TORRECUSO
IL SANNIO QUOTIDIANO 6 marzo 2019
Il M5S rende noto il documento dell’ente
che ha autorizzato il coordinatore Cocchiaro
PRIMARIE PD, IMPAZZA LA POLEMICA SULLA
LOCAZIONE
“Il sindaco deve chiarire, è stata messa
in pericolo la privacy di ogni singolo cittadino”
Non si placa la polemica dopo che il
Partito Democratico cittadino ha svolto le operazioni delle primarie all’intero
del Comando della Polizia Locale.
Il “Movimento 5 Stelle” continua ad
accusare l’amministrazione Cutillo di aver autorizzato l’utilizzo di locali non
consoni per espletare tale funzione. E’ stata resa pubblica la richiesta che il
coordinatore cittadino del Pd, Giuseppe Giovanni Cocchiaro, ha presentato al
protocollo di Palazzo Caracciolo – Cito, avanzando proprio la prospettiva di
servirsi del Comando della Polizia Locale giudicando luogo centrale di Piazza
Antonio Mellusi. La stranezza, che il Comune è chiamato a chiarire secondo i
pentastellati, starebbe nel fatto che sulla richiesta del Pd compare un
protocollo “corretto a penna”.
Precisa oggi Vincenzo Paolo Zotti,
portavoce pentastellato: “Quello utilizzato è un luogo altamente sensibile.
Vengono custoditi gli incartamenti delle infrazioni rilevate dagli autovelox
lungo la Statale Telesina. Inoltre ci potrebbero essere documentazioni
giudiziarie. Ed ancora, è presente l’intero sistema di videosorveglianza
comunale. Permettere a personale non addetto di usare tale luogo è cosa
gravissima perché chiunque può entrare a contatto con materiale sensibile”.
Aggiunge ancora Zotti: “Il sindaco, in
quanto ufficiale di Pubblica Sicurezza è sicuramente al corrente del giro di
vite operato dall’Europa relativamente alla tutela della privacy, ci si chiede
come mai abbia ritenuto opportuno rendere agibile, ad un prevedibile numero elevato
di partecipanti, un luogo che dovrebbe essere tenuto al riparo da
frequentazioni non programmate data la necessità di tutela dei dati
sensibili”.
Conclude: “Non manca, di certo, al
Comune di Torrecuso spazio attrezzato ove installare i seggi, ragioni di
opportunità e coerenza rendono veramente strana la scelta operata e le ragioni
di chi ha concesso in uso tali locali, una scelta sicuramente poco consona. La
normativa europea ha infatti introdotto, accanto alla responsabilità civile ed
amministrativa, la responsabilità penale regolamentata dagli articoli 167 e
seguenti sul codice della privacy, modificati dal decreto 101 del 2018, proprio
a tutela del diritto alla privacy, spesso però, chi è abituato a considerare le
proprietà comunali di proprio uso esclusivo, non si rende conto di commettere
comportamenti giuridicamente inopportuni”.