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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

EOLICO, CHIESTI CHIARIMENTI AI SINDACI


TITERNO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 4 novembre 2018)

Documento di “Togo Bozzi” e Fronte Antieolico: “Non hanno difeso il territorio”

EOLICO, CHIESTI CHIARIMENTI AI SINDACI

“Nostre eccellenze saranno ‘divorate’ dalle pale”


Antonio Caporaso

L’Associazione Culturale “Togo Bozzi” ed il Fronte Antieolico Sannita rilanciano la sfida per la difesa del territorio e partono con un nuovo, importante e decisivo scontro: la richiesta delle dimissioni delle amministrazioni comunali di Casalduni, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Guardia Sanframondi, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Pietraroja. A questi comuni dell’area Titernina, si annoverano anche quelli della zona del Tammaro, vale a dire: Morcone, Pontelandolfo e Sassinoro.
Una battaglia sicuramente “impari”, ma che vuole assumere i canoni di una “provocazione politica” con l’obiettivo di accusare tali governi locali colpevoli di aver “…generato il ‘paradosso’ eolico nell’intero territorio del Matese”.
I due sodalizi rilanciano l’affondo con una serie di domande: “Siamo curiosi di voler conoscere, pur sapendo che mai riceveremo risposta, cosa hanno compiuto per tutelare la risorsa idrica, la biodiversità, le tradizioni agroalimentari, il paesaggio rurale, il patrimonio culturale e storico delle arre interessate? Come hanno applicato il principio di precauzione in merito al potenziale rischio sulla salute umana? Come hanno protetto i prodotti tipici locali, le eccellenze culturali ed ambientali?”.
Si legge nella nota: “Vorremo invitare la classe politica ed amministrativa locale, nonché i cittadini di questi dieci comuni a riflettere su alcuni aspetti. All’indomani dell’entrata a regime degli impianti, cerchiamo tutti noi di immaginare, ad esempio, la “Leonessa” di Cerreto Sannita coronata dalle pale eoliche sanlupesi? Oppure pensiamo per un attimo al prossimo binomio prodotto-territorio per sponsorizzare i vini guardiesi? Ed ancora allo stesso binomio per economie legate al pascolo come quella morconese o di Pietraroja? Infine pensiamo al potenziale attrattivo di un'area archeologica, come quella di Pontelandolfo, circondata da pale? Noi sinceramente ci sentiamo a disagio a valutare il nostro territorio di qui a qualche anno”.
Conclude la nota dell’Associazione Culturale “Togo Bozzi” e del Fronte Antieolico Sannita: “Tutti i Comuni del Matese Sud-Orientale meritano un futuro sostenibile e produttivo. Per queste motivazioni, il Parco Nazionale rappresenta una vera e propria garanzia territoriale”.