PONTE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 29 gennaio
2019)
La priorità di governo continua ad
essere la relazione del Piano Urbanistico
PUC, RIDISEGNATA LA COMPONENTE
DELL’UFFICIO
Previsti nuovi ragguagli per il
procedimento di formazione del Piano Urbanistico Comunale e della Valutazione
Ambietale Strategica. La giunta guidata dal primo cittadino Marco Fusco ha
infatti modificato la deliberazione dello scorso novembre, fissando un nuovo
quadro all’intera iniziativa.
E’ stata deliberata la procedura per
dare indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale competente
affinchè proceda a ristrutturare l’Ufficio di Piano. Nella nota, infatti, si
legge: “Ufficio di piano con compiti di redazione del Auc e del Ruec, composto
da: Responsabile unico del Procedimento, geometra Domenico Nicola Iannelli,
dipendente di ruolo dell ’Ente; Progettista del Puc e del Ruec,
Bovedamengineerng Srl, società di ingegneria aggiudicataria dei servizi di
progettazione del Puc, del Ruec e della Vas; Redattore dello studio geologico,
Geologo - Tecnico esterno, libero professionista; Redattore dello studio
agronomico, Agronomo - Tecnico esterno, libero professionista; Redattore del
Piano di zonizzazione acustica, Tecnico esterno in possesso dei necessari
requisiti e abilitazioni. Ufficio di piano con compiti di redazione della Vas,
composto da: Responsabile Unico del Procedimento, geometra Alessandro Romano
dipendente di ruolo dell’Ente dipendente di ruolo dell’Ente; Progettista della
Ras - Bovedam Engineering Srl, società di ingegneria aggiudicataria dei servizi
di progettazione del Puc, del Ruec e della Vas.
Il Piano Urbanistico Comunale, ai sensi
dalle legge italiana, è uno strumento di gestione del territorio comunale
italiano, composto da elaborati cartografici e tecnici oltre che da normative
(legislazione urbanistica) che regolano la gestione delle attività di
trasformazione urbana e territoriale del Comune di pertinenza.
Il Piano nasce dalla necessità di
aggiornare ed integrare il vecchio piano regolatore generale, aggiornato e
ridefinito nel nuovo strumento dalle legislazioni regionali, in quanto in
alcuni comuni d'Italia non rispecchia più le precedenti esigenze di
coordinamento del territorio.