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DIVIETO DI SOSTA, CITTADINI IN RIVOLTA


PONTE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 1 Novembre 2018)

Giacomo De Angelis responsabile della petizione popolare contro il dispositivo a “Chiana Taverna”

DIVIETO DI SOSTA, CITTADINI IN RIVOLTA

“Ordinanza approssimativa. Decisione respinta anche dal Codice della Strada. Si stanno creando solo disagi”


Antonio Caporaso

Il Comitato Civico “Cittadini Socialmente Utili” accende i riflettori sulle tre ordinanze che hanno disposto, su altrettante strade del centro cittadino, i sensi unici. La nuova procedura, fissata dal responsabile del settore vigilanza a fine settembre, interessa località Chiana Taversa, in pratica da Piazza Epitaffio fino al Monumento dei Caduti di tutte le guerre.
A quanto sembra, la decisione non è stata condivisa da numerosi cittadini, residenti e non nelle vie interessate (Via Roma, Via Dogana e Via San Nicola). In pratica ci si lamenta per disagi vari che non avvantaggerebbero la fluidità dal traffico. Allo stato attuale è in atto una mobilitazione civica che si sta concretizzando con una raccolta firme per protestare al fine di rivedere le decisioni assunte, magari sotto forma di confronto con il sindaco Marco Fusco.
La petizione popolare è stata avviata proprio da “Cittadini Socialmente Utili”. Il suo portavoce, Giacomo De Angelis, ci spiega di aver trasmesso al sindaco ed al responsabile del settore vigilanza le due trance di firme raccolte. “Sono trascorse oltre tre settimane dall’invio della petizione per chiedere la revoca delle tre ordinanze e un confronto sulla vicenda, ma il Comune purtroppo non risponde”, conferma De Angelis.
Quindi precisa, entrando nella materia dell’iniziativa adottata dal Comune: “Le tre ordinanze sono approssimative e non convincono le motivazioni, prive di fondamento. Nell’ordinanza che ha istituito il senso unico di Via Roma si legge che la decisione si è resa necessaria – a seguito di protesta di residenti e non residenti – per contrastare il cosiddetto ‘parcheggio selvaggio’ dopo che allo scopo non era bastata ‘l’opera di repressione’ attuata dalla Polizia Municipale. Solo chi non conosce i fatti potrebbe dar credito a tali affermazioni. Io li conosco e posso controbattere. E’ vero che un ben limitato tratto di Via Roma era regolarmente intralciato da autovetture in sosta, anche in prossimità di curva. Ed è verosimile pure che taluni cittadini abbiano protestato. In merito, però, sorprende che il responsabile del settore vigilanza non abbia neppure accertato che gli autori del ‘parcheggio selvaggio’ erano praticamente tre o quattro residenti che, peraltro, hanno un loro spazio privato in cui avrebbero potuto e dovuto parcheggiare le proprie autovetture”.
De Angelis prosegue: “Ma in questa vicenda c’è un ennesimo paradosso: “Contrariamente a quanto riferito in ordinanza, la Polizia Municipale non ha programmato e attuato opera di repressione per impedire il fenomeno; eppure, allo scopo sarebbe bastato un segnale di divieto di sosta. Ad essere stato, invece, represso ‘sembra’ sia stato il tentativo – direi, spontaneo – dell’altro componente della locale Polizia Municipale. La sua presenza e il suo fischietto avevano riportato ordine in Via Roma. Poi, all’improvviso … l’iniziativa si stoppò! Sarei curioso di conoscerne il motivo”.
Secondo De Angelis questa questione ha creato solo una ulteriore beffa: “Le ordinanze emesse hanno finito per gratificare proprio gli autori dei parcheggi selvaggi, ora autorizzati a sostare le proprie autovetture sulla strada! Una gentil concessione che sembra essere la ciliegina sulla torta dei paradossi”.
Aggiunge ancora: “Ho fatto osservare a Sindaco e responsabile vigilanza, nonché a Prefettura e al locale Comando Carabinieri, che l’ordinanza che ha istituito il senso unico in Via Roma non rispetta neppure il codice della strada. Infatti l’ordinanza ha previsto la sosta sul lato sinistro della strada. Una tale previsione non rispetta i parametri previsti dall’art.157 del codice stradale. Difatti, se alla larghezza della strada si sottrae lo spazio che il codice prescrive per il passaggio dei pedoni, un metro, e quello prescritto per il transito dei veicoli, tre metri, il restante spazio stradale non è sufficiente anche per la sosta delle vetture; inoltre, ad aggravare la situazione è la presenza di passi carrabili rialzati che occupano il margine stradale.
Ebbene, se i responsabili del Comune sono convinti di stare nel giusto, provvedano allora a individuare e indicarci gli stalli per la sosta; ma intanto – e per la sicurezza della circolazione – provvedano a rimediare ad un’altra grave lacuna, ovverosia il mancato posizionamento al termine dei sensi unici di Via Roma e di Via San Nicola di  un segnale di pericolo che avverta gli automobilisti che ci si sta immettendo su tratto viario a doppio senso di marcia. Ora, il traffico è stato dirottato sulla ‘sconnessa’ Via Borgo che comunque presenta qualche preoccupante problematicità. Infatti, è anche caratterizzata da due insidiosi restringimenti; il primo al suo ingresso da Piazza Epitaffio, con immediata preoccupante intersecazione con la discesa di Via S.Nicola; il secondo nel suo tratto finale nel punto in cui fiancheggia la Scuola dell’Infanzia. E a proposito della Scuola, l’aumentato flusso di traffico veicolare rischia ora di causare anche lì qualche problema di sicurezza stradale e pedonale, anche per la carenza di spazi per il parcheggio. A rendere ancora più preoccupante la situazione è la recente rimozione dei dissuasori di velocità posti nelle immediate vicinanze della scuola; i dissuasori sono stati tolti, ma non si è poi provveduto né a installare appositi cartelli stradali di segnalamento della presenza della scuola e né a realizzare la necessaria segnaletica verticale (che –per la verità – è oramai scomparsa in tutto il centro urbano!)”.
Concludendo: “Per salvaguardare qualche sosta in Via Roma si sono create ora serie apprensioni anche in Via Borgo e dintorni”.