TELESE TERME
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 32 ottobre 2018)
Prosegue la raccolta firme ai gazebo, ma
Michele Clarizia critica l’iniziativa
REFERENDUM IDRICO, LITE TRA I GRILLINI
“Serve a qualcuno per darsi visibilità
in vista delle amministrative”
La questione idrica e la relativa
battaglia promosso dal “Comitato Cittadinanza Attiva” e dal locale gruppo del
“Movimento 5 Stelle”, sta aprendo un serio e duro confronto proprio all’interno
del nucleo pentastellato telesino. Volano panni sporchi ed accuse decisamente
gravi che rischiano di risucchiare il dibattito in una polemica infinita che
potrebbe anche sfaldare il fronte grillino.
Ricordiamo che l’obiettivo
dell’iniziativa è quello di rilanciare la prospettiva di indire un Referendum
Consultivo Comunale per richiedere il ritorno alla gestione pubblica del
Servizio Idrico Integrato.
Prerogativa, questa, che ha innescato
una azione decisa sul territorio degli attivisti grillini e dei componenti del
Comitato Civico che stanno facendo sentire fortissima la propria presenza sul
territorio con l’obiettivo di raccogliere adesioni per permettere, così la
sottoscrizione del documento che poi sarà inviato agli organi preposti per
richiedere l’auspicato referendum.
Michele Clarizia |
Dopo i due gazebo delle scorse
settimane, in questi giorni gli attivisti sono in Via Fausto Coppi. Stabilito
anche il calendario dei prossimi appuntamenti: dal 5 al 9 novembre, in Via Roma
(altezza Poste); dal 12 al 16 novembre, lungo Viale Minieri lato stazione (civico
numero 4); dal 19 al 23 novembre, in Via Caio Ponzio Telesino (dopo Giocheria);
dal 26 al 30 novembre, Viale Minieri (altezza Casa Comunale); dal 3 al 7
dicembre in Piazza Minieri; dal 12 al 12 dicembre, Piazza Minieri. Gli orari
restano sempre gli stessi: dalle ore 9 alle ore 17.
Ma come dicevamo è nel gruppo
pentastellato che affiorano critiche verso l’iniziativa. Con un proprio
documento dal titolo emblematico “Perchè non firmerò per il referendum
consultivo per l'acqua pubblica a Telese Terme”, l’attivista Michele Clarizia,
grillino della prima ora, spiega le proprie ragioni. In pratica Clarizia si
dice contrario ad una iniziativa portata avanti, tra gli altri, anche da un
altro grillino della prima ora, Sergio Riccardo Paliotti.
“Un referendum consultivo è come un
sondaggio: serve per verificare l'opinione del cittadino su determinati temi.
Nel 2011, il referendum nazionale sui servizi idrici integrati ha abrogato
quella parte della norma che prevedeva, all'interno della tariffa idrica, la
remunerazione del capitale investito dal gestore privato. Come per tutti i
referendum abrogativi, la volontà popolare è stata disattesa. Ad oggi, la
gestione dei servizi idrici è nelle mani private, che lucrano su un servizio
essenziale”.
Monito verso il proprio soggetto
politico: “Il ‘Movimento 5 Stelle’ ha, nel programma di governo, introdotto il
principio che prevede la gestione pubblica dell'acqua per legge e
l'impossibilità del fine di lucro nella gestione dei servizi idrici integrati.
Il referendum telesino, pertanto, non solo non potrà obbligare il Comune a
sottrarre la gestione a Gesesa, ma è inutile alla luce del progetto di legge in
itinere. Probabilmente, sarà utile solo per la visibilità di uno sparuto gruppo
di aspiranti politici, nella prospettiva delle elezioni del 2020”.