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"Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo" (Indro Montanelli)

“CAPITALE EUROPEA DEL VINO”, L’OPPOSIZIONE CRITICA


GUARDIA SANFRAMONDI
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 26 novembre 2018)

“CAPITALE EUROPEA DEL VINO”, L’OPPOSIZIONE CRITICA

Falato: “Non siamo unici in Italia negli ultimi 20 anni, riconoscimento istituito nel 2012”

Carlo Falato (Tutti per Guardia)
Antonio Caporaso

Come era prevedibile, finita la luna di miele e le soddisfazioni di rito, dopo oltre un mese dall’avvenuto riconoscimento, l’investitura a “Capitale Europea del Vino 2019” diventa oggetto di scontro politico.
Il gruppo civico di opposizione “Tutti per Guardia”, pur non criticando nello specifico il progetto “Sannio Falanghina” e quanto sta portando avanti l’amministrazione guidata dal primo cittadino Floriano Panza, polemizza su quelli che lo stesso consigliere di opposizione Carlo Falato definisce “…i soliti proclami del sindaco”.
Con una nota, l’ex fascia tricolore, oggi esponente di minoranza, spiega: “Bisogna sempre fare attenzione alla comunicazione per evitare di cadere nel ridicolo. Da giorni circolano comunicati che enfatizzano un aspetto assolutamente fasullo. L’amministrazione sostiene che negli ultimi venti anni solo tre località italiane hanno ricevuto il riconoscimento di ‘Città Europea del Vino’. Ma stranamente nessuno sta facendo notare al sindaco ed alla sua squadra di governo che siamo solo alla ottava edizione di questa ‘particolare’ investitura. Tutto è sancito dalle date, la prima edizione è stata organizzata solo nel 2012. Questa la vera data nella quale si è attivata questa iniziativa”.
Conclude Falato: “Basterebbe consultare il portale internet ufficiale di ‘Città del Vino’ per rendersene conto. Nel sito si legge chiaramente: ‘L’iniziativa di Recevin giungerà nel 2019 alla sua ottava edizione. Queste le “capitali” europee del vino che si sono succedute nel corso di questi anni: Palmela (Portogallo, 2012) – Marsala (Italia, 2013) – Jerez de La Frontera (Spagna, 2014) – Resguengos de Monsaraz (Portogallo, 2015) – Valdobbiadene-Conegliano (Italia, 2016) – Cambados in Galizia (Spagna, 2017) – Torres Vedras/Alenquer e Rethimnos (rispettivamente Portogallo e Grecia, 2018)’. Nulla di strano nel dire la verità. Non comprendiamo perché si vuole gettare fumo negli occhi anche su cose come queste”.