TELESE TERME
(3 febbraio 2019)
Una città ed una tifoseria tutta è
ancora scossa per l’addio del suo immenso capitano
MAREKIARO SI RILASSA AD AQUAPETRA
Settimana intensa quella che si appresta
a vivere Hamsik, ecco il motivo della sua "domenica tranquilla"
L’addio al Napoli sembra ormai cosa
fatta. Tutti sono convinti che già nei prossimi giorni Marekiaro Hamsik possa
salutare definitivamente la città azzurra e volare in Cina, destinazione Dalian
Yifang Zuqiu Julebu, club allenato dal tedesco Bernd Schuster che milita nella
massima serie del paese asiatico.
Una pioggia di euro per De Laurentiis.
Il patron infatti incasserà 15 milioni di euro, che diventeranno 25 con bonus e
sponsorizzazioni. Inoltre la società partenopea risparmierà due anni di
stipendio del Capitano, 3,5 milioni di euro lordi.
Hamsik dopo la bella prova di ieri
contro la Sampdoria, quasi sicuramente l’ultima in maglia azzurra, ha voluto
trascorrere la domenica lontano dai riflettori dei media. Si è rifugiato,
infatti, nel cuore del Sannio. Telese Terme è stata ancora una volta la metà
preferita dal simbolo della rinascita partenopea. Una intera giornata immerso
nella tranquillità di Aquapetra Resort. Un pranzo con gli amici e poi un
pomeriggio rilassante. Tutto questo, forse, per preparare i prossimi giorni ed
il volo che lo porterà in Cina.
Quando arrivò nell’estate del 2007, non
ancora ventenne, a Napoli, la prima cosa che chiese al dirigente che andò ad
accoglierlo all’aeroporto di Capodichino fu: "Voglio vedere i campi dove
ci alleneremo e trovare casa lì vicino". Ecco, Marek Hamsik sin dal primo
momento della sua lunga e affascinante carriera azzurra è stato sempre così: un
ragazzo semplice, un professionista esemplare. E in effetti ha sempre vissuto a
Pinetamare, poca distanza dal centro sportivo di Castel Volturno.
Lascerà Napoli dopo quasi 12 anni e una
carriera invidiabile. Nella storia azzurra si è preso di forza un posto
importante perché nessuno, nemmeno Maradona, ha segnato come lui: 123 reti. E
nessuno ha indossato questa casacca più di lui: 520 partite. E tre trofei
vinti, due Coppa Italia e una Supercoppa. Non moltissimo ma nemmeno poco per un
club che quando arrivò, insieme a Lavezzi, era appena tornato in A, dopo
l’inferno del fallimento e della serie C.