PONTE
(da IL SANNIO QUOTIDIANO del 28 ottobre
2018)
Affondo della minoranza su Piano
Urbanistico, scuole e infrastrutture
“STERZATA AMMINISTRATIVA, RISCHIAMO IL
DISSESTO”
“Siamo fuori dai grandi progetti ed in
ritardo sulla programmazione”
Antonio Caporaso
Sono vari gli argomenti che il gruppo
civico delle riunite opposizioni (Achille Antonaci, Domenico Scrocco e Pietro Stefanucci) mette sul tappeto per sottoscrivere un appello
inviato al primo cittadino Marco Fusco dopo quasi cinque mesi di gestione
amministrativa.
Un documento che “Ponte Futuro” vuole
condividere non solo con il sindaco, il governo cittadino, il consiglio
comunale, ma anche con tutta la comunità.
“Innazi tutto il nostro auspicio e che
la strada intrapresa non sia a senso unico e che il sindaco non utilizzi nella
sua ‘rivoluzione’ modelli populisti sempre più diffusi nella politica moderna.
Speriamo anche che la sua attività amministrativa non ci porti a brevissimo in
una condizione da predissesto finanziario, proprio come avevamo anticipato nel
primo Consiglio Comunale”, esordiscono dall’opposizione.
Monito verso i consiglieri di
maggioranza: “Esortiamo a non lasciarsi condizionare dalle direttive di
consulenti professionali che non hanno amore per la nostra città, che
consigliano il Sindaco più del suo stesso gruppo, che senza un serio e
democratico confronto indirizzano le scelte amministrative. Non devono
lasciarsi condizionare da chi, con la sua storia, non ha nulla da insegnarci.
Dopo oltre quattro mesi non ancora conosciamo la loro idea per Ponte, i loro
obiettivi e le azioni che vogliono mettere in atto per la promessa
‘rivoluzione’, tanto attesa da molti dei loro sostenitori. Oggi siamo
nuovamente a sollecitare una risposta nell'interesse di tutti”.
Il Gruppo Consiliare “Ponte Futuro”, si
sta convertendo in associazione di promozione sociale, e nel farlo ribadisce il
suo fondamentale obiettivo: “…contribuire a tenere viva l'attenzione sul
possibile sviluppo di Ponte”.
Quindi indirizzati ai cittadini è
innanzi tutto il Puc ad essere sotto la lente: “Gli argomenti su cui vogliamo
confrontarci sono tanti, importanti, ma con priorità diverse. Sarà per questo
che non ci lasciamo distrarre dagli alberi capitozzati o dal maldestro
tentativo di rimettere in piedi il Forum Giovani, senza il rispetto delle norme
e regole. Il nostro sguardo è rivolto al Piano Urbanistico, che in un
assordante silenzio sta prendendo vita. Questo indubbiamente ci preoccupa. Non possiamo dimenticare i
terribili giorni dell’alluvione del 2015 che hanno sconvolto le nostre vite
quotidiane e soprattutto la nostra terra. Memori di questo ricordiamo ai nuovi
amministratori di maggioranza che non possiamo disgiungere il fenomeno del
dissesto idrogeologico da quello della facile gestione urbanistica, farlo
vorrebbe dire piegare, ancora una volta, l’interesse generale della
collettività a quello di pochi. È su questo punto che la rivoluzione potrebbe
mostrarsi in tutta la sua strabordante forza. Ad oggi mostrate un comportamento
diverso, tanto da poter affermare che si sta avendo una involuzione più che una
rivoluzione”.
Ed ancora, la questione Scuola: “Eravamo
preoccupati per la gestione delle strutture scolastiche, siamo però onorati di
aver contribuito alla migliore sistemazione dei due plessi. Con le nostre
considerazioni, vi abbiamo spinti a valutare alcuni elementi, che probabilmente
vi erano sfuggiti, così come sicuramente vi è sfuggito pensare agli studenti
portatori di handicap, anche se su questo tema avete costruito un'intera
campagna elettorale”.
Infrastrutture stradali: “Ci preoccupano
le condizioni in cui versa la Strada Provinciale che è stata oggetto di
importanti lavori per la nuova fognatura, un mix di incompetenza progettuale e
disprezzo per il buon gusto. Quando prendete provvedimenti per le realizzate
cunette modello anni 50 e gli imperiali tombini installati nelle proprietà
adiacenti la strada in bella vista. Ci preoccupa, altresì, il ponte sull'Alenta
che dopo il ripristino, oltre a generare un impatto ambientale grave, con le
sue futuristiche barriere in corten, l'opera, costata molto, darà seri problemi
di fruibilità appena sarà rimessa in funzione”.
