IL SANNIO QUOTIDIANO 28 febbraio 2019
Scoppia un caso istituzionale: “Uno
sgarbo quello degli amministratori di Guardia”
MATERNO – INFANTILE, ROMANO CONTRO PANZA
E PICKER
“Abbiamo offerto una sede alternativa da
tantissimo tempo, ma l’Asl non ci ha neppure risposto”
Il sindaco Romano torna sull’argomento
legato al trasferimento dell’Unità Materno - Infantile a Guardia Sanframondi, e
chiarisce nuovamente le posizioni della maggioranza rafforzandole con una
scelta compiuta in giunta proprio nella giornata di martedì.
“Lo scorso maggio venivamo a conoscenza,
in via del tutto informale, dell’eventuale trasferimento temporaneo dell’Unità
Materno Infantile ubicata in Via Molino Pacelli in altro sito, in quanto l’Asl
aveva ricevuto un finanziamento per la demolizione e ricostruzione ex novo
della struttura con realizzazione di ulteriori locali da adibirsi a Saut 118.
Immediatamente manifestavamo al Direttore Generale dell’Asl la possibilità di
mettere a disposizione altri locali idonei ad ospitare temporaneamente l’Unità
Matemo - Infantile o, finanche, di compartecipare alle opere per la
ristrutturazione dell’immobile, al fine di non creare disagi né all’utenza né
ai servizi sanitari erogati. Ma dall’Azienda Sanitaria non abbiamo mai ricevuto
risposta”, così esordisce il sindaco.
Quindi Romano lancia accuse verso il
sindaco Floriano Panza e la sua amministrazione: “Solo per mera cortesia e per
galateo istituzionale avrebbero dovuto quantomeno informarci sulle loro
intenzioni”. Precisa: “Dagli atti del Comune di Guardia si è venuti a conoscenza che nel mese di
luglio l’Asl Bn1 comunicava allo stesso Ente l’interesse a formalizzare, gli
atti necessari per ricevere in comodato d’uso gratuito alcuni locali ubicati all’interno
dell’immobile attuale sede dell’Ufficio del Giudice di Pace e che i
sopralluoghi effettuati congiuntamente per verificare l’idoneità dei locali
avevano dato esito positivo”.
il sindaco Fabio Massimo Leucio Romano |
Aggiunge Romano: “Sinceramente sorgono
dubbi ed interrogativi per diverse motivazioni: i locali messi a disposizione
da Guardia, come si evince dalla determina del Servizio Tecnico-Manutentivo
n.42 del 15/02/19 e dall’allegato schema di contratto di comodato d’uso
gratuito predisposto dall’Asl, necessitano di lavori di adeguamento le cui
spese, si badi bene, saranno a carico dell’Asl. Quest’ultima, infatti, dovrà
partecipare in quota parte alle spese sostenute in base alla superficie
concessa e, soprattutto, dovrà realizzare in proprio e sempre a proprie spese i
lavori di adeguamento antincendio per la parte di competenza. Dovrà, inoltre,
sostenere i costi per adeguare i locali alla specifica destinazione d’uso e
predisporre, sempre a proprie spese, le infrastrutture necessarie per
l’attivazione delle utenze. Quale esigenza giustificherebbe lo spostamento di
un servizio in altro Comune, per un periodo limitato, per di più in un immobile
che necessita di interventi di adeguamento e messa in sicurezza, con evidente
spreco di denaro pubblico?”.
Romano quindi spiega che già da tempo ha
avanzato all’Asl una soluzione alternativa rispetto alla struttura attuale:
“Quando abbiamo percepito la notizia, a maggio, abbiamo inviato all’Asl una
nota nella quale mettevamo a disposizione un immobile comunale. Proprio martedì
abbiamo approvato la delibera per la destinazione, spiegando che tale stabile
non necessita di alcun intervento di adeguamento o messa in sicurezza e per il
quale l’Asl, così come il Comune, si badi bene, non dovranno sopportare alcuna
spesa”.
Ed ancora: “Spinti dal dubbio che il
Direttore Generale dell’Asl non avesse avuto contezza della offerta a titolo
gratuito e senza alcun onere o spesa di un immobile, già confacente all’uso
richiesto, non avendo ricevuto nemmeno un semplice riscontro in ossequio alle
più elementari regole di correttezza istituzionale, tale disponibilità veniva
ribadita anche verbalmente e direttamente allo stesso Direttore in un colloquio
richiesto dall’amministrazione comunale”.
Romano è deciso a proseguire la
battaglia perché “…le motivazioni sulla inopportunità del trasferimento
temporaneo dell’Unità a Guardia Sanframondi, riguardano, pertanto, sia
l’aspetto inerente l’efficacia e l’efficienza dei servizi sanitari ed i disagi
che si causerebbero agli utenti della gran parte del distretto sanitario di
Telese Terme sia l’aspetto economico, e sono state sono state ampiamente
illustrate nelle predette note ed anche attraverso un articolo pubblicato su un
quotidiano locale. Va, altresì, precisato che lo spostamento del Centro nello
stesso stabile dove è ubicato l’Ufficio del Giudice di Pace determinerebbe per
entrambe le utenze (giustizia e sanità) situazioni di interferenze e
commistioni, in palese violazione del diritto alla riservatezza e della tutela
della privacy”.
Lapidario, il sindaco sansalvatorese
boccia la gestione di questa vicenda: “Prima delle ragioni della politica
devono prevalere quelle dei cittadini e della corretta amministrazione della
res pubblica. Si fa appello, ancora una volta, sia ai principi in ordine alla
tutela ed al rispetto delle esigenze dei cittadini che a quelli di risparmio e
contenimento della spesa sanitaria e pubblica in generale, affinché l’Asl,
melins re perpensa, voglia accogliere la proposta formulata
dall’Amministrazione comunale di San Salvatore Telesino di concessione in
comodato d’uso gratuito di altri locali siti nello stesso Comune, senza alcun
onere e spesa”.