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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

I FUORIUSCITI TRATTANO CON L’OPPOSIZIONE


SAN LORENZELLO
IL SANNIO QUOTIDIANO 7 marzo 2019

Si delineano i giochi a pochi mesi dal voto amministrativo di primavera

I FUORIUSCITI TRATTANO CON L’OPPOSIZIONE

Accordo ancora lontano, la preclusione: nuovo leader al posto di Di Cerbo e Di Santo


Con la fuoriuscita dalla maggioranza di due importanti pedine (il vicesindaco Guido Di Cerbo ed in consigliere Francesco Petrillo), il sindaco Antimo Lavorgna sta lavorando a recuperare il terreno perduto e puntellare un gruppo che, rispetto a cinque anni fa, è orfano anche di Luigi Rubano.
Proprio Di Cerbo, Petrillo e Rubano, come ci è stato dichiarato in esclusiva nelle scorse settimane, si stanno adoperando per riuscire e raccogliere la delusione degli scontenti dell’amministrazione uscite, ed allo stesso tempo avviare rapporti con la società civile ed anche con gli elementi di opposizione e del gruppo civico “SiAdesso” per programmare qualcosa di alternativo al primo cittadino in carica. A fronte di questo, abbiamo registrato, sempre in esclusiva, l’accordo tra la minoranza di “GiustaDirezione” e la compagine “SiAdesso” che si sono fuse per dare vita ad un cartello elettorale unico.
Questo il quadro fino a qualche giorno fa. Ma la vicenda resta in continua evoluzione. Infatti ad inizio settimana si è avuta una riunione alla quale hanno preso parte proprio i tre fuoriusciti dalla maggioranza (Guido Di Cerbo, Francesco Petrillo e Luigi Rubano) con una delegazione di “GiustaDirezione” e “SiAdesso”. Sul tavolo della trattativa l’intenzione di unire le forze contro Lavorgna. Punto cardine di un possibile accordo: la scelta di un capolista che non sia né Guido Di Cerbo o sua sorella Nadia; né Nicoletta Festa o l’ex sindaco Gianni Di Santo.
Condizioni che praticamente hanno attualmente irrigidito le parti che comunque continuano a discutere forti dell’intenzione di voler convergere su una soluzione unica.
C’è soprattutto da superare una vecchia ruggine, la più pesante da scrostare. “GiustaDirezione” deve buttarsi alle spalle la rottura di qualche anno fa con Guido Di Cerbo. A lui, infatti, si riconduce “il tradimento” che fece crollare l’amministrazione Di Santo ed il ritorno di Antimo Larvogna. Nel caso in cui ogni trattativa dovesse saltare, si arriverebbe certamente a comporre un quadro nel quale saranno delineate tre liste.