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SERVIZIO ASL, PARTE LA PETIZIONE


SAN SALVATORE TELESINO
IL SANNIO QUOTIDIANO 3 marzo 2019

Raccolta firme per sensibilizzare Picker a cambiare idea sull’Unità materno-infantile

SERVIZIO ASL, PARTE LA PETIZIONE

Contro il trasloco a Guardia la spesa di 50mila euro e la struttura alternativa offerta dal sindaco Romano


Malgrado la dirigenza generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Benevento conferma con propria delibera che l’Unità Materno – Infantile sarà trasferita a Guardia Sanframondi, il territorio non demorde affatto. Sta, infatti, prendendo quota una azione popolare che coinvolga tutti i cittadini residenti nei comuni dell’area telesina serviti dal Distretto Asl di Telese Terme e quindi interessati alle prestazioni del Presidio Materno – Infantile locale.
Sarà presto attivata, a quanto abbiamo appreso, una raccolta firme al fine di presentare, alle istituzioni interessate dalla vicenda, un documento che chieda all’Asl di tornare sui suoi passi. L’intento è quello di interpellare il prefetto di Benevento, Francesco Antonio Cappetta, la Corte dei Conti, l’assessorato regionale alla sanità ed il Ministero.
A corredare la richiesta saranno sottolineati due aspetti che rendono paradossale la decisione di delocalizzare l’Unità nella cittadina titernina. Il tutto ci viene confermato da elementi della società civile del comprensorio che si stanno attivando per questa iniziativa popolare. In pratica, il primo aspetto da sottolineare è che il sindaco sansalvatorese, Fabio Massimo Leucio Romano, già a maggio (quando in pratica si stava diffondendo l’indiscrezione sul trasferimento), aveva fatto presente a Franklin Picker che il Comune era pronto ad offrire soluzioni alternative gratuite perché in possesso di almeno altre due strutture adatte ad ospitare il Presidio. Il secondo, invece, è che l’Asl ha assunto questa decisione, senza possibili ripensamenti, investendo 50 mila euro per riqualificare i locali del Giudice di Pace che saranno usati.
Nella discussione interviene anche Alfonso Abitabile, consigliere di opposizione: “Il sindaco Romano non ha saputo né tutelare né conservare un polo sanitario funzionante e centralizzato. Che riesce a servire un'intera vallata. Senza dubbio il sindaco si è dichiarato disponibile alla concessione di locali a titolo gratuito, né tanto meno è responsabile delle scelte dirigenziali sanitarie. Ma non è altrettanto possibile trincerarsi dietro delle apparenti azioni dalla flebile concretezza: far pervenire una missiva o manifestare disponibilità non ha contribuito in modo fattivo e deterrente alla paventata ipotesi di trasferimento. Una missiva senza che vi sia sollecito ed interesse alla risoluzione del problema, o la mera dichiarazione di disponibilità senza che ad essa seguissero Seri provvedimenti lasciano intendere (come forse hanno effettivamente inteso i vertici dirigenziali sanitari) la mancanza di una forte presa di posizione sul punto, al di là delle ragioni delle parti. Si imputano non responsabilità, ma sicuramente vacatio di interesse amministrativo governo, di omissioni importanti in materia.
I consiglieri pertanto chiederanno che il sindaco possa chiarire pubblicamente la ratio della vicenda e le ragioni dell'Asl sul punto, interrogando e chiedendo spiegazioni a Picker della stessa, affinché si possa pacificare e tentare di comprendere la motivazione del malcontento”.