TOCCO CAUDIO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 13 novembre
2018)
Il consiglio approva la proposta della
maggioranza, “Un grande passo culturale”
ENTRA IN FUNZIONE IL “TESTAMENTO
BIOLOGICO”
Il sindaco Papa: “Un atto provvidenziale
che lascia piena libertà all’individuo di decidere”
Antonio Caporaso
Importante riconoscimento sociale e
grande passo culturale quello compiuto nei giorni scorsi. Il consiglio
comunale, infatti, su proposta del gruppo di maggioranza ha approvato il
regolamento Dichiarazione Anticipata di Trattamento (DAT) definita anche
“Testamento biologico”. Il provvedimento sarà utile ai cittadini che vogliano
lasciare presso il Comune di Tocco Caudio dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà in cui attestano di aver redatto un “Testamento Biologico” e di
averlo depositato presso un notaio, un medico, o uno o più fiduciari.
Come ci spiega il primo cittadino Antimo
Papa: “Con la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (DAT) definita anche
“Testamento biologico”, si fa riferimento alla manifestazione di volontà di una
persona, dichiarazione fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito
alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui
dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto
di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per
malattie o lesioni traumatiche cerebrali che determinino una perdita di
coscienza permanente ed irreversibile”.
Tenendo conto che è in corso in
Parlamento il dibattito sul tema che ha per obiettivo l'approvazione di una
legge in materia, il governo di Palazzo Friuni ha ravvisato, pertanto,
“…l'opportunità, in attesa che si concluda l'iter di approvazione di una
apposita legge nazionale che regolamenti in maniera uniforme su tutto il
territorio nazionale le modalità con cui rendere possibile, a chi ne senta il
bisogno, di depositare le proprie volontà sui trattamenti clinici di fine vita,
di istituire un Registro per le dichiarazioni relative al Testamento
Biologico”, precisa il sindaco tocchese.
A conferma dell’importanza del
provvedimenti ci sono anche alcuni capisaldi della giurisprudenza. Infatti,
l'articolo 32 della Costituzione stabilisce che “…nessuno può essere obbligato
a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” e che
“la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana” configurando per tutti i cittadini quello che i giuristi
definiscono un “diritto perfetto”, che cioè non ha bisogno di leggi applicative
per essere esercitato. L'articolo 13 della Costituzione afferma che “…la
libertà personale è inviolabile”, rafforzando pertanto il riconoscimento alla
libertà ed indipendenza dell'individuo nelle scelte personali che lo
riguardano. La “Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina”, firmata ad
Oviedo il 4 aprile 1997 dagli Stati membri del Consiglio d’Europa e ratificata
dal Governo italiano ai sensi della legge 145 del 28 marzo 2001 stabilisce,
all’art. 9, che “…i desideri precedentemente espressi a proposito di un
intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non
è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione”. Il
Codice di deontologia medica approvato il 3 ottobre 1998 dalla Federazione
italiana degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri prevede,
all’art. 16, che il medico “…deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti
diagnostici e terapeutici da cui non si possa attendere un beneficio per la
salute del malato”. All’articolo 35 che "…il medico non deve intraprendere
attività terapeutica senza l'acquisizione del consenso esplicito ed informato
del paziente . In ogni caso, in presenza di un documentato rifiuto di persona
capace, il medico deve desistere da atti curativi, non essendo consentito alcun
trattamento medico contro la volontà della persona". All'articolo 38 che
" il medico deve attenersi alla volontà liberamente espressa dalla persona
di curarsi (...) Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la
propria volontà deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto
precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato".