INGHILTERRA
da sportellodeidiritti.org
“CATAPULTATA” DAL LETTO MENTRE FA SESSO, RESTA
PARALIZZATA. LA VICENDA APPRODA IN TRIBUNALE
Singolare vicenda per una 46enne inglese che chiede
un risarcimento milionario al rivenditore del mobile
Giovanni D'Agata
Ha
fatto causa ad un rivenditore di mobili chiedendo 1,3 milioni di sterline di
danni, quasi un milione e mezzo di euro, una donna rimasta paralizzata nel 2013
dopo esser stata "catapultata" dal letto mentre faceva sesso con il
partner. La 46enne inglese, di Maidenhead in Berkshire, si stava spostando per
cambiare posizione, quando il materasso del letto "king-size" a doppia
piazza si è spostato improvvisamente, catapultandola sul pavimento e causandole
una grave frattura alla spina dorsale. La donna ha raccontato lunedì scorso
all'Alta Corte britannica di esser atterrata sulla testa, e di "aver
sentito come una molla spezzarsi nella schiena". La 46enne ha, quindi,
deciso di far causa al rivenditore "Beds Are Uzzz" sostenendo che il
letto fosse difettoso, e che l'incidente fosse avvenuto appena una settimana
dopo l'acquisto del prodotto. La donna, al di là delle responsabilità che dovranno
essere appurate in un’aula di giustizia, da allora è costretta su una sedia a
rotelle. Secondo la sorella, che ha testimoniato in tribunale, dal letto
mancavano due piedi per il sostegno della struttura e questo avrebbe creato un
dislivello del materasso. Lo stesso legale della 46enne ha parlato di un
importante dislivello, di circa 60 cm. Ma l'avvocato del rivenditore di letti
ha respinto ogni accusa, sostenendo che il prodotto fosse stato assemblato
correttamente e che l'assenza di alcune parti della struttura di sostegno non
potesse causare uno sbilanciamento del genere. La causa continuerà nei prossimi
giorni ed anche se sembra un fatto che può destare curiosità insita nel
singolare dramma vissuto dalla donna, per Giovanni D'Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti”, rappresenta comunque un’istanza di giustizia che
merita la giusta attenzione, sussistendo la possibilità non astratta che
l’evento dannoso sia dipeso davvero da un difetto di produzione o di conformità
del letto con la conseguente risarcibilità di tutti i danni subiti dalla
malcapitata.