CASTELVENERE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 17 novembre
2018)
I tentativi di furto in casa proprio
mentre andava in scena in summit con il Prefetto
Il sindaco Scetta: “I cittadini continuano
a parlare di ronde notturne. Intanto i Comuni restano senza fondi per le
telecamere
Antonio Caporaso
L’incontro di giovedì pomeriggio che ha
visto i sindaci del comprensorio Telesino e Titernino confrontarsi sul tema
della “sicurezza” con il Questione di Benevento, Giuseppe Bellassai, ed il
Prefetto, Francesco Antonio Cappetta, ha gettato importanti basi, lasciando,
però, le realtà locali con molti dubbi.
Abbiamo avuto modo di incontrare il
promotore del summit, il sindaco Mario Scetta, che tirando le somme del
confronto, non esprime parole troppo positive. Anzi il primo cittadino si dice
estremamente preoccupato.
Al tavolo con Questore e Prefetto, erano
presenti – oltre al Comandante Provinciale dei Carabinieri, Tenente Colonnello
Alessandro Puel; il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello
Mario Intelisano; al Commissario di Polizia di Telese Terme, Flavio Tranquilli;
il comandante della Compagnia di Cerreto Sannita, Capitano Alfredo Zerella – i
sindaci: Mario Scetta, Franco Mucci (San Lupo), Nino Lombardi (Faicchio),
Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Pompilio Forgione (Solopaca), Giuseppe Di
Cerbo (Amorosi), Rossano Insogna (Melizzano), Fabio Massimo Leucio Romano (San
Salvatore Telesino), Giovanni Parente (Cerreto Sannita), Francesco Maria Rubano
(Puglianello ed in rappresentanza della Provincia di Benevento); Pasquale
Carofano (Telese Terme), Clemente Di Cerbo (Dugenta), Pasquale Viscusi (Frasso
Telesino), Antonio Coletta (Paupisi), Antonio Iadarola (consigliere di
maggioranza di Cusano Mutri), Carlo Giuseppe Iannotti (San Lorenzo Maggiore),
Antimo Lavorgna (San Lorenzello).
Raggiunto telefonicamente, Mario Scetta,
ci ha dichiarato: “Voglio innanzitutto chiarire che il Comitato Sicurezza di
giovedì era riservato solo ai sindaci o loro delegati. Era chiuso ai cittadini
ed anche al resto degli amministratori locali. Mia idea era invece aprirci al
territorio”.
Commentando il vertice, il sindaco
precisa: “La situazione non è affatto sotto controllo. E’ inutile prenderci in
giro. Mentre noi eravamo impegnati nel vertice, ben cinque tentativi di furto
si sono registrati in località San Tommaso, proprio a due passi dal centro di
Castelvenere. Stiamo parlando di una zona crocevia tra il Telesino ed il
Titerno, per intenderci nei pressi del Grande Hotel di Telese Terme”. Scetta
continua commentando le stime presentate da Questura e Prefettura: “Quanto
accaduto in località Santo Tommaso, proprio nelle ore in cui noi eravamo
riuniti, rappresenta una oggettiva situazione drammatica. Il fenomeno è
ingestibile e non ci possiamo nascondere dietro dossier e numeri. Occorrono
uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine per monitorare il territorio e stanare i
malviventi. Nessuno sta dicendo che siamo di fronte ad una facile gestione del
caso. Ma non possiamo abbassare la guardia cullandoci su un ‘Indice di Criminalità’
relativamente basso quando invece quotidianamente accade quello che accade”.
Quindi Scetta precisa: “Sinceramente non
saprei commentare l’accaduto di località San Tommaso. Non saprei dire se si
tratta di un ‘caso beffa’ o di una vera e propria ‘sfida allo Stato’. Provare a
compiere delle rapine proprio nel momento in cui le massime autorità sono a
pochi metri di distanza è la dimostrazione che la delinquenza si sente sicura
di quanto sta compiendo”.
Il sindaco di Castelvenere critica anche
questo aspetto riportato durante l’incontro e relativo all’Indice di
Criminalità: “E’ una cosa che va chiarita perché non fa altro che renderci
inermi. Parlare di un dato basso della criminalità sul nostro territorio non
aiuta le amministrazioni locali. Questa analisi sterile e che non si rapporta
alle reali condizioni, ci è costata i finanziamenti per gli impianti di
videosorveglianza comunale. I progetti sono stati tutti respinti proprio
perché, secondo le stime, la Valle Telesina non ha un Indice di Criminalità
preoccupante”.
Concludendo Mario Scetta afferma: “Siamo
di fronte a segnali gravi e preoccupanti che alimentano preoccupazione nella
collettività. Tutti hanno timore anche di restare soli nella propria
abitazione. La paura sta portando i cittadini a scegliere due strade: chiudersi
in casa non restando mai soli, oppure pensare ad una reazione che potrebbe
innescare situazioni maggiormente difficili da gestire. Dobbiamo interrogarci
su questi aspetti”.