CASTELVENERE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 16 novembre
2018)
L’ALBERGHIERO ALLA SCOPERTA
DELL’ENOLOGIA
Antonio Caporaso
Nei giorni scorsi le classi prime del
locale Ipseoa (Istituto Professionale di Stato per L'Enogastronomia e
L'Ospitalità Alberghiera) hanno visitato l’Azienda Vinicola di Giacomo Simone,
giovane imprenditore di Castelvenere che ha scelto di investire nelle attività
tradizionali del proprio territorio per trasformarle in opportunità di sviluppo
equilibrato e sostenibile.
Ad accompagnare i ragazzi sono stati i
docenti: Scetta Elia, Coletta Claudio, Di Lorenzo Tina, Molinara Rachele,
Scetta Fiorella, D’Agostino Berta, Malgieri Michelangelo, Maturo Carlo, Landino
Vincenzo e Martino Gerardo.
La cantina “Simone Giacomo” dimora in un
paesaggio morbido di colline e piccole valli, in cui la tradizione della
coltivazione della vite è testimoniata sin dall’epoca sannitica e la produzione
del vino è diventata, a partire dal XVII secolo, un’importante risorsa
economica.
Gli alunni, con interesse e
partecipazione, hanno visitato la cantina incastonata nel tufo, apprezzando la
professionalità del giovane imprenditore che con grande entusiasmo ha
raccontato la sua esperienza, descrivendo come sia riuscito a trasformare il
proprio territorio in risorsa, coniugando tradizione e modernità, sostenibilità
ambientale e innovazione tecnologica.
I ragazzi sono stati accompagnati attraverso
le varie fasi di produzione, dalla raccolta delle uve, all’imbottigliamento del
vino. La visita si è conclusa nell’ampia sala di degustazione dove gli studenti
hanno attivamente partecipato al dibattito con il giovane imprenditore al
quale, in segno di riconoscenza per la gentile ospitalità, è stato donato un
cadeaux realizzato dagli alunni e insegnanti del gruppo dell’Inclusione.
Particolarmente caloroso è stato il
saluto che il dottor Enzo Simone, padre di Giacomo, ha voluto fare ai ragazzi
incoraggiandoli a studiare e a cogliere tutte le opportunità che la scuola
offre loro perché il territorio sannita ha bisogno di persone capaci di
valorizzare le risorse culturali ed eno-gastronomiche di cui abbonda.