PONTE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 6 febbraio
2019)
Il vicesindaco si scrolla di dosso le
accuse: “Iniziativa privata nata su suoli privati”
EOLICO, PER CAPORASO È PRATICA DA
INCENTIVARE
“Voglio screditare il lavoro
amministrativo che, tra mille difficoltà, stiamo portando avanti”
La “questione eolico”, è un argomento
che non solo crea discussioni nell’area Titernina, ma anche più a Valle, verso
il Calore. Nella cittadina pontese da diversi giorni l’opinione pubblica è
animata dalla problematica, soprattutto da quando, in realtà, sono svettati a
ridotto della collina che sovrasta Ponte, alcuni pali eolici.
E’ sui social che la polemica impazza,
tanto da aver risucchiato anche il vicesindaco Antonello Caporaso verso cui,
più volte, anche in passato, si è puntato il dito. Caporaso sentitosi chiamare
in causa ha voluto dire la sua. A muove l’attacco era stato Giacomo De Angelis:
“Il vicesindaco Caporaso ignora ciò che non dovrebbe ignorare: la società E.ol
srl con sede in Ponte al Viale Stazione, che sta realizzando il parco eolico in
località Monte, dal 2015 non ha ancora corrisposto al Comune quanto pattuito
per royalty: 100 mila euro + opera pubblica da 100 mila euro”.
Esordisce Caporaso: “Mi sento in dovere
di dover intervenire a proposito degli ingiustificati allarmismi che sto
sentendo in questi giorni, relativamente alla questione eolico. Mi meraviglia,
ma non tanto, l’intervento di qualche ex politico pontese, che avrebbe da
ridire sull’installazione di due aerogeneratori nel territorio di Ponte al
confine con Casalduni. Questo, forse dimentica che stiamo parlando di
produzione di energia da fonte rinnovabile, pulita, e concettualmente
diametralmente opposta dal punto di vista della deturpazione del paesaggio e
dell’ambiente rispetto alle ecoballe e ai vari impianti di trattamenti di
rifiuti presenti nell’area, di cui da sempre ci lamentiamo. Queste iniziative
andrebbero incentivate, come succede nel resto del mondo”.
il vicesindaco Antonello Caporaso |
Il vicesindaco continua: “Ragionando
carte alla mano, mi preme porre all’attenzione di qualche disattento, che con
la Delibera di Consiglio Comunale n° 29 del 29/11/2011, è stata approvato uno
schema di convenzione a favore della società E.ol per la realizzazione di una
centrale eolica. Ebbene, questa convenzione non è mai stata sottoscritta dalle
parti e, quindi, non è stata nemmeno mai registrata. Detto questo, sfugge
ancora all’attenzione di qualcuno, che la Gazzetta Ufficiale Serie generale n.
219 del 18-9-2010, a pagina 38, riporta che l’autorizzazione non può essere
subordinata, né prevedere misure di compensazione in favore di Regioni e
Province e che non è dovuto alcun corrispettivo monetario in favore dei Comuni.
Nella stessa direzione, sembrerebbe andare anche la giurisprudenza: inviterei,
infatti, a leggere la sentenza del TAR Puglia - Bari, sez. I del 24 maggio 2018
n° 737, sugli oneri economici dei proprietari degli impianti eolici nei
confronti dei Comuni. Prima di parlare e sparare a zero, bisognerebbe
informarsi e documentarsi, invece spesso accade il contrario, generando
equivoci, cattiva e poco professionale informazione, destando dubbi in coloro
che leggono, perché poi ognuno ci sguazza con commenti a dir poco ilaranti sui
social e preferisco chiuderla qua”.
Dunque, cerca di spiegare quello che
considera un fraintendimento nato sulla questione: “L’impianto eolico in
questione, è autorizzato con Autorizzazione Unica della Regione n° 340 del
14/06/2012; si tratta di un’iniziativa privata, realizzata su suoli privati,
nella quale il Comune ha espresso il proprio parere favorevole (anche se non
vincolante) nel 2012 in sede di conferenza di servizi; l’amministrazione della
quale faccio parte, non è entrata minimamente in merito alla questione, a
dimostrazione del fatto che il tanto paventato conflitto di interessi non
esiste, a differenza di quanto afferma qualche nostro ex avversario politico, è
solo spazzatura politica. Il mio intervento in Consiglio Comunale è dovuto al
fatto che essendo a conoscenza dei fatti, mi è sembrato opportuno poter fugare
qualsiasi dubbio ai presenti, forte del fatto che io non ho nulla da
nascondere. Capisco che qualcuno è evidentemente abituato a rivedere posizioni
storiche pur di raggiungere un obiettivo, ma questo non è il mio caso, in
quanto il tutto è stato fatto nella massima trasparenza. Chiunque vorrà
chiarimenti e/o visionare gli atti, sarà accontentato”.
Per Caporaso il vero motivo di questo
attacco è di matrice politica: “E’ mia volontà dare luce a questa vicenda, e
chiarire tutte le perplessità del caso, al fine di contrastare coloro che
vogliono male a questo paese e che tentano di screditare con questi mezzucci,
l’enorme lavoro amministrativo che, seppur tra mille difficoltà, stiamo
portando avanti da meno di 8 mesi”, e si rivolge ai suoi detrattori “Una
domanda ai tuttologi: per quale motivo la E.ol srl della quale detengo le quote
dal 2007 dall’anno della sua fondazione, avrebbe dovuto iniziare a pagare dal
2015?”
E infine conclude: “Nonostante quanto
detto sopra, ovvero che nulla è dovuto al Comune, la E.ol srl ha già espresso la volontà e la disponibilità
di venire incontro a tutte le esigenze del caso, al fine di evitare qualsiasi
disappunto, ovviamente nel limite di quanto possibile”.