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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

“VERO EUROPEISMO È DIFESA DELLE TRADIZIONI”

TABURNO – TITERNO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 19 ottobre 2018)

“Capitale Europea del Vino”, Piernicola Pedicini traccia le tappe future

“VERO EUROPEISMO È DIFESA DELLE TRADIZIONI”

Il monito: “Il settore vitivinicolo deve liberarsi dall’uso della chimica e tornare al naturale”

Antonio Caporaso

Con la conferma che il progetto “Sannio Falanghina” ha permesso al gran parte del territorio beneventano di diventare “Capitale Europea del Vino 2019”, si accendono i riflettori internazionali sul territorio del Taburno – Titerno ed in particolar modo sulle cinque realtà promotrici. Con esse ben altri quindici centri saranno coinvolti in questa iniziativa come Benevento, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Cerreto Sannita, Faicchio, Foglianise, Frasso Telesino, Melizzano, Paupisi, Pietraroja, Ponte, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Salvatore Telesino, Telese Terme che saranno immediatamente coinvolti per un evento di presentazione che nelle prossime settimane sarà programmato.
I paesaggi viticoli rivestono particolare importanza sia per la loro rilevanza nel mosaico paesaggistico regionale sia perché rappresentano una risorsa competitiva decisiva nell'economia regionale e nel marketing territoriale. Da qui l'idea di cogliere appieno questa preziosa opportunità per rilanciare in Europa e nel mondo il brand Sannio, che è il cuore della viticoltura regionale. Questo riconoscimento è la conferma del valore unico del paesaggio delle colline del Sannio perché frutto del sapere e del lavoro dell’uomo in armonia con la natura, come ci dimostrano le decine di migliaia di cittadini che scelgono in tutto il mondo le nostre eccellenze enologiche.
Registriamo chi la programmazione composta dalle amministrazioni comunali di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso, lo ha seguito passo dopo passo nelle stanze della politica europea, il parlamentare dell’Unione, Piernicola Pedicini.
“Oltre all’importanza simbolica di valorizzare il patrimonio enogastronomico della terra sannita e le sue produzioni di eccellenza, si tratta di un significativo valore aggiunto per il turismo e l’economia di questi territori”, ci riferisce Pedicini.
Da qui gli importanti obiettivi da raggiungere e i rimproveri mossi contro Bruxelles: “Bisogna però fare delle critiche all’Unione Europea: alcuni trattati internazionali penalizzano i prodotti ortofrutticoli e la produzione di vino, olio e grano italiane. Il vero europeismo è difendere le nostre tradizioni”.
Inoltre, il primo traguardo da raggiungere: “Dobbiamo puntare sempre la difesa della salute e, col mio impegno nella Commissione speciale Pesticidi del Parlamento europeo, ho appreso fino in fondo quali sono gli effetti dell’uso dei pesticidi. Per questo auspico che il settore del vino piano piano si liberi dell’uso della chimica, bisogna intraprendere questa strada e per farlo bisogna puntare sulla ricerca”.