TABURNO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 febbraio
2019)
Cambio al vertice per il Parco
Regionale, finisce la lunga era di Vito Busillo
QUESTA È LA VOLTA BUONA, CATURANO
PRESIDENTE
Aveva rinunciato a fine agosto, adesso
le dinamiche lo hanno portato ad accettare la sfida
Costantino Caturano |
Costantino Caturano abiura il documento
con il quale aveva rinunciato, sul finire di agosto scorso, alla presidenza del
Parco Regionale del Taburno – Camposauro, ed accetta nuovamente la nomina
offertagli direttamente dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De
Luca. E’ stato comunicato ieri, agli uffici di competenza, che ci sarà, nei
prossimi giorni, il cambio al vertice dell’ente.
Caturano sarà il quarto inquilino nella
storia di Palazzo Caporaso. Prima di lui, infatti, avevano gestito l’ente di
Piazza Vittorio Veneto: Clemente Di Cerbo (attuale primo cittadino di Dugenta);
Giovanni Moriello (che oggi ricopre il ruolo di coordinatore cittadino del
Partito Democratico a Telese Terme); Vito Busillo (unica nomina di centro-destra
ai tempi dell’amministrazione campana di Stefano Caldoro, che poi ha proseguito
fino ad oggi con il ruolo di Commissario Straordinario su indicazione di De
Luca).
Caturano avrà il compito difficile,
visti i tempi strettissimi, di far ripartire la dinamica dei Psr Campania
2014/2020, con l’obiettivo di raccogliere frutti positivi nella stesura di
iniziative turistiche – culturali – ricettive. Caturano sarà impegnato anche
nella sfida di rilanciare il progetto della “Comunità del Parco”, organo politico
dell’Area Protetta” del Taburno – Camposauro mai effettivamente entrato in
funzione. Malgrado, infatti, i sindaci e gli amministratori locali nei mesi
scorsi si erano riuniti più volte per istituire il governo del Parco che
affiancasse l’azione del presidente, nominando il suo coordinatore nella
persona del sindaco di Melizzano, Rossano Insogna, tutto è continuato a restare
nel limbo, senza essere realmente operativo.
Il nuovo presidente dovrà soprattutto
sbloccare la questione legata al Piano Parco. Un fattore determinante per
l’attività quotidiana di Palazzo Caporaso, senza tale documento sarà
impossibile permettere l’approvazione dei programmi Psr. Il Piano è ormai da
oltre un anno parcheggiato in un cassetto degli uffici dell’ente, fermo perché
ormai incagliatosi nei reticolati burocratici. Una situazione di stallo dovuta,
in particolar modo, dal braccio di ferro che il presidente/commissario Vito
Busillo aveva intrapreso proprio con una fetta di sindaci, guidati da Rossano
Insogna. Gli amministratori, infatti, avevano, sin dall’inizio, rimproverato a
Busillo di aver approvato un atto importante e determinante per l’Area Protetta
senza coinvolgere la “Comunità del Parco” e quindi i Comuni ricadenti nel
perimetro del Taburno – Camposauro. Dal canto suo, invece, Busillo si era
difeso accusando gli stessi sindaci di aver messo il bastone tra le ruote non
concedendo mai alcuna considerazione ufficiale, tramite i rispettivi uffici
tecnici, sullo stesso Piano. Insomma una brutta gatta da pelare che adesso
dovrà essere gestita, con iniziativa diplomatica, dal nuovo inquilino di
Palazzo Caporaso, Costantino Caturano.