GUARDIA SANFRAMONDI
(da IL SANNIO QUOTIDIANO 17 novembre
2018)
Lotta allo spopolamento
GIOVANI E VITIGNI, LA SFIDA DEI
CENICCOLA
Panza, Scetta e Di Maria: “Essenziale
puntare sulle potenzialità delle nuove generazioni”
Antonio Caporaso
In un periodo non certo favorevole alle
intrepide volontà giovanili di mettersi in discussione nell’imprenditoria, c’è
qualcuno che sfida il destino e prova ad essere protagonista del proprio
futuro, legando il suo essere al territorio che ha sempre amato.
E’ questo il caso di due fratelli,
Sebastiano e Giovanni Ceniccola, rispettivamente di 23 e 27 anni. Non a caso
tutto questo si sta compiendo proprio in queste settimane che la realtà
guardiese è stata insignita quale capofila del progetto “Sannio Falanghina” che
ha resto il territorio del Taburno – Titerno “Capitale Europea del Vino 2019”.
I fratelli Ceniccola rappresentano
proprio quel modello di imprenditoria giovanile, auspicata dal primo cittadino
Floriano Panza quando, in occasione degli incontri europei di Bruxelles e
Parigi, presentava la sfida del “Sannio Falaghina” come una opportunità proprio
per le nuove generazioni di essere protagoniste. Insomma, i Ceniccola si stanno
dimostrando quello che chiedeva sia Panza che Mario Scetta, sindaco di
Castelvenere: una imprenditoria giovane, intraprendente, fiera delle proprie
origini ed estremamente legata al territorio, capace di cogliere le iniziative
ed il sostegno che lo Stato riesce ad offrire.
Abbiamo incontrato i Ceniccola che ci hanno
parlato del loro progetto: “Nonostante il nostro impegno lavorativo sia verso
altre occupazioni, abbiamo maturato l’intenzione di valorizzare il territorio
che ci ha dato i natali. Vogliamo dimostrare che la nostra terra è ricca di
opportunità che, solo chi ha la dedizione e l’interesse, riesce a cogliere, per
portarle verso orizzonti futuri e vantaggiosi”.
A tal proposito, i Ceniccola hanno
considerato stimolanti le parole di Panza e Scetta, ma anche del neopresidente
della Provincia di Benevento, Antonio De Maria, che ha espresso l’intenzione di
“…puntare sulle potenzialità di noi giovani al fine di valorizzare il
territorio contrastando, di conseguenza, il fenomeno dello spopolamento”.
Ci riferiscono ancora: “Ci siamo
preposti di raggiungere un obiettivo, ossia quello di promuovere il nostro vino
cercando di portare avanti la passione dei nostri genitori e ancor prima quella
che ci è stata tramandata dai nostri nonni, basti pensare all’amore per ogni
angolo dei propri terreni, all’attenzione per le caratteristiche dei vitigni,
delle uve e la capacità di provare ancora ammirazione per le particolarità di
ogni annata. Sicuramente, oltre alla lunga storia familiare alle spalle, la
nostra fortuna è dovuta anche al possesso di zone viticole pregiate, e quindi
fantastichiamo sull’idea di dar vita a due linee di vino imbottigliato, uno
rosso e uno bianco che corrispondo rispettivamente all’Aglianico e alla
Falanghina”.
Concludono: “La nostra è
una sfida che cercheremo di portare avanti con determinazione ed energia, al
fine di impegnarci, anche se nel piccolo, nella valorizzazione del nostro
territorio, perché questo bene potrebbe rivelarsi un ‘vanto’ per il nostro
paese e potrebbe portare a risultati soddisfacenti”.