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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

EOLICO, IL FRONTE DENUNCIA SCONFINAMENTI


CERRETO SANNITA
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 31 ottobre 2018)

Riflettori puntati su aree tutelate da vincoli

EOLICO, IL FRONTE DENUNCIA SCONFINAMENTI

Fappiano: “Non vediamo un interesse sulle regole da parte del Comune, anzi pare si vogliano rimandare le soluzioni”

Antonio Caporaso

Continua senza sosta la battaglia contro gli impianti eolici, il “Fronte Sannita per la Difesa della Montagna” allarga nuovamente il fronte anche alla cittadina cerretese, coinvolgendola nelle dinamiche che stanno già interessando Guardia Sanframondi e San Lupo.
E’ Giuseppe Fappiano a rilanciare la sfida, giudicandola direttamente legata a quanto sta accadendo negli altri centri del Titerno.
“Il territorio di Cerreto è interamente tutelato da una serie di leggi e vincoli che ne proteggono l'elevato valore naturalistico, paesaggistico e storico. Un territorio, insomma che per il suo valore e per le sua particolarità vincola di fatto, per continuità paesaggistica, direttamente anche i territori dei comuni confinanti come Guardia Sanframondi, San Lupo, Pontelandolfo, e Morcone”.
Fappiano ricorda che anche il Piano Urbanistico Comunale individua altre e stringenti norme di tutele. “Non è un caso se il Ministero delle Infrastrutture impone che gli impianti eolici non siano costruiti ad una distanza inferiore a 50 volte l'altezza della macchina eolica imponendo, di fatto la distanza minima di 7,5 chilometri in presenza di macchine alte 150 metri”.
Da qui la precisazione: “Sembrerebbe che il Comune non voglia controllare che tutte quelle norme e regolamenti siano rispettati anche dai comuni confinanti”.
Il referente del Fronte ricorda che due anni fa, in questo periodo, erano stati denunciati i lavori effettuati non rispettando i diritti di confine del comune di Cerreto Sannita. “…successivamente, in data 28 febbraio 2018, denunciavamo che si stavano effettuando lavori dell'impianto eolico recintando una porzione di territorio del comune di Cerreto Sannita apponendo una recinzione con plastica rossa. Quindi sono stati svolti ulteriori interventi nel territorio cerretese, sconfinando in località Tre Cantoni con l'occupazione abusiva di una consistente parte di terreno, distruggendo i pascoli permanenti gravati dagli usi civici e vandalizzando un cippo di confine medievale, vale a dire l’antico confine tra Terra di Lavoro e Contado del Molise, ora confine anche amministrativo tra i comuni di Cerreto Sannita e Morcone”.
Fappiano prosegue citando fatti compiuti nell’ultimo periodo: “E’ stata aperto un ulteriore ‘squarcio’ di strada larga 4 metri e lunga circa 90 metri che collega la pista dell'impianto eolico con la strada asfaltata Belvedere”.
Da qui ulteriori accuse: “Abbiamo informato di tutto questo il Comune Cerreto Sannita, la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e la Procura della Repubblica. A seguito di ciò, il Comune compiva degli accertamenti da parte dei tecnici dell’ente. La ditta ha dichiarato, e non poteva essere altrimenti, che non vi era stato alcuno sconfinamento ed il dirigente dell'ufficio tecnico invece di contestare lo sconfinamento e disporre il sequestro dell'area, ha chiesto alla ditta di fornire, entro il 29 ottobre 2018, un elaborato topografico di rilievo dei manufatti realizzati. E' inspiegabile il motivo per cui si possano concedere 21 giorni di tempo alla ditta di presentare un elaborato topografico la cui acquisizione sarebbe dovuta essere immediata anche a fronte dell'accertamento già effettuato il 30 agosto 2018 dall'Ufficio Tecnico”.