CASTELPOTO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 17 novembre
2018)
Il sindaco tra i promotori dell’abrogazione
del Decreto Legge voluto dal governo
DEPOTENZIAMENTO DEGLI SPRAR, FUSCO IN
CONFERENZA A ROMA
“La nostra è una azione trasversale, coinvolti
colleghi di destra e del M5S”
Antonio Caporaso
Prosegue l’impegno del primo cittadino
Vito Fusco nella promozione del progetto Sprar. Nella giornata di giovedì il
sindaco sannita è stato a Roma, prendendo parte ai lavori di presentazione
dell’Atlante Sprar 2017.
All’incontro hanno preso parte, tra gli
altri: il presidente del consiglio comunale di Torino, Fabio Versaci;
l’assessore di Roma Capitale, Laura Baldassarre; l’assessore di Napoli, Laura
Marmorale; i sindaci di Prato e Montesilvano (Pescara), rispettivamente Matteo
Biffonie e Francesco Maragno.
“È
stato un interessante ed intenso momento di confronto, durante il quale
abbiamo promosso una ulteriore discussione sul Decreto Legge 113 che depotenzia
gli Sprar a beneficio dei ‘Centri di Accoglienza Straordinaria’. Non possiamo
accettare questo atteggiamento”, questo il commento del sindaco Fusco.
Il titolare del massimo dicastero
amministrativo dell’ente di Piazza Giuseppe Garibaldi, precisa: “Il governo
centrale fatica a comprendere che compiendo tali interventi di depotenziamento
degli Sprar, si provocano esclusivamente innumerevoli rischi per la sicurezza. A questo si devono
sommare gli oneri aggiuntivi dei Comuni”.
Il sindaco aggiunge: “Un provvedimento
che determinerà gli effetti opposti agli obiettivi dichiarati e che si
dimostrerà inefficace producendo più clandestini. La combinazione
dell’abolizione della protezione umanitaria e lo snaturamento del sistema
Sprar, due delle norme contenute nel decreto legge sicurezza e immigrazione,
porteranno a questo risultato. Ci saranno ripercussioni sulla sicurezza delle
città perché la clandestinità comporta il rischio di un aumento dei reati». Si
disegnerebbe, secondo il Sindaco, uno scenario che «è il contrario della
politica che il Comune ha realizzato in questi anni, creando il primo sistema
Sprar metropolitano d’Italia, che ha distribuito sul territorio i migranti,
determinando una presenza equilibrata nei vari Comuni”.
Fusco spiega ancora che tutti i
partecipanti hanno espresso pareri unanimi e
hanno concordato di richiedere modifiche al governo durante l’iter
parlamentare.