articoli soggetti a copyright, condivisione e riproduzione consentita solo citando fonte ed autore
"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

QUESTIONE EOLICO, MOBILITATI MAURO CORONA E RADIO RADICALE

SAN LUPO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 26 ottobre 2018)

Le associazioni ambientaliste rinnovano la richiesta di consiglio comunale aperto

QUESTIONE EOLICO, MOBILITATI MAURO CORONA E RADIO RADICALE

“E’ nostro intento portare il ‘caso’ sul palcoscenico nazionale ed europeo”

Antonio Caporaso


Nei giorni scorsi l’attivista ambientalista Raffaele Pengue, per conto dell’Associazione Culturale “Togo Bozzi” di Guardia Sanframondi ed il Fronte AntiEolico Sannita di San Lupo, ha inviato un telegramma al primo cittadino Franco Mucci. L’intento è quello di trattare, in un consiglio comunale aperto, la questione dell’eolico. Nel testo è infatti scritto: “Le associazioni territoriali invitano gli amministratori sanlupesi ad approfondire, con somma urgenza la cosiddetta tematica eolica”.
Insomma la problematica torna sul canovaccio della discussione politica e sociale con un fortissimo interesse della mondo civile.
I due sodalizi, hanno fatto sapere che l’intero dossier della vicenda è stato spedito sia allo scrittore ambientalista Mauro Corona che a Radio Radicale. “Stiamo studiando, sia con Corona che con i giornalisti di Radio Radicale la tematica che sarà a breve posta all’attenzione nazionale. Ringraziamo, per l’impegno fino ad oggi profuso da ‘Il Sannio Quotidiano’ e siamo convinti che continuerà a seguire tale annosa vicenda”, così gli attivisti che poi previsano: “Quanto sta accadendo sul territorio del Matese Sud – Orientale è assolutamente da considerarsi un abominio. Non possiamo continuare a tenere gli occhi chiusi di fronte ad una distruzione ambientale che praticamente affosserà l’Area Protetta”.
Le preoccupazioni: “Sono messi a repentagli gli usi civici, le falde acquifere e le produzioni tipiche. Il Parco Nazionale del Matese rischia di diventare, nello stretto ambito beneventano, il paradosso eolico della Campania. I diritti collettivi, infatti, vengono mortificati di giorno in giorno, ignorando di fatto un provvedimento istitutivo nazionale”.
L’auspicio è chiaro: le istituzioni, la politica e la società civile “…devono riflettere sulla civile protesta di una popolazione delusa”.
A conferma dell’importanza di una istituzione vitale come lo è il Parco Nazionale del Matese, le associazioni in questione ribadiscono quanto espresso dall’Articolo 174 del Trattato Europeo. Tale documento stabilisce che “…la politica della Comunità in materia ambientale contribuisce, tra l’altro, a perseguire gli obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, della protezione della salute umana e dell’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali e che essa dev’essere fondata sul principio della precauzione”. L’articolo 6 del Trattato stabilisce che “…le esigenze connesse con la tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione delle politiche e delle azioni comunitarie, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile (cfr. Convenzione Europea)”.
Ed ancora: “L’area comprensoriale si colloca, oltretutto, in adiacenza al corridoio ecologico del Matese, unità lineare territoriale costituita dal bacino imbrifero più importante dell’Appennino Sannita”.