovo, importante e significativo momento storico sta per vivere la realtà scolastica del Liceo Classico “Luigi Sodo”.
L’antica istituzione formativa cerretese legherà il suo nome alla memoria del compianto monsignor Nicola Vigliotti, preside del Liceo dal 1971 al 2012.
Giovedì prossimo 6 dicembre, con inizio alle ore 17, è prevista la cerimonia di Intitolazione dell'Aula Magna. L'evento sarà impreziosito da un Convegno sulla riedizione de "La donna del ciel nella Divina Commedia", opera curata proprio dallo stesso monsignor Nicola Vigliotti.
Successivamente al taglio del nastro sono previsti gli interventi ed i saluti di: don Alfonso Luigi Salomone, Preside del Liceo “Luigi Sodo”; don Giustino Di Santo, delegato Gestore del Liceo “Luigi Sodo”; Orsola Vallone, direttore amministrativo diocesano e delegato vescovile per la Fondazione “Luigi Sodo”; il primo cittadino cerretese; Alfonso Guarino, Presidente Ente Culturale “Schola Cantorum” San Lorenzo Martire “Nicola Vigliotti”; Francesco Trotta, presidente Associazione “Sodini Onlus”; Luigi Botte, Questore di Avellino; Luciano Lombardi, giornalista.
La giornata sarà completata da intermezzi musicali della Corale “Note d'Amore” di Solopaca diretta da Michelangelo Malgieri. Solisti dell'Orchestra Ars Nova Laurentii diretti da Massimo D'Orsi.
Don Nicola Vigliotti, nativo di San Lorenzello, fu nominato socio ordinario dell’Associazione Storica del Medio Volturno nel 1968. “Critico letterario e pubblicista di storia” è venuto a mancare a luglio 2012. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: “San Lorenzello e la valle del Titerno”, 1968; “Limata e San Lorenzo Maggiore”, 1977; “I Giustiniani e la ceramica cerretese”, 1973; seconda edizione 1980; terza edizione 1991; “Il culto micaelico nella Grotta della Leonessa in Cerreto Sannita”, 2000; “San Lorenzo Maggiore - Storia e Tradizioni”, 2002; “Il vescovo e il liberale”, 2011 (coautore E. Bove).

“LUCI D’ARTISTA”, BATTESIMO TRA LIVE E ARTISTI DI STRADA


SAN LORENZELLO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 30 novembre 2018)

Domenica 2 dicembre l'accensione

“LUCI D’ARTISTA”, BATTESIMO TRA LIVE E ARTISTI DI STRADA


Procedono senza sosta i lavori di allestimento delle “Luci d’Artista”. L’accensione delle particolari luminarie curate dalla nota azienda pugliese “De Cagna” avverrà domenica alle ore 17 a Largo Umberto.
Luci, che quest’anno avranno un tocco “diverso”, un allestimento lineare, dal gusto raffinato condito da tante novità come il mapping ed il 3D.
Sarà una domenica “speciale”, con il centro storico del borgo laurentino che si illuminerà a festa e nel quale risuoneranno le note di eventi live e spettacoli di artisti di strada. Per i più piccoli, invece, sarà possibile scattare una foto con Babbo Natale e consegnargli i propri desideri natalizi. Previsti anche stand con articoli in pieno stile natalizio ed inoltre sarà possibile “assaporare” le specialità laurentina ed i suoi straordinari prodotti tipici.
Intanto, “Luci d’Artista – San Lorenzello”, diventa sempre più social con l’apertura di un canale Instagram (lucidartista_), oltre alla già esistente pagina Facebook (Luci d’Artista – San Lorenzello) ed in più regala ai propri visitatori anche un sito internet tutto novo (www.lucidartista.net) con tante sezioni: dalle news, ai luoghi in cui poter sostare a San Lorenzello, indicazioni utili, una gallery ed una sezione dedicata al “borgo che nacque da un bacio”.

CITTADINANZA ONORARIA ALLA POLIZIA DI STATO


SAN LORENZELLO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 29 novembre 2018)

L’iniziativa legata all’assassinio dell’appuntato Cestari per mano delle Brigate Rosse

CITTADINANZA ONORARIA ALLA POLIZIA DI STATO

Il sindaco Lavorgna: “Tributare il giusto merito alle Forze dell’Ordine ricordando il nostro concittadino”


Antonio Caporaso

Con atto di consiglio comunale della scorsa settimana si è dato seguito all’iniziativa dello stesso primo cittadino Antimo Lavorgna di concedere la “Cittadinanza Onoraria” alla Polizia di Stato.
Il motivo che ha spinto l’esecutivo laurentino a tributare tale omaggio è riconducibile a quanto accadde l’8 gennaio del 1980, quando “…un figlio di questa terra”, ci riferisce il sindaco Lavorgna, l’appuntato della Polizia di Stato, Antonio Cestari, in servizio presso il Commissariato di via Tabacci a Milano, venne assassinato durante un agguato terroristico per mano delle Brigate Rosse.
Il ventiquattro settembre del 2004 l’ex Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi, conferì ad Antonio Cestari la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
“Doveroso quanto abbiamo programmato, perché la Polizia di Stato costituisce Autorità nazionale di pubblica sicurezza e vigila sul mantenimento dell’ordine pubblico, tanto da riscuotere notevole considerazione, rispetto e riconoscimento per l’impegno e la dedizione, profusi sempre al servizio degli altri”, dice il sindaco.
Lavorgna quindi spiega ancora: “Abbiamo pensato di dare un ulteriore risalto al coraggio ed all’impegno esemplare di tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, così come l’appuntato Antonio Cestari, concedendo la cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato”.
Conclude il primo cittadino: “E’ stata nostra intenzione solennizzare in forma ufficiale il legame che unisce il Comune di San Lorenzello alla Polizia diStato, conferendo la cittadinanza onoraria non solo quale riconoscimento, ma anche quale impulso per una sempre più forte collaborazione tra le parti per promuovere la sicurezza e il benessere della Comunità”.

“SANNIO WINE FESTIVAL FILM”, SI LAVORA ALLA PRIMA EDIZIONE


GUARDIA SANFRAMONDI
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 29 novembre 2018)

L’evento in agenda a luglio 2019

“SANNIO WINE FESTIVAL FILM”, SI LAVORA ALLA PRIMA EDIZIONE


Antonio Caporaso

La “Casa di Bacco”, che ha come mission la divulgazione della cultura del vino attraverso il linguaggio dell’arte, ha deciso di promuovere la prima edizione del “Sannio Wine Festival Film”. Quella che si andrà a programmare è una vera e propria rassegna dedicata ai “corti” enoici, cioè ispirati alla cultura del vino. L’evento sarà messo in atto dal 26 al 28 luglio 2019.
A parlarcene è Fiorenza Ceniccola, amministratore della “Casa di Bacco”.
I cortometraggi ispirati alla civiltà del vino, della durata massima di 15 minuti, dovranno essere consegnati entro il 30 giugno 2019. L’iscrizione è gratuita. Primo premio euro 500, secondo premio euro 300, terzo premio euro 200. A tutti i partecipanti verrà consegnato il “Premio Bacco 2019”. Le tre serate del Festival prevedono la degustazione di vini, la presenza di attori e/o registi e la proiezione di film caratterizzati dal … profumo del vino.
“Quello che vogliamo mettere in atto è un tentativo di divulgare  la cultura del vino anche attraverso la passione del cinema per farne capire la sua importanza nella storia dell’umanità, la sua capacità, probabilmente unica, di legarsi al territorio e alle coscienze, plasmandoli e identificandoli”, ci riferisce Fiorenza Ceniccola.