SAN SALVATORE TELESINO
IL SANNIO QUOTIDIANO 24 febbraio 2019
Il trasloco a Guardia Sanframondi sembra
ormai cosa certa, l’opposizione insorge
MATERNO – INFANTILE, ABITABILE ACCUSA
ROMANO
“Il sindaco sapeva, ma ha fatto solo
timide proteste di circostanza. Occorreva una difesa ad oltranza”
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Alfonso Abitabile (ViviSanSalvatore) |
Il consigliere Alfonso Abitabile scrive
al sindaco Romano, ed agli assessori Votto e Gaetano. Oggetto è la questione
dell’Unità Materno – Infantile.
“Sarebbe necessaria una politica
d’informazione da parte del governo locale su tutto quanto avviene nel nostro
territorio, e non irrigidirsi in forza della logica dell’autosufficienza. Non è
da nascondere come siamo rimasti esterrefatti nel venire a conoscenza, a mezzo
quotidiani locali, dell’imminente trasferimento del Distretto Sanitario Materno
Infantile che per anni ha costituito patrimonio ambulatoriale e sanitario
sansalvatorese”, esordisce Abitabile.
L’esponente di opposizione puntualizza:
“Non possiamo assistere passivamente a questa arrendevolezza ed indifferenza
amministrativa. Sebbene, col benestare e con le scelte avanzate dall’Asl,
finora però non conosciute e forse per le quali è necessario fare chiarezza, i
giochi ormai siano apparentemente conclusi – nostro malgrado – resta da comprendere
la posizione assunta dal governo Romano sul punto. Il Sindaco si dimostra
disponibile ad ospitare presso altri locali comunali il Comprensorio
Materno-Infantile, e con le medesime condizioni di gratuità offerte dal sindaco
di Guardia Sanframondi Panza. Giustamente v’è allarmismo, insoddisfazione e preoccupazione non solo tra gli utenti ed i
cittadini sansalvatoresi, ma anche tra gli esponenti amministrativi della
realtà telesina”.

Conclude: “Non possiamo perdere una
struttura storica che ha rappresentato il settore sanitario territoriale, e
contestualmente un imprescindibile punto di riferimento di assistenza sanitaria
pubblica. Si tratta di un presidio ambulatoriale che serve una vasta utenza e
che rappresenta un fiore all’occhiello per il paese, che subirebbe così un
ridimensionamento importante, una forte involuzione ed implosione sociale. Non
può perdersi un hot-spot ambulatoriale e sanitario così importante. Perderlo:
cui prodest? Non dubitiamo della totale apertura e disponibilità del Sindaco
Romano, anzi ne siamo certi!, ma chiediamo di farsi sentire di tuonare
imperioso per far valere le esigenze degli utenti e al contempo comprendere –
perché va assolutamente fatta chiarezza, prendere atto e rispettare
eventualmente la scelta dell’Asl – le ragioni che vi sono alla base del
trasferimento paventato”.