(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 5 novembre 2018)
Riposta nella Cappella dedicatagli della
Basilica dell’Annunziata e Sant’Antonio
DONATA LA CHIAVE DI CASA DI
SAN GIUSEPPE
MOSCATI
Grazie ad una donazione compiuta nei
giorni scorsi la Cappella dedicata a San Giuseppe Moscati, all’interno della
Basilica della Santissima Annunziata e di Sant’Antonio, si arricchisce di un
importante simulacro storico. Angelo Tesauro e Giuseppe Mastrocinque di
Foglianise hanno consegnato, in memoria del loro defunto Mario Fusco, ai Frati
vitulanesi le chiavi della casa beneventana del Santo Medico.
L’oggetto dimostra ancora una volta il
legame di San Giuseppe Moscati con il Sannio e con Benevento stessa. Il Santo,
infatti, nacque nel capoluogo sannita, settimo dei nove figli di Francesco e
Rosa De Luca dei marchesi di Roseto (Foggia).
Francesco Moscati, dell’antica famiglia
meridionale originaria di San Lucia di Serino (Avellino), che sin dal XIII
secolo aveva avuto ottimi rappresentanti, come Federico, il falconiere di
Federico II (1239), si era trasferito da Cassino allorquando, appena promosso Presidente del
Tribunale, aveva preso alloggio dapprima in via S. Diodato, nei pressi
dell’ospedale e, poi qualche mese più tardi, in un appartamento del palazzo
Andreotti-Leo, lungo la Via Port’Aurea, a pochi passi dall’Arco di Traiano.
E qui, per l’appunto, nell’ultima stanza
a sinistra della facciata, Giuseppe emise il primo vagito verso le 4 ant. del
25 luglio dell’anno 1880. Una lapide davanti al palazzo, dimentica ancora oggi
della sua santità, ricorda ai passanti la sua venuta al mondo. Battezzato con
il nome di Giuseppe, Maria, Carlo, Alfonso il 31 luglio, in casa, da don Innocenzo
Majo, economo curato della parrocchia di S. Marco dei Sabariani, ebbe come
madrina (commadre) Filomena Farese.