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“FESTA DEL GRANO”, OBIETTIVO PATRIMONIO CAMPANO


FOGLIANISE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 29 novembre 2018)

L’amministrazione Tommaselli ha avviato l’iter per la candidatura

“FESTA DEL GRANO”, OBIETTIVO PATRIMONIO CAMPANO

“Evento suggestivo, frutto della fusione tra fede, artigianato e folklore”


Antonio Caporaso

È ancora il grano con le sue numerose sfaccettature il motore portate dell’attività amministrativa locale, in particolar modo quando si affrontano le tematiche legate al turismo ed alla cultura, quindi, alla riscoperta di tradizioni antiche.
Nei giorni scorsi il governo guidato dal primo cittadino Giuseppe Tommaselli ha approvato una delibera con la quale si manifestare la volontà di inoltrare la domanda d’iscrizione alla candidatura “Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano” (IPIC) affinchè essa sia sottoposta a valutazione di una commissione di esperti.
l'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Ci spiega il sindaco Tommaselli: “Il Patrimonio Culturale Immateriale tutela le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il saper fare, gli usi sociali, i riti e momenti festivi collettivi, anche di carattere religioso, come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità riconoscono in quanto parte del patrimonio culturale campano, trasmettendoli di generazione in generazione, costantemente ricreati in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia in quanto senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana”.
In pratica, l’istituzione dell’Inventario è un'azione di salvaguardia e valorizzazione dei fondamenti culturali della Regione che altrimenti rischiano di andare dimenticati e dispersi. L'inventario è uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione, purché senza scopo di lucro.
Aggiunge ancora Tommaselli: “Il patrimonio culturale immateriale si manifesta tra l’altro in settori ben definiti: tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale; le arti dello spettacolo; le consuetudini sociali, gli eventi rituali e festivi; l’artigianato tradizionale”. In tale prospetto si inserisce l’evento della “Festa del Grano” che “…può dimostrare la storicità dell’elemento culturale, la cui pratica deve essere attestata almeno nei 50 anni precedenti la richiesta di iscrizione, la persistenza di valori sociali e significati culturali correlati al valore identitario dell’elemento culturale, la persistenza di momenti di trasmissione formale e informale, il coinvolgimento delle giovani generazioni, il rispetto della parità di genere nell’accesso all’elemento culturale e la partecipazione attiva della comunità di riferimento nella messa in atto di azioni di salvaguardia e valorizzazione dell’elemento culturale”, commenta il sindaco.
Conclude Tommaselli: “Per il suo fascino particolare, frutto della fusione tra fede, artigianato e folklore e per l’originalità delle opere realizzate in paglia intrecciata, la ‘Festa del Grano’ ha assunto sempre maggiore importanza e risalto nel panorama delle feste tradizionali. Dal 2008 è stata riconosciuta anche come Grande Evento dalla Regione Campania”.