articoli soggetti a copyright, condivisione e riproduzione consentita solo citando fonte ed autore
"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

REFERENDUM IDRICO, LITE TRA I GRILLINI


TELESE TERME
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 32 ottobre 2018)

Prosegue la raccolta firme ai gazebo, ma Michele Clarizia critica l’iniziativa

REFERENDUM IDRICO, LITE TRA I GRILLINI

“Serve a qualcuno per darsi visibilità
in vista delle amministrative”


Antonio Caporaso

La questione idrica e la relativa battaglia promosso dal “Comitato Cittadinanza Attiva” e dal locale gruppo del “Movimento 5 Stelle”, sta aprendo un serio e duro confronto proprio all’interno del nucleo pentastellato telesino. Volano panni sporchi ed accuse decisamente gravi che rischiano di risucchiare il dibattito in una polemica infinita che potrebbe anche sfaldare il fronte grillino.
Ricordiamo che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di rilanciare la prospettiva di indire un Referendum Consultivo Comunale per richiedere il ritorno alla gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato.
Prerogativa, questa, che ha innescato una azione decisa sul territorio degli attivisti grillini e dei componenti del Comitato Civico che stanno facendo sentire fortissima la propria presenza sul territorio con l’obiettivo di raccogliere adesioni per permettere, così la sottoscrizione del documento che poi sarà inviato agli organi preposti per richiedere l’auspicato referendum.
Michele Clarizia
Dopo i due gazebo delle scorse settimane, in questi giorni gli attivisti sono in Via Fausto Coppi. Stabilito anche il calendario dei prossimi appuntamenti: dal 5 al 9 novembre, in Via Roma (altezza Poste); dal 12 al 16 novembre, lungo Viale Minieri lato stazione (civico numero 4); dal 19 al 23 novembre, in Via Caio Ponzio Telesino (dopo Giocheria); dal 26 al 30 novembre, Viale Minieri (altezza Casa Comunale); dal 3 al 7 dicembre in Piazza Minieri; dal 12 al 12 dicembre, Piazza Minieri. Gli orari restano sempre gli stessi: dalle ore 9 alle ore 17.
Ma come dicevamo è nel gruppo pentastellato che affiorano critiche verso l’iniziativa. Con un proprio documento dal titolo emblematico “Perchè non firmerò per il referendum consultivo per l'acqua pubblica a Telese Terme”, l’attivista Michele Clarizia, grillino della prima ora, spiega le proprie ragioni. In pratica Clarizia si dice contrario ad una iniziativa portata avanti, tra gli altri, anche da un altro grillino della prima ora, Sergio Riccardo Paliotti.
“Un referendum consultivo è come un sondaggio: serve per verificare l'opinione del cittadino su determinati temi. Nel 2011, il referendum nazionale sui servizi idrici integrati ha abrogato quella parte della norma che prevedeva, all'interno della tariffa idrica, la remunerazione del capitale investito dal gestore privato. Come per tutti i referendum abrogativi, la volontà popolare è stata disattesa. Ad oggi, la gestione dei servizi idrici è nelle mani private, che lucrano su un servizio essenziale”.
Monito verso il proprio soggetto politico: “Il ‘Movimento 5 Stelle’ ha, nel programma di governo, introdotto il principio che prevede la gestione pubblica dell'acqua per legge e l'impossibilità del fine di lucro nella gestione dei servizi idrici integrati. Il referendum telesino, pertanto, non solo non potrà obbligare il Comune a sottrarre la gestione a Gesesa, ma è inutile alla luce del progetto di legge in itinere. Probabilmente, sarà utile solo per la visibilità di uno sparuto gruppo di aspiranti politici, nella prospettiva delle elezioni del 2020”.