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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

“NO AL PUNTO D’ASCOLTO”, L’OPPOSIZIONE INSORGE


SAN SALVATORE TELESINO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 dicembre 2018)

In consiglio si acuisce lo scontro tra Abitabile e l’assessore Votto

“NO AL PUNTO D’ASCOLTO”, L’OPPOSIZIONE INSORGE

 “Non hanno compreso il nostro progetto, pensa sia un servizio di assistenza sociale”
Alfonso Abitabile (ViviSanSalvatore)

Antonio Caporaso

Il consiglio comunale di giovedì sera ha creato un clima rigidissimo tra la maggioranza del sindaco Romano e l’opposizione di Ciro Abitabile. L’accesa polemica è nata per l’istanza, presentata da Alfonso Abitabile di “Vivi San Salvatore” in merito all’istituzione del “Punto d’Ascolto”. Ad opporsi con forza all’idea messa a punto dal giovane esponente di opposizione è stata l’assessore alle politiche sociali, Elisabetta Anna Votto.
Deluso, Abitabile, a margine del consiglio ci ha dichiarato: “La nostra proposta di istituire il ‘Punto d’Ascolto’ è stata respinta senza nemmeno discutere. L'amministrazione comunale ha deciso che il cittadino sansalvatorese non ha un ruolo decisionale e concreto nell'azione di governo”.
Rabbia riversata contro il presidente del consiglio, Elisabetta Anna Voto, che nelle sue funzioni di assessore alle politiche sociali ha ribadito l’inutilità del progetto proposto da Abitabile. “La Votto – ci chiarisce l’esponente di minoranza – non ha ancora compreso quello che noi avevamo in mente. Forse non ha nemmeno letto la nostra proposta presentata al protocollo. Mi dispiace dirlo, ma credo sia così. Continua a confondere il ‘Punto d’Ascolto’ con la presenza dei servizi erogati dal Comune relativamente all'Ambito B04 con Cerreto Sannita capofila, nonché ai progetti INPS Home Care Premium, uffici SAAAT. Lei crede noi abbiamo avanzato richiesta per un servizio di assistenza sociale. Ma la nostra idea non era affatto questa”.
Precisa Abitabile: Dopo una discussione molto accesa, il presidente del Consiglio Votto ha praticamente ritenuta superflua ed inutile l'apertura di un ‘Punto d'Ascolto cittadino’, bloccando aprioristicamente l'iniziativa e manifestando disinteresse ed indifferenza per la stessa”.
In merito alla risposta della Votto, l’esponente di opposizione precisa: “Io non intendevo il ‘Punto d’Ascolto’ quale luogo per dare l’estrema unzione al morente ma come qualcosa che sia parte totalmente integrante di una comunità, come luogo in cui non si dia al solo cittadino gravemente menomato nel fisico e nella psiche la possibilità di lanciare la sua ultima invocazione di aiuto ma come punto in cui ogni componente della comunità possa parlare. Parlare, oltre che dei problemi individuali, dei problemi della propria comunità e di dare suggerimenti e consigli volti a migliorare non solo la vita del singolo ma quella dell’intero corpo sociale”.
Durissimo nel giudizio, Alfonso Abitabile precisa: “Pensare che questa maggioranza ha vinto le elezioni presentando un programma nel quale era scritto, quale principio cardine: lo spirito di servizio. La pietra miliare di questo doveva essere proprio l’apertura al cittadino e non l’hanno permessa”.
Conclude Abitabile: “La nostra iniziativa era volta a promuovere e tutelare il benessere dei cittadini attraverso uno spazio riservato e accogliente, ma soprattutto privo di alcun tipo di giudizio, all'interno del quale si è invitati a prestare suggerimenti, consigli, attenzioni di ordine sociale, ed al contempo chiedere informazioni, manifestare e condividere situazioni di disagio e ricercare adeguate soluzioni alle difficoltà quotidiane. Era una richiesta che nasceva da un attento esame del contesto sociale del nostro paese, contesto caratterizzato negli ultimi anni da due elementi negativi. L’idea alla base della proposta risiedeva nella volontà di poter chiedere una risposta all’amministrazione tout-court, affinché questa si dimostrasse essere in grado di saper ascoltare, recepire, promuovere e sostenere coloro che vi si rivolgono. Sarebbe stato uno spazio di ascolto all’interno di una relazione di confronto reciproco, spesso difficile da trovare nell’attuale contesto sociale”.