PONTE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 1 Novembre
2018)
Giacomo De Angelis responsabile della
petizione popolare contro il dispositivo a “Chiana Taverna”
DIVIETO DI SOSTA, CITTADINI IN RIVOLTA
“Ordinanza approssimativa. Decisione
respinta anche dal Codice della Strada. Si stanno creando solo disagi”
Il Comitato Civico “Cittadini
Socialmente Utili” accende i riflettori sulle tre ordinanze che hanno disposto,
su altrettante strade del centro cittadino, i sensi unici. La nuova procedura,
fissata dal responsabile del settore vigilanza a fine settembre, interessa
località Chiana Taversa, in pratica da Piazza Epitaffio fino al Monumento dei
Caduti di tutte le guerre.
A quanto sembra, la decisione non è
stata condivisa da numerosi cittadini, residenti e non nelle vie interessate
(Via Roma, Via Dogana e Via San Nicola). In pratica ci si lamenta per disagi
vari che non avvantaggerebbero la fluidità dal traffico. Allo stato attuale è
in atto una mobilitazione civica che si sta concretizzando con una raccolta
firme per protestare al fine di rivedere le decisioni assunte, magari sotto
forma di confronto con il sindaco Marco Fusco.
La petizione popolare è stata avviata
proprio da “Cittadini Socialmente Utili”. Il suo portavoce, Giacomo De Angelis,
ci spiega di aver trasmesso al sindaco ed al responsabile del settore vigilanza
le due trance di firme raccolte. “Sono trascorse oltre tre settimane dall’invio
della petizione per chiedere la revoca delle tre ordinanze e un confronto sulla
vicenda, ma il Comune purtroppo non risponde”, conferma De Angelis.
Quindi precisa, entrando nella materia
dell’iniziativa adottata dal Comune: “Le tre ordinanze sono approssimative e
non convincono le motivazioni, prive di fondamento. Nell’ordinanza che ha
istituito il senso unico di Via Roma si legge che la decisione si è resa
necessaria – a seguito di protesta di residenti e non residenti – per
contrastare il cosiddetto ‘parcheggio selvaggio’ dopo che allo scopo non era
bastata ‘l’opera di repressione’ attuata dalla Polizia Municipale. Solo chi non
conosce i fatti potrebbe dar credito a tali affermazioni. Io li conosco e posso
controbattere. E’ vero che un ben limitato tratto di Via Roma era regolarmente
intralciato da autovetture in sosta, anche in prossimità di curva. Ed è
verosimile pure che taluni cittadini abbiano protestato. In merito, però,
sorprende che il responsabile del settore vigilanza non abbia neppure accertato
che gli autori del ‘parcheggio selvaggio’ erano praticamente tre o quattro
residenti che, peraltro, hanno un loro spazio privato in cui avrebbero potuto e
dovuto parcheggiare le proprie autovetture”.
De Angelis prosegue: “Ma in questa
vicenda c’è un ennesimo paradosso: “Contrariamente a quanto riferito in
ordinanza, la Polizia Municipale non ha programmato e attuato opera di repressione
per impedire il fenomeno; eppure, allo scopo sarebbe bastato un segnale di
divieto di sosta. Ad essere stato, invece, represso ‘sembra’ sia stato il
tentativo – direi, spontaneo – dell’altro componente della locale Polizia
Municipale. La sua presenza e il suo fischietto avevano riportato ordine in Via
Roma. Poi, all’improvviso … l’iniziativa si stoppò! Sarei curioso di conoscerne
il motivo”.
Secondo De Angelis questa questione ha
creato solo una ulteriore beffa: “Le ordinanze emesse hanno finito per
gratificare proprio gli autori dei parcheggi selvaggi, ora autorizzati a
sostare le proprie autovetture sulla strada! Una gentil concessione che sembra
essere la ciliegina sulla torta dei paradossi”.
Aggiunge ancora: “Ho fatto osservare a
Sindaco e responsabile vigilanza, nonché a Prefettura e al locale Comando
Carabinieri, che l’ordinanza che ha istituito il senso unico in Via Roma non
rispetta neppure il codice della strada. Infatti l’ordinanza ha previsto la
sosta sul lato sinistro della strada. Una tale previsione non rispetta i
parametri previsti dall’art.157 del codice stradale. Difatti, se alla larghezza
della strada si sottrae lo spazio che il codice prescrive per il passaggio dei
pedoni, un metro, e quello prescritto per il transito dei veicoli, tre metri,
il restante spazio stradale non è sufficiente anche per la sosta delle vetture;
inoltre, ad aggravare la situazione è la presenza di passi carrabili rialzati
che occupano il margine stradale.
Ebbene, se i responsabili del Comune
sono convinti di stare nel giusto, provvedano allora a individuare e indicarci
gli stalli per la sosta; ma intanto – e per la sicurezza della circolazione –
provvedano a rimediare ad un’altra grave lacuna, ovverosia il mancato
posizionamento al termine dei sensi unici di Via Roma e di Via San Nicola
di un segnale di pericolo che avverta
gli automobilisti che ci si sta immettendo su tratto viario a doppio senso di
marcia. Ora, il traffico è stato dirottato sulla ‘sconnessa’ Via Borgo che
comunque presenta qualche preoccupante problematicità. Infatti, è anche
caratterizzata da due insidiosi restringimenti; il primo al suo ingresso da
Piazza Epitaffio, con immediata preoccupante intersecazione con la discesa di
Via S.Nicola; il secondo nel suo tratto finale nel punto in cui fiancheggia la
Scuola dell’Infanzia. E a proposito della Scuola, l’aumentato flusso di
traffico veicolare rischia ora di causare anche lì qualche problema di
sicurezza stradale e pedonale, anche per la carenza di spazi per il parcheggio.
A rendere ancora più preoccupante la situazione è la recente rimozione dei
dissuasori di velocità posti nelle immediate vicinanze della scuola; i
dissuasori sono stati tolti, ma non si è poi provveduto né a installare
appositi cartelli stradali di segnalamento della presenza della scuola e né a
realizzare la necessaria segnaletica verticale (che –per la verità – è oramai
scomparsa in tutto il centro urbano!)”.
Concludendo: “Per salvaguardare qualche
sosta in Via Roma si sono create ora serie apprensioni anche in Via Borgo e
dintorni”.