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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

PADRE ISAIA E I BAMBINI, AMORE INDISSOLUBILE


VITULANO
da IL SANNIO QUOTIDIANO 11 febbraio 2019

La manifestazione per ricordare la nascita del frate ha coinvolto gli studenti dalla valle

PADRE ISAIA E I BAMBINI, AMORE INDISSOLUBILE

Un intenso ed emozionante pomeriggio di preghiera e canti vissuto visitando la tomba del Servo di Dio




Si è chiusa l’intensa “Settimana di Evangelizzazione Francescana” che ha coinvolto tutte le scuole del comprensorio valligiano. Il tema di quest’anno, voluto proprio nel periodo di preparazione alla festa per l’anniversario della nascita del Servo di Dio Padre Isaia Columbro (10 febbraio), è stato “… lo sguardo di bellezza ... nel dono della vita, dei fratelli e del creato!”.
Sabato, dopo la visita nelle scuole dei frati francescani durante la settimana, gli alunni della Primaria e Secondaria di Vitulano, Foglianise, Cautano e Castelpoto, si sono ritrovati sul piazzare della Balisica della Santissima Annunziata e Sant’Antonio, per avviarsi in corteo presso la Tomba del Servo di Dio all’interno del Cimitero Civico di Vitulano. Qui sono stati presentati i lavori che i ragazzi hanno compiuto, quindi la preghiera conclusiva.
Durante la manifestazione gli studenti hanno potuto conoscere la vita di Padre Isaia raccontata dai frati, venendo a sapere che il Servo di Dio era un religioso che amava vivere proprio tra i bambini, apprezzandone la loro semplicità ed allegria.
A ricordarci la grande missione di Padre Isaia è stato Padre Domenico Tirone, che ha voluto sottolineare in poche parole lo straordinario messaggio di amore del Servo di Dio: “Fio alla fine non cessa di lavorare per il bene delle anime. Padre Isaia è sempre disponibile e pronto a donarsi a tutti con una preghiera ed una benedizione. Si è portato nella tomba il segreto della sua carità senza limiti. Aveva le mani bucate. Quando riceveva dalla Provvidenza subito distribuiva con gioia senza nulla conservare per se o per la fraternità. Non raramente di fronte alle povertà più estreme nascostamente prendeva dalla dispensa della fraternità e donava, come lui la chiamava, la grazia di Dio”.
Padre Domenico conclude: “Ora che è nella luce di Dio, dall’ascolto delle testimonianze dei fedeli e dalla lettura di quei pochi scritti che ci ha lasciato, la sua figura diventa sempre più grande. E’ un gigante, che ha fatto della sua vita un servizio continuo per i fratelli dispensando la parola di Dio, avviando alla conversione tante persone, donando a tante coscienze la pace, aiutando nelle malattie e nelle avversità e sovvenendo con la carità, ma soprattutto portando tutti a Dio”.