PAUPISI
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 1 febbraio
2019)
Il coro polifonico sarà presentato
domenica 10 febbraio
NASCE LA NUOVA CORALE DELLA PRO LOCO
La direzione affidata al Maestro Gilda
Pennucci Molinaro
La Pro Loco di Paupisi ha dato vita ad
un coro polifonico dal nome ‘Papisius’ e sarà presentato domenica 10 febbraio
alle ore 20 nella chiesa Santa Maria del Bosco in occasione della prima
rassegna di cori polifonici organizzata proprio dalla Pro Loco. Insieme al coro
‘Papisius’, diretto dal Maestro Gilda Pennucci Molinaro con il quartetto
d’archi Ass.‘Enrico Caruso’ ci sarà la partecipazione straordinaria della
corale ‘San Menna’ di Vitulano diretta dal Maestro Brunella Orlacchio, la
corale ‘Stella Maris’ di Ponte diretta dal Maestro Candida Cerulo e organista
Maestro Lorella Sagnella e la corale ‘Vox Pescli’ di Pesco Sannita diretta dal
Maestro Gilda Pennucci Molinaro. Molti si chiederanno da dove deriva il nome
‘Papisius’. L'etimologia del nome "Paupisi" non è molto chiara. In
tal caso sia il professor Floridante Bizzarro che il maestro Nicolino Polcino,
illustri e molto compiante personalità nella storia del paese, si sono
abilmente cimentati in questa non semplice ricerca con risultati interessanti e
dissimili al contempo; una ricerca alternativa, che, pertanto, non ha nessuna
pretesa di oculata indagine storica, ha portato alle seguenti considerazioni:
sembra appurato che in contrada San Pietro La Difesa si trovassero anticamente
tombe romane, la cui ubicazione odierna (ammesso che ancora esistano) resta
sconosciuta.
Il maestro Nicolino Polcino, nel suo
libro "Paupisi del mio cuore" riferisce di una bolla papale del XIII
secolo che menziona il paese come "Papisii", offrendo come possibile
soluzione di questo rompicapo, una qualche connessione con la gens Papia
dell'antica Roma. Sfruttando questa stessa radice, sono state effettuate ricerche
tra alcuni testi sulla storia di Roma, e ci si è imbattuti in un Lucius
Papirius Crassus, dittatore a partire dal 339 a.C.
Si potrebbe obiettare che il nome
Papirius appare slegato da “Papisii”. Tuttavia, a corroborare questa tesi,
giungerebbero due interessanti corollari. In primis, narra Cicerone,
riferendosi a questo personaggio, che "primus Papisius est vocari
desitus", cioè che prima era chiamato Papisius, quindi c'era stata una
variazione "anagrafica" del nomen. In secundis, pare che costui si fosse
distinto nelle campagne militari contro i Sanniti. Due indizi che certamente
non fanno una prova incontrovertibile, ma che, quantomeno, rappresentano un
discreto punto di partenza. Se Telese, d'altronde, prende il nome da Caio
Ponzio Telesino, altro importante condottiero, Paupisi potrebbe anche derivare
il suo nome da Papirius/Papisius dittatore romano. Le storie di tombe e
ritrovamenti di epoca romana ala contrada San Pietro potrebbero celare un
possibile avamposto o accampamento fondato da questo insigne dittatore. Per il
professor Bizzarro, il nome è derivabile dall'unione di Pagus (paese in latino)
e pisus (aggettivo che starebbe a significare "appeso", data la
natura del territorio collinare, ai piedi della montagna di San Mennato). Tuttavia
non c'è traccia nella grammatica latina dell'aggettivo pisus, quindi anche tali
approcci, sono frutto di teorie e congetture.