CERRETO SANNITA
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 31 ottobre 2018)
Riflettori puntati su aree tutelate da
vincoli
EOLICO, IL FRONTE DENUNCIA SCONFINAMENTI
Fappiano: “Non vediamo un interesse
sulle regole da parte del Comune, anzi pare si vogliano rimandare le soluzioni”
Continua senza sosta la battaglia contro
gli impianti eolici, il “Fronte Sannita per la Difesa della Montagna” allarga
nuovamente il fronte anche alla cittadina cerretese, coinvolgendola nelle
dinamiche che stanno già interessando Guardia Sanframondi e San Lupo.
E’ Giuseppe Fappiano a rilanciare la
sfida, giudicandola direttamente legata a quanto sta accadendo negli altri
centri del Titerno.
“Il territorio di Cerreto è interamente
tutelato da una serie di leggi e vincoli che ne proteggono l'elevato valore
naturalistico, paesaggistico e storico. Un territorio, insomma che per il suo
valore e per le sua particolarità vincola di fatto, per continuità
paesaggistica, direttamente anche i territori dei comuni confinanti come
Guardia Sanframondi, San Lupo, Pontelandolfo, e Morcone”.
Fappiano ricorda che anche il Piano
Urbanistico Comunale individua altre e stringenti norme di tutele. “Non è un
caso se il Ministero delle Infrastrutture impone che gli impianti eolici non
siano costruiti ad una distanza inferiore a 50 volte l'altezza della macchina
eolica imponendo, di fatto la distanza minima di 7,5 chilometri in presenza di
macchine alte 150 metri”.
Da qui la precisazione: “Sembrerebbe che
il Comune non voglia controllare che tutte quelle norme e regolamenti siano
rispettati anche dai comuni confinanti”.
Il referente del Fronte ricorda che due
anni fa, in questo periodo, erano stati denunciati i lavori effettuati non
rispettando i diritti di confine del comune di Cerreto Sannita.
“…successivamente, in data 28 febbraio 2018, denunciavamo che si stavano
effettuando lavori dell'impianto eolico recintando una porzione di territorio
del comune di Cerreto Sannita apponendo una recinzione con plastica rossa.
Quindi sono stati svolti ulteriori interventi nel territorio cerretese,
sconfinando in località Tre Cantoni con l'occupazione abusiva di una
consistente parte di terreno, distruggendo i pascoli permanenti gravati dagli
usi civici e vandalizzando un cippo di confine medievale, vale a dire l’antico
confine tra Terra di Lavoro e Contado del Molise, ora confine anche
amministrativo tra i comuni di Cerreto Sannita e Morcone”.
Fappiano prosegue citando fatti compiuti
nell’ultimo periodo: “E’ stata aperto un ulteriore ‘squarcio’ di strada larga 4
metri e lunga circa 90 metri che collega la pista dell'impianto eolico con la
strada asfaltata Belvedere”.
Da qui ulteriori accuse: “Abbiamo
informato di tutto questo il Comune Cerreto Sannita, la Soprintendenza
Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e la
Procura della Repubblica. A seguito di ciò, il Comune compiva degli
accertamenti da parte dei tecnici dell’ente. La ditta ha dichiarato, e non
poteva essere altrimenti, che non vi era stato alcuno sconfinamento ed il
dirigente dell'ufficio tecnico invece di contestare lo sconfinamento e disporre
il sequestro dell'area, ha chiesto alla ditta di fornire, entro il 29 ottobre
2018, un elaborato topografico di rilievo dei manufatti realizzati. E'
inspiegabile il motivo per cui si possano concedere 21 giorni di tempo alla
ditta di presentare un elaborato topografico la cui acquisizione sarebbe dovuta
essere immediata anche a fronte dell'accertamento già effettuato il 30 agosto
2018 dall'Ufficio Tecnico”.