CAUTANO
IL SANNIO QUOTIDIANO 12 marzo 2019
Sembrava tutto fatto: Gennaro Rapuano
doveva essere candidato di Meoli
SALTA L’ACCORDO TRA LA MAGGIORANZA E
L’OPPOSIZIONE
Alessandro Gisoldi e Giovanni Procaccini
continuano per la loro strada, sarà sfida a tre
Giovanni Procaccini - Alessandro Gisoldi Rosario Meoli - Antonio Rapuano - Fulvio Procaccini |
Quello che ormai sembra essere già in
dirittura di arrivo si è dimostrato un tragico “aborto politico”. Non sembrano
esserci più i margini per un accordo tra la maggioranza, o meglio quello che
resta di essa, e l’opposizione uscente. Rosario Meoli andrà dritto per la sua
strada senza contare sul sostegno dei tre elementi del governo di Pino Fuggi
che fino ad ora non si erano ancora dati una collocazione.
Il progetto civico di Meoli resta
comunque in forte ascesa, tanto da trovare diverse porte aperte. A quanto
sembra siamo già ad un numero consistente di candidati. Si parla di cinque
elementi: il consigliere uscente Domenico Orlacchio, ed altri quattro nomi per
ora coperti da segreto.
Chi invece sembra perdere quota rispetto
ai giorni scorsi è Alessandro Gisoldi. Il terreno sotto i suoi piedi starebbe
franando. Carlo Coppolaro, consigliere uscente e veterano degli scontri
politici cautanesi, non sarebbe più intenzionato ad appoggiarlo. Resta
Robertino Vetrone, attuale assessore e delegato della Comunità Montana del
Taburno. Ma anche lui starebbe riflettendo sul futuro. A mettere in discussione
il progetto di Gisoldi sarebbe stato l’atteggiamento assunto verso
l’opposizione nella riunione di una settimana fa indetta su suggerimento di
Dario Tedino per unire i due gruppi. Gli ultimatum imposti da Gisoldi, respinti
da Rosario Meoli, hanno prodotto un raffreddamento dei rapporti, mettendo in
discussione quanto fino ad ora si era costruiti.
Tornando ai rapporti tra Meoli e la
compagine uscente di governo, ci sono delle evoluzioni importanti che hanno
portato a mettere in discussione un accordo che ormai era in rampa di lancio e
che vedeva in Gennaro Rapuano uno dei candidati certi. Da quanto stiamo
apprendendo, Meoli non avrebbe imposto alcun veto. Anzi, l’obiettivo sarebbe
stato quello di provare a recuperare in extremis anche Robertino Vetrone. La
stretta di mano tra Meoli e Rapuano sarebbe addirittura avvenuta. Poi dopo 24
ore il diniego. Coperti dal mistero i motivi. Qualcuno sostiene che la
maggioranza starebbe giocando su più tavoli con l’obiettivo di ricompattarsi e
provare a ripresentarsi. In effetti un tentativo nei giorni scorsi, come
abbiamo riportato, c’è stato. Ma adesso i margini di azione restano veramente
minimi se non del tutto assenti. Con l’accordo ormai quasi sicuramente saltato,
Meoli potrebbe riprendere il dialogo con Antonio Rapuano.
Battitore libero è, invece, l’ex primo
cittadino Fulvio Procaccini che già si è detto intenzionato a sedersi a
qualsiasi tavolo con l’intento di trarre il meglio in ogni realtà oggi in
campo.
Infine, chi non si cura di quanto sta
accadendo negli altri gruppi e Giovanni Procaccini. La fase di allestimento
della lista continua a ritmi serrati. La compagine è ancora ferma a cinque
componenti ufficializzati: il vicesindaco Giovanni Rapuano; il fedelissimo
Giuseppe Viscione; Pasquale Fusco; Rocco Caporaso; Angelo Caruso e Carmine
Angelone.