FOGLIANISE
IL SANNIO QUOTIDIANO 8 marzo 2019
Il sindaco Tommaselli lancia l’appello e
spiega le ragioni della battaglia
“SALVARE IL LICEO PER SCONGIURARE UN
DECLINO SOCIALE”
“Abbiamo i numeri per formare la classe
prima, esiste un piano di rilancio sul territorio”
il sindaco Giuseppe Tommaselli |
Ci sono nuove importanti notizie per
quanto riguarda il Liceo Scientifico. L’amministrazione Tommaselli si sta
attivando nelle sedi opportune per scongiurare la chiusura della realtà
scolastica. Questo l’obiettivo centrato in una delibera di giunta con la quale
il governo di Palazzo Santa Maria chiede il sostegno anche delle
amministrazioni del comprensorio del Taburno – Camposauro, spingendosi anche a
centri più distanti, come Apollosa, Torrecuso, Paupisi e Ponte che in
cinquant’anni di storia dell’istituzione scolastica superiore hanno contribuito
con i loro studenti.
“Già in passato avevamo inviato una
richiesta alle autorità competenti sia di livello Regionale che Provinciale,
affinchè adottassero tutti gli atti finalizzati alla formazione della classe
prima del Liceo Scientifico di Foglianise per l’anno scolastico 2019/2020. Una
necessità perché il Liceo deve continuare ad essere un punto di riferimento
formativo e di aggregazione scolastica e sociale delle giovani generazioni
della Valle Vitulanese. Ecco perché occorre scongiurarne la chiusura
dell’Istituto”, ci spiega il primo cittadino Giuseppe Tommaselli.
Insomma, nel documento redatto dalla
giunta foglianesara, si sottolinea che il numero di iscritti alla classe prima
sarebbero congruo per la formazione della prima classe del Liceo Scientifico di
Foglianise, e quindi si auspica il mantenimento della suddetta classe, “…come
successo anche ad altri istituti della Provincia di Benevento”, conferma
Tommaselli.
A conferma dell’importanza sociale che
assolve il Liceo, Tommaselli aggiunge: “L’Istituto è dotato tra l’altro di
locali e tecnologie di primo livello e di una attrezzata biblioteca a servizio
degli alunni e di tutta la collettività della Valle Vitulanese. Una sua
chiusura coinvolgerebbe negativamente l’intero comprensorio determinando un
lento declino culturale e sociale di una zona interna già svantaggiata dal
punto di vista delle opportunità di lavoro per i nostri giovani”.