SAN SALVATORE TELESINO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 31 ottobre 2018)
Il report governativo preoccupa:
“Coinvolgere Comuni, Scuole, Asl ed Ambito Sociale”
DROGA TRA GLI ADOLESCENTI, L’ALLARME DI ABITABILE
Proposta al Vescovo: “Osservatorio
Permanente e un Punto d’Ascolto nelle parrocchie”
Uno studio governativo che ripercorre i
dato dal 2013 ad oggi evidenzia che negli ultimi anni è praticamente
raddoppiato il numero di ragazzi adolescenti vittime della tossicodipendenza.
Un fenomeno che sta crescendo in maniera esponenziale e dalle grandi città si
sta allargando anche nella cosiddetta provincia, rischiando seriamente di
“contagiare” anche quei luoghi che fino ad ora sembravano immuni. Situazioni
che stanno interessando sempre più giovani ed addirittura ragazzini, se non
bambini. L’età media, infatti, secondo i dati presentati al Ministero della
Famiglia, al Miur ed alla Presidenza del Consiglio, è sempre più bassa:
bambini, anche sotto i dieci anni, che sperimentano i solventi; tredicenni che
si prostituiscono per una dose; adolescenti sottoposti a Trattamento Sanitario
Obbligatorio per essere recuperati da questa drammatica condizione. Insomma,
storie angosciose che stroncano intere famiglie e spazzano via i sogni e le
speranze di una vita serena a ragazzi che, per la loro età, dovrebbero solo
pensare a vivere serenamente.
Una situazione che, come detto, rischia
seriamente di irrompere nel tessuto sociale di provincia. Quindi l’obbligo
delle istituzioni e di chi è impegnato nel sociale è proprio quello di creare
premesse per debellare sul nascere un fenomeno altamente pericoloso. Da questi
presupposti nasce l’appello del capogruppo di opposizione, Ciro Abitabile. Il
referente del soggetto civico “Vivi San Salvatore” intende sensibilizzare non
solo la classe politica telesina, ma anche le realtà che operano
quotidianamente sul territorio. Da qui il messaggio che punta a coinvolgere
l’Asl, l’Ambito Sociale, gli Istituti Comprensivi, le associazioni e la stessa
Diocesi. E’ infatti al Vescovo Monsignor Domenico Battaglia che Abitabile si
rivolge più di tutti. “La sua indiscussa sensibilità, il suo amore verso il
prossimo, il suo straordinario impegno sociale nei confronti di chi soffre, la
sua battaglia per debellare l’infelice piaga del gioco d’azzardo, sono tutte
caratteristiche che fanno del nostro vescovo l’unica guida che può
accompagnarci in questa nuova sfida”, così Ciro Abitabile.
Il capogruppo di opposizione quindi
prosegue: “E’ un fenomeno troppo scabroso. Dobbiamo assolutamente impegnarci e
farci trovare pronti. Non possiamo improvvisare quando i casi cominceranno ad
essere presenti. Non possiamo nemmeno pensare di restarne immuni, ovattati
nella nostra indifferenza. Oggi i ragazzi e soprattutto i bambini sono più
lesti di noi adulti. Frequentano quotidianamente internet con facilità.
Conoscono cosa accade intorno a loro. Hanno tentazioni che noi genitori delle
volte nemmeno conosciamo. Sono padre di famiglia e per fortuna non ho dovuto
fare i conti con queste situazioni perché i miei figli hanno dimostrato sempre
rettitudine, ma da genitore non posso restare insensibile a questi fenomeni”.
Ed ancora: “Ho visionato lo studio che è
sulla scrivania anche di diversi ministri, le preoccupazioni sono
oggettivamente tante. Ecco perché propongo di impegnarci nella costituzione di
un ‘Osservatorio Permanente’ promosso dalla Diocesi, che coinvolga i sindaci, i
dirigenti scolastici, gli stessi insegnanti e soprattutto le famiglie, ma anche
l’Asl, l’Ambito Sociale e le associazioni. Poi come step successivo si potrebbe
pensare ad un Punto d’Ascolto da allestire presso ogni parrocchia gestito dai
parroci con il contributo di volontari”.
Conclude Abitabile: “Occorre
assolutamente mobilitarci, anche in considerazione di un altro aspetto: nelle
grandi città lo stanno già facendo, soprattutto nel nord e centro Italia. Qui
al sud siamo ancora fermi al palo, con il rischio poi di soccombere e lasciare
le famiglie da sole a fronteggiare questo possibile dramma. Non possiamo far
finta di nulla e pensare che i nostri territori, le nostre comunità non
risentano di un fenomeno che sta praticamente crescendo di anno in anno.
Abbiamo già trattato con superficialità altre situazioni, come il gioco
d’azzardo, e poi ci siamo trovati a fare i conti con una condizione spaventosa
di dipendenza”.