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A MILANO RIFLETTORI SUL DISTRETTO VINICOLO


GUARDIA SANFRAMONDI – CASTELVENERE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 24 novembre 2018)

Floriano Panza e Mario Scetta ad “Urbanpromo”

A MILANO RIFLETTORI SUL DISTRETTO VINICOLO
 
Mario Scetta e Floriano Panza
Antonio Caporaso

Sala gremita e grande attenzione per scoprire le capacità di un progetto che ha saputo convincere l’Europa a premiare il comprensorio del Taburno – Titerno rendendolo “Capitale Europea del Vino 2019”, un riconoscimento indubbiamente prestigioso che non viene concesso con tanta facilità.
Questa è stata la giornata di ieri presso i saloni della Triennale di Milano, quando i sindaci di Guardia Sanframondi e Castelvenere, Floriano Panza e Mario Scetta, hanno presentato, nel corso della quindicesima edizione di “Urbanpromo – Progetti per il Paese”, il tema “Il biodistretto del Sannio”, punto di forza del programma “Sannio Falanghina”.
L’appuntamento, organizzato dalla Società Operativa “Urbanistica Italiana”, si presenta come una rassegna culturale di riferimento sul grande tema della rigenerazione urbana, intesa come processo di strategie, politiche, azioni, finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile.
Guardia Sanframondi e Castelvenere hanno polarizzato l’attenzione durante i lavori del seminario “Viaggio nel mondo bio tra cibo e vino. Biodistretti e distretti biovinicoli, un’alleanza per la gestione integrata del territorio”.
La costituzione di un bio-distretto rappresenta infatti una opportunità per le Città del Vino, in quanto assume come finalità strategica il costante e sistematico dialogo sociale tra i diversi attori (pubblici e privati) dello sviluppo territoriale, facendo in modo che le esigenze di ciascuno siano integrate in azioni condivise per il miglioramento della qualità di vita dei residenti, l’accrescimento della qualità e della competitività delle imprese vitivinicole e la loro integrazione nelle filiere agroalimentari, turistiche e dei servizi.
Questo il parterre degli interventi: Valeria Lingua dell’Università di Firenze; “I distretti biovinicoli un’opportunità per le Città del Vino”, Paolo Corbini di “Città del Vino”; “Biodistretti e Città del Bio, potenzialità e buone pratiche”, Antonio Ferrentmo, Presidente “Città del Bio”; “Il primo comune bio d'Italia: l’esperienza del comune di Neive”,  il sindaco Gilberto Balarello; il biodistretto di San Gimignano, il presidente Marco Arduini; il “biodistretto del Sannio”, Floriano Panza e Mario Scetta, sindaci di Guardia Sanframondi e Castelvenere; “Una proposta di linee guida per i piani dei biodistretti: racconto di un'esperienza”, Massimo Carla dell’Università di Firenze; il “Biodistretto di Prosecco per Conegliano e Valdobbiadene”, il presidente Fiorello Terzariol; conclusioni di Floriano Zambon, Presidente “Città del Vino”.