CASTELPOTO
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 2 novembre
2018)
Il potenziamento del Polo Scolastico per
l’Infanzia
“SEZIONE PRIMAVERA”, CONTRIBUTO DEL
COMUNE
Intervento per ammodernare materiale
didattico e ludico ed acquisto di nuovi arredi
Antonio Caporaso
Il governo del primo cittadino Vito
Fusco continua a mostrare sensibilità ed interesse verso gli interventi sociali
e nei confronti del monto scolastico. Nei giorni scorsi la giunta, con l’ok
dello stesso sindaco, di Cosimina Caruso (vicesindaco) e dell’assessore
Costanzo Muccio, ha approvato il progetto esecutivo relativo alla fornitura di
materiali ed arredi destinati a dotare i locali previsti per il progetto
"Sezione Primavera", istituita presso il Plesso Scolastico di Castelpoto
per l’anno scolastico 2018/2019. Nello specifico si tratta di non solo di
arredo, ma anche di materiale didattico e ludico.
Nello specifico, il progetto “Sezione
Primavera” è un vero e proprio fiore all’occhiello dell’amministrazione Fusco e
della stessa comunità di Castelpoto. Una iniziativa che impegna non solo
l’Istituto Comprensivo “Padre Isaia Columbro” ma anche i Volontari del locale
Nucleo Comunale di Protezione Civile.
Il progetto “Sezione Primavera” ha varie
finalità: favorire l’inclusione dei bambini
in situazione di disabilità, disagio e diversità; garantire le basi per il graduale raggiungimento della
sicurezza di sé, delle proprie capacità e della prima autonomia personale; contribuire alla
diffusione di percorsi didattici innovativi (diffusione di esperienze); aiutare
i bambini a capire le diverse possibilità di espressione e interazione con sé,
gli altri e il mondo.
La “Sezione Primavera” è un servizio
socio educativo, nato allo scopo di agevolare le famiglie in difficoltà ,con
bambini che non trovavano posto al nido, o per fornire una risposta in quelle
situazioni nelle quali il nido d’infanzia non esiste ancora perché gli enti
pubblici non hanno effettuato investimenti in questo senso.
Le “Sezioni Primavera” si propongono
perciò, esplicitamente ed essenzialmente, come risposta ad un problema sociale,
particolarmente presente in alcune realtà del nostro paese. E’ avvenuto così
che molte famiglie hanno trovato una soluzione in assenza, come detto, di un
impegno adeguato dei comuni e delle regioni. La ragione è tuttavia anche
un’altra: iscrivere un bambino ad una sezione primavera costa decisamente meno
che non iscriverlo ad un nido.