CERRETO SANNITA
da IL SANNIO QUOTIDIANO 12 febbraio 2019
Nei giorni scorsi la cerimonia andata di
scena presso la Sala Consiliare di Genova
MEDAGLIA D’ORO ALLA MEMORIA PER
FRANCESCO ZOPPOLI
Fu partigiano ed antifascista, deportato
nel campo di concentramento nazista di Mauthausen
Nei giorni scorsi, presso la Sala
Consiliare di Palazzo Doria a Genova, è andato di scena un incontro promosso
dalla Prefettura della cittadina ligure e dall’Istituto ligure per la storia
della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”. La cerimonia è
servita a ricordare Francesco Zoppoli, cerretese deportato nel campo nazista di
Mauthausen.
Zoppoli è stato insignito della Medaglie
al Merito civile alla Memoria, consegnata ai familiari dal sindaco Marco Bucci.
Presenti: il prefetto Fiamma Spena, l’assessore comunale Arianna Viscogliosi,
l’assessore regionale Ilaria Cavo; il presidente del SREC Giacomo Ronzitti;
Chiara Dogliotti, ricercatrice del Dipartimento Civiltà e Forme del Sapere
dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico ILSREC “Ricci”.
Francesco Zoppoli nacque il 3 agosto
1915 a Cerreto Sannita , in Corso Umberto I. Il padre era Zoppoli Riccardo,
applicato di Prefettura, di anni 30, la madre Mastrocola Annunziata, di anni
23. Convinto antifascista, dal 6 febbraio 1943 all’8 settembre 1943 partecipa a
varie operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Dal primo ottobre 1943 al
28 settembre 1944 prende parte alle operazioni nel territorio metropolitano con
la formazione partigiana Missione Zucca. Per tali motivi gli vengono
riconosciute due Croci di guerra al Valor militare. Funzionario statale.
Dipendente della Prefettura di Genova, conosce la violenza tedesca quando,
arrestato dalle SS, subisce le sevizie e le torture presso la Casa dello
studente. Il 29 settembre 1944 viene portato al campo di concentramento di
Mauthausen e resta prigioniero dei tedeschi fino al 26 giugno 1945.
Il 15 giugno 1945 riceve un “certificato
di apprezzamento” per l’aiuto prestato all’esercito degli Stati Uniti d’America
nella lotta di Liberazione d’Italia e, il 18 maggio di 1946, gli viene
conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Portofino per i suoi meriti
patriottici. Nel 2012 riceve post mortem la Medaglia d’onore ai cittadini
italiani deportati e internati nei lager nazisti, che viene consegnata a sua
figlia, Laura Zoppoli.