(da IL SANNIO QUOTIDIANO 15 novembre 2018)
I giovani agricoltori impegnati in laboratori pratici per la conoscenza di
nuove tecniche
“CITTÀ DI VITE”, FINANZIATO IL PROGETTO
Scetta: “Cambiamenti climatici evidenti,
servono contromisure idonee per scongiurare annate disastrose”
Antonio Caporaso
Firmato nei giorni scorsi il Protocollo
tra l’amministrazione comunale di Mario Scetta e la Regione Campania per
avviare un progetto importantissimo per una comunità che fa dell’agricoltura e
del vino il suo punto di forza economico.
“Il nostro centro, che ha il privilegio
di fregiarsi del titolo di paese ‘più vitato del sud’. Da qualche settimana è
stato insignito di un altro decisivo merito: essere uno dei cinque protagonisti
del progetto ‘Capitale Europea del Vino 2019’. Siamo una realtà che produce e
commercializza milioni di bottiglie di vino attraverso l’opera di oltre 600
azienda agricole e diciotto aziende vinicole, è un bellissimo esempio di
vivacità agricola ed imprenditoriale. Ma tutto ciò non basta più perché troppe cose
cambiano e cambiano troppo celermente. Intanto, la concorrenza nel settore è
diventata agguerrita, i gusti dei consumatori aumentano e i consumi di vino
pro-capite si sono ridotti sensibilmente”, così il primo cittadino Mario
Scetta.
Il sindaco continua: “C’è di più, anzi
di peggio. I cambiamenti climatici sono a tutti evidenti e richiedono
interventi e contromisure idonee per scongiurare annate disastrose come quella
appena passata. La ‘resistenza’ agli anticrittogamici delle patologie della
vite è altrettanto evidente. Si è passati da 5 o 6 trattamenti degli anni ’60,
ai 15 oppure 20 trattamenti attuali con risultati non sempre lusinghieri.
Insomma, cambiano le regole, i tempi, i modi. La stessa figura dell’agricoltore
è cambiata. Oggi si richiedono competenze, informazione, utilizzo di tecnologie
e, persino informatica”.
Da qui scaturisce la necessità di una
formazione ed informazione puntuale ed aggiornata che metta in condizione il
giovane agricoltore-imprenditore di operare secondo modelli evoluti. Insomma,
presupposti che hanno permesso di generare il progetto “Castelvenere, Città di
Vite”, finanziato dalla Regione Campania per 50 mila euro. Scaturisce proprio
dall’esigenza di dare risposte a cambiamenti che sono già in atto da tempo. Si
tratta di un progetto multidisciplinare in quanto affronta tematiche diverse:
dalla coltivazione della vite, alla promozione del territorio, ai risvolti
culturali, alla ricerca scientifica, alla comunicazione.
Il programma, che è stato curato dal
consigliere Bruno Rubano, con delega alle politiche sociali, avrà la durata di
un anno, prendendo il via nel 2019. L’iniziativa sarà condotta da un tutor e da
aziende del settore.
In pratica il progetto si delinea su tre
grandi punti chiave: laboratori relativi a percorsi di sostegno e
accompagnamento alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo; laboratori
educativi e culturali, finalizzati a promuovere attività di animazione
giovanile per la crescita personale e l'integrazione sociale dei giovani su
temi della legalità, della cittadinanza attiva, dell'educazione e tutela
dell'ambiente, nonché, la partecipazione collettiva di ricostruzione della
identità dei luoghi e delle comunità; laboratori esperienziali nei quali i
giovani, coinvolti nelle attività del progetto, parteciperanno in situazioni di
esperienze pratiche, presso le stesse imprese del partenariato ovvero in altre
imprese adeguatamente selezionate; esperienze finalizzate all'acquisizione di
abilità che potranno indirizzare al meglio le scelte giovanili”.