Questione migranti: “Anche il dialogo
sulla problematica Sprar è stato fin qui fine a se stesso, in perfetta
continuità con i toni della passata gestione della casa comunale. Lo Sprar
poteva essere un’occasione per il nostro territorio non solo per una corretta
integrazione dei migranti nel tessuto sociale, ma anche una leva occupazionale
per alcuni dei nostri giovani che erano stati selezionati per ricoprire ruoli
all’interno del progetto. D’altronde basta dare uno sguardo a qualche comune
della provincia per rendersi conto che questo modello funziona, ma bisognava
essere capaci di cogliere un’opportunità, laddove i più vedevano solo un
problema. Speriamo almeno che il Comune sia pronto a fronteggiare le potenziali
conseguenze legali del caso, il cui costo ovviamente graverà ancora una volta
sulle tasche dei contribuenti”.
Non piace anche un altro aspetto: “Non
ci è sfuggito che al fianco dell'impegno degli amministratori di maggioranza,
democraticamente eletti, ci siano altri amici che rivestono ruoli inopportuni,
fanno attività probabilmente volontaria, entrando in contatto con dati
sensibili ed interessandosi di problematiche tecnico legali, certamente non di
loro competenza, portando altresì all'esterno della Casa Comunale notizie e
situazioni di tanti cittadini. Questa realtà ci preoccupa, tanto da aver già
evidenziato al Sindaco la inopportunità di tali contributo, almeno in questa
forma, avvisandolo direttamente poche settimane dopo le elezioni. Non vorremmo
giungere a sollecitarvi la pronta adozione del Regolamento Generale Protezione
Dati Personali, secondo la nuova normativa da poco in vigore e molto stringente
sulla materia. Siamo comunque a conoscenza del valore dei volontari come valido
contributo per lo sviluppo del proprio territorio, ma entro ruoli e attività
non in contrasto con l'interesse pubblico”.
Sulle prospettive future: “Siamo fermi
con le quattro frecce lampeggianti, ci ritroviamo isolati dal resto del mondo.
Siamo fuori dalle relazioni con le Ferrovie dello Stato, salvo un primo
incontro. Siamo fuori, malgrado il vino sia chiave di volta della nostra
economia, dai cinque paesi promotori del progetto dalle ‘Capitale Europea del
Vino’. In tale senso il nostro ruolo è solo marginale. Siamo fuori dai progetti
Regionali appena approvati. Siamo fuori dall'elenco dei comuni dove funziona la
fibra.
Sul Raddoppio Ferroviario: “Proprio
sull’imminente interessamento del nostro territorio dalla costruenda nuova
ferrovia i nostri volontari hanno sviluppato un’interessante proposta che
parzialmente ci rimette al centro della possibile evoluzione. Nei prossimi
giorni la renderemo pubblica. Certamente molte delle responsabilità sono da
attribuire all'ex Sindaco, del quale avete forse goduto dei consensi e speriamo
non ne prendiate l'esempio. Non sarà un caso se a metà percorso amministrativo
noi Consiglieri di ‘Ponte Futuro’ abbiamo interrotto il mandato di questo
signore, con le nostre dimissioni”.
Concludendo: “La campagna elettorale
ormai è finita da un po’, e sebbene i resoconti e i proclami sui giornali
servono a tener vivo quel clima, è auspicabile che questi corrispondano alla
realtà dei fatti, perché oggi non siete più la voce della protesta, ma il
governo del nostro paese, che ha sete di non restare indietro, almeno rispetto
alle comunità circostanti. È giusto che durante la campagna elettorale l’agenda
la detti un professionista della comunicazione, ma quando si è il primo
cittadino funziona diversamente: l’Amministrazione detta l’agenda da seguire,
la minoranza vigila e tutela sull’operato per il bene dei propri cittadini e il
personale tecnico amministrativo cerca di attuare gli obiettivi che
l’amministrazione si è prefissa. La comunicazione è importante, ma è solo uno
strumento, la vera sfida è quello che volete comunicare. Esortiamo nuovamente
la maggioranza a dare un segnale di discontinuità con il vecchio modo di fare,
andate alla sostanza del problema, fateci sapere cosa volete fare di Ponte,
altrimenti continueremo una strada a senso unico, senza alcuna speranza. Noi
offriamo collaborazione, ma non vediamo altrettanta disponibilità, tante belle
parole, ma fatti a vantaggio dei cittadini, niente”